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23Adri- III Capitolo

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23Adri- III Capitolo

(Riassunto: Un ex-consigliere del tiranno sta parlando via computer con uno studente del futuro, che sta facendo una tesi sull’attentato alle Torri Gemelle ed è tornato nel passato, sbagliando però di duecento anni: siamo nel 2236, il governo tirannico è caduto per essere sostituito da un governo simile, e i funzionari sono caduti in disgrazia. L’ex-consigliere chiede al giovane i numeri della lotteria vincenti, poi un po’ di denaro in cambio del racconto della sua vita)

Però io avrei un problema. Sono praticamente al verde, potresti in qualche modo aiutarmi per farmi arrivare al mese prossimo?
Qualcosa per te posso fare senza infrangere i codici d’interferenza. Hai una tessera di credito?
Sì ma non butta, il conto è stato estinto.
Trovala. C’è una fessura nella tastiera, infilala lì dentro che te la clonerò per bene.
Aspetta che la cerco, devo averla nel portafoglio, la tenevo in ricordo di tempi migliori. Ecco fatto.
Qual’era il tuo PIN per le operazioni?
Digitavo 709014 e poi lo scanner retinale mi esaminava.
Ecco ho lasciato lo stesso numero, ora la tessera ha credito illimitato, almeno per una diecina di giorni, non abusarne e non dare nell’occhio.
Elastico però il protocollo di non interferenza, comunque grazie.
Estraggo la tessera dalla fessura mentre il computer sta nuovamente perdendo lucentezza e lo studente se ne è andato, lo sento mentre la macchina diviene sempre più inconsistente, è come se sfuggisse questa realtà per trasformarsi in qualcosa di poco tangibile di materie prime che poi si riassembleranno nell’oggetto definito. Anche questa volta mi sono dimenticato di chiedere allo studente in quale tempo o dimensione viva, se è un maschio o una femmina, quanti anni ha, se è un terrestre o un alieno. Strano, quando sono in contatto con lui (o con lei o con esso), mi dimentico sempre di chiedergli cose personali, e se fosse una IA? Chiudo la porta di casa ed esco, mi reco al primo e-banc e infilo la tessera nella fessura, digito il PIN e accosto l’occhio allo scanner: prelevo cinquecento crediti senza alcuna difficoltà, sì la fortuna dev’essere proprio girata un’altra volta dopo le traversie politiche. Vado al banco-lotto e gioco i numeri, spero fortunati. È giunto il momento di rimettere in sesto la mia vita, mi reco ad una agenzia "tutto per la casa"e ordino l’occorrente per la sistemazione e l’arredamento delle stanze del mio appartamento, solo il salotto lo lascio stare così com’è, almeno finchéè non sarà tutto chiarito con lo studente e non saprò che fine farà il computer. Ovviamente pago a rate per non destare sospetti e con la riciclata mia tessera, nessun problema. Torno a casa e chiudo a chiave la stanza col computer, mi siedo sugli scalini d’ingresso e attendo gli operai dell’agenzia. Sono dunque seduto sugli scalini e sto leggendo un nuovo e-book leggi e getta quando arrivano puntuali i due furgoni dell’agenzia con operai e materiale. Iniziano i lavori, disinfezione e pulizia, mi chiedono della stanza chiusa ed io dico loro che quella così deve restare, è solo un magazzino pieno di cose non mie. Dopo la disinfezione tutto viene tinteggiato e i pavimenti lucidati, arrivano i mobili, gli elettrodomestici, le luci. L’energia è già stata riattivata e la casa è nuovamente in rete, ho scelto proprio bene come agenzia, e pensare che l’ho presa a caso. Le operazioni di rifacimento dell’ambiente durano poche ore ed io le seguo con attenzione, infine gli operai finiscono, salutano e se ne vanno non prima d’avermi fatto firmare tutta una serie di documenti che attestano il lavoro da loro svolto ed i materiali scaricati. Esco pure io e mi reco al computer-bar più vicino, mangio, bevo qualcosa, mi fumo una sigaretta ed esco, acquisto tutta una serie di nuovi abiti e torno a casa. Accendo la TRI-TV nuova di zecca e mi sintonizzo su un canale di notizie 24 ore su 24. Le solite storie di sempre, il Tiranno qui, il Tiranno la, tutto come sempre, il governo decide, il governo provvede, è cambiato il volto del Tiranno ma tutto è come prima anche le altre notizie spicciole, uno sciopero improvviso, un incendio, un grave incidente stradale, l’ennesimo attentato, questa volta con due morti, dei "bambini dell’islam", una retata di droga vietata, un nuovo servizio giornaliero per l’avamposto lunare, ecc. E’ da una vita che non mi guardo la TRI-TV, ma niente è cambiato, non mi sono perso nessuna puntata, è solo cambiato il volto del Tiranno e quello dei suoi consiglieri, pure al governo sembra ci siano le stesse persone. Comunque tutte queste cose non mi riguardano più, ormai la mia vita ha preso una nuova svolta imprevista. Do un’occhiata distratta al salotto, ma il computer è tutt’ora inattivo. Mi siedo sul letto e mi collego con un porno attore della rete simstim, godo con lui che in un letto ad acqua gigantesco deflora attricette una dietro l’altra finché non mi addormento. Al mattino mi risveglio nella casa tirata a lucido e coi mobili nuovi di zecca, lì per lì sono un po’ frastornato all’idea, mi rinfresco in fretta, sniffo una striscia o due di neococa tanto per rifasarmi col nuovo giorno e mi butto nel bagno. Ripulito, risciacquato e rinfrescato eccomi rimesso in sesto, vado in salotto, il computer è tuttora inattivo, meglio così, avrò più tempo per riorganizzare i cazzi miei, è da troppo che vegeto rassegnato mentre attorno a me il mondo va avanti. Sosta ai giardini, lettura delle ultime notizie, ristorante questa volta di classe, shopping di cose utili e cianfrusaglie, acquisto anche un modulo di trasporto usato, un comune Samamoto a celle d’idrogeno di piccole dimensioni e di color grigio, è un mezzo qualsiasi, comunissimo, tanto per non dare nell’occhio. Col Samamoto arrivo alla piscina comunale e mi tuffo beato nelle acque del Pacifico con spiaggia tropicale, poi m’abbandono al sole. Queste piscine cittadine sono un vero sballo, uno sceglie la località ed è subito lì, lo so che è tutto un misto di porte transfer, ologrammi, programmi simstim ed altre diavolerie del genere, ma l’illusione, se d’illusione si tratta, è più reale del reale. Mi crogiolo nudo al sole su questa spiaggia tropicale, faccio cenno ad un’altra bagnante sdraiata lì vicino a me, lei mi sorride e s’avvicina, parla francese, questa lingua la conosco solo un po’ ma non ho nessuna voglia d’attivare il traduttore, perciò la lascio dire, le sorrido e la prendo per mano, mani lunghe, affusolate con unghie ben curate e laccate con smalto nero. La faccio sedere accanto a me sulla sabbia e le accarezzo parti intime, lei accetta e fa altrettanto, dopo poco facciamo l’amore così sul bagnasciuga mentre il sole ci riscalda. Che bello queste piscine comunali, un vero sballo, sono sdraiato a occhi chiusi, forse sto già dormendo. Quando torno in me lei non c’è più, se ne è già andata, cazzo, almeno il suo nome poteva dirmelo!O forse era un programma. Mi tuffo, poi mi risdraio al sole. La mia vita è ripresa alla grande, posso fare ciò che voglio, non desidero mai più lavorare, ho cambiato totalmente il mio look, non voglio dar nell’occhio, non voglio che qualcuno mi riconosca: ora ho i capelli biondi, cortissimi a parte un piccolo codino sul dietro, mi sono lasciato pure due sottili baffi biondi, quasi bianchi. Vesto sempre casual all’ultima moda come i giovanissimi, non possiedo più né giacche né cravatte, ma solo felpe, T-shirt, jeans. Anche le scarpe sono esclusivamente sportive. Nessuno può riconoscermi e anche i locali che ora frequento sono totalmente diversi da quelli della mia vita precedente: sono contento così. Il computer non da più cenno di vita, forse anche questo è giusto così, mi sento ancor più libero, e la tessera seguita a buttare tranquillamente. Dimenticavo: i sei numeri sono usciti e a me hanno dato una nuova tessera anonima di credito con l’importo vinto, una somma da sballo! Penso sempre più spesso di buttar via i rottami del computer e di trasformare la stanza spoglia in un salotto elegante, oppure di vender tutto e trasferirmi in qualche altro posto del pianeta, ma rimando sempre da un giorno all’altro. Improvvisamente oggi il computer ha ripreso la sua forma smagliante, mi chiudo allora in salotto e mi siedo su un cuscino proprio davanti allo schermo, oggi rosa. Inizio a digitare sulla tastiera:
Caro il mio studente, come ti chiami?
23Adri.
Allora sei una ragazza?
Perché, non te n’eri ancora accorto?
Non ci avevo fatto caso, tu puoi vedermi?
Sì e ti trovo sempre più attraente, la prima volta sembravi un barbone.
Potrei vederti pure io?
Ci ho già provato, ma l’interfaccia non risponde come dovrebbe. Sai com’è le attrezzature dell’Università sono in economia.
Come ai miei tempi! Allora a che punto è la tua tesi?
Va bene anche se ho dovuto spostare la ricerca di duecento anni, ma il consiglio di facoltà l’ha accettata senza colpo ferire e devo dire d’essere a buon punto. Dovrei fare una scansione della tua mente, me lo consenti?
Prima spiegami cosa sarebbe.
Ti darò una cuffia e tu dovrai infilartela in testa come un cappuccio, così avrò la scansione della tua mente e potrò farne una simulazione.
Una simulazione?
Un duplicato virtuale dal quale potrò estrapolare ogni tua conoscenza e colmare le lacune che ancora adesso ho. Non ci sarà più alcun problema di tempo e non dovrei avere più bisogno d’importunarti. Penso che la ricompensa che hai avuto per il lavoro svolto sia sufficiente, comunque se hai bisogno d’altro tu prova a chiedere.
No, va bene così, facciamo pure questa scansione e poi lasciamoci.
Una cuffia nera di materiale simile al feltro si materializza accanto alla tastiera, la prendo e me la infilo in testa, aderisce perfettamente… non so quanto tempo sia passato, mi trovo steso sul pavimento, ho uno sgradevole sapore metallico in bocca, ho dormito o forse mi sono svenuto, sono tutto sporco dei miei rifiuti, ho fame, sete e sono totalmente indolenzito. Anche la vista sfarfalla e vedo lucciole luminose rincorrersi per la stanza. Al posto del computer c’è un misto di limatura metallica e frammenti plastici combusti, la cuffia non c’è più. Tento d’alzarmi ma un violento capogiro me lo impedisce, mi trascino allora sul pavimento e raggiungo la cucina, apro il frigo e estraggo una busta di latte, ne butto giù un sorso ma subito lo risputo, è acido. Prendo allora una bottiglia di succo di frutta, con fatica svito il tappo, ne butto giù un sorso, questa è buona, ne bevo un sorso alla volta restando sul pavimento. C’è poi una bottiglia d’acqua minerale, l’afferro e bevo pure questa a piccoli sorsi. C’è del succo di pomodoro, finisco anche questo deglutendo lentamente. Man mano che il tempo passa mi rimetto sempre più in sesto e le forze ritornano completamente. Ma quanto è durata quel cazzo di scansione? Non lo so e ho smesso di chiedermelo, sono ormai trascorsi tre giorni da quando mi sono risvegliato steso sul pavimento e mezzo morto di fame, dunque ho chiuso con la studentessa, ho ripulito la stanza anche dai residui del computer e l’ho arredata di nuovo, ho ripreso queste mie nuove abitudini e mi sembra d’aver sognato tutta quanta questa storia. Ho messo la tessera taroccata in una cassetta di sicurezza tanto con la vincita non dovrei avere più problemi finanziari e la politica m’interessa sempre meno visti i precedenti anche se alle volte mi ritrovo a pensare a come se la passerà il Tiranno del quale ero consigliere e che tutto sommato era una bravissima persona anche se avrà avuto pure lui i suoi difetti. Esco e scorgo una