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Intervista ad Alberto Zecchini

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Intervista ad Alberto Zecchini

Ciao, prima di tutto complimenti per la copertina di masQuere, è bellissima. Alberto Zecchini, vuoi presentarti e dire un po’ chi sei e cosa fai per chi non ti conosce?

Prima di tutto grazie per il premio, per quanto mi riguarda non ho molto da dire , ho 28 anni e da circa 10 disegno ma solo negli ultimi 5 anni mