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Alla prima e alla seconda

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Alla prima e alla seconda

Ancora da Venezia recensioni e riflessioni interessanti. Due film dalla Cina, o meglio da Honk Kong che Cina sembra esserlo ancora solo politicamente. Poi due film sul lavoro raccontati da due registi, uno molto esperto come Ken Loach, l’altro quasi neofita come Laurent Cantet, e ri-raccontati per voi da Paolo Baldi. Chiude la rubrica l’altro consueto collaboratore, Leo, alle prese con gli "altri" italiani al festival di Venezia. I film italiani sono sempre molto attesi a Venezia e le file più grosse (e più "violente") ci sono proprio per le produzioni connazionali. In realtà non si cerca altro che la contestazione, una contestazione che assecondi una sorta di preconcetto che vuole i nostri film più belli brutti comunque. Come al solito è lo spettatore che deve giudicare, anche se spesso la distribuzione di questi film impedisce il confronto col grande pubblico. "Luce dei miei occhi" è sfuggito a questa logica ed infatti ad una distribuzione capillare è seguito un buon incasso, o no?
Mi dimenticavo che si parla anche del recente convegno della Fondazione Fellini di Rimini su "Creatività e inconscio": io c’ero e ve lo racconto un po’.
Buona lettura (e buone visioni!)


Michele Benatti

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