e-mail volante che mi segue, giro l’angolo veloce ma questa mi viene dietro, mi fermo e comincia a volarmi attorno alla testa lampeggiando. Da quando non sono più consigliere nessuna e-mail è più svolazzata alla mia ricerca, sono un po’ timoroso mentre la leggo, mi dice che un funzionario governativo sta per mettersi in contatto con me per consegnarmi un documento contenente informazioni della massima importanza che mi riguardano. Porta la firma del gabinetto del Tiranno, quello nuovo non il mio. Che palle, penso e riprendo i miei giri, dopo poco sono immerso nella lettura di un volume di poesie quando un funzionario ministeriale mi si siede accanto. È un contatto che non desidero, faccio per alzarmi ma lui mi fa:
Aspetti!
Prego?
Avrei da parlarle.
Mi dica.
Il Tiranno le manda i suoi saluti e mi ha incaricato di consegnarle personalmente questa busta.
Mi porge una busta bianca con sopra scritto il mio nome poi mi fa un cenno di saluto e s’allontana. Apro la busta, estraggo un foglio e leggo: "Abbiamo valutato positivamente il suo comportamento seguito all’epurazione. Siamo soddisfatti delle sue azioni, pertanto se vorrà essere reintegrato con la qualifica di consigliere dovrà recarsi nel suo vecchio ufficio entro ventiquattro ore dalla consegna della presente. Nel caso lei non volesse accettare le comunichiamo che verrà considerato in pensione e avrà diritto a riscuotere un appannaggio mensile pari all’80% della sua ultima retribuzione. Dall’ufficio di segreteria, per ordine e conto del Tiranno". Guarda un po’ che fortuna sfacciata, m’hanno anche pensionato e getto nel cestino dei rifiuti busta e lettera appallottolate. Passano i giorni nella tranquillità più totale, niente di nuovo da segnalare se non un’avventura con una prestatrice di sesso munita del terzo occhio. Non avevo mai avuto nessun rapporto con donne così modificate, dicono che il terzo occhio stimoli le facoltà paranormali, sarà vero? Con lei ci sto bene e s’è trasferita da me. Altra novità, c’è una nuova droga sul mercato, dicono sia antientropica, fa fare viaggi temporali, affermano sia pericolosa e ne ho avuto un pugno di granelli da un amico: ora viaggio in continuazione e pericoli non ne vedo. Suonano alla porta, di malavoglia vado ad aprire, sarà la tipa col terzo occhio che è tornata? Si perché, me l’ero dimenticato ieri se n’è andata sbattendo al porta dicendo che non voleva mai più rivedermi, chissà perché, questo non l’ho capito. Non è lei ma è una ragazza bellissima con addosso solo una tunica trasparente, i suoi capelli rossi sono lunghi e luminosi. Gli occhi sono verdi, i seni piccoli e i capezzoli eretti sono colorati di blu, all’ombelico ha incastonata una gemma, il pelo pubico è rosso e rasato con cura a forma di punte. La sto ammirando a bocca aperta e non sono ancora sceso a guardarle le gambe, sono rimasto incantato sul delta di venere, quando lei mi fa:
– Sveglia! Sono 23Adri! La tesi è stata un successo e ho ottenuto un viaggio premio per studio e approfondimento sulla civiltà del tuo tempo. Staremo insieme qualche mese, sei contento?

Vittorio Baccelli

Fine

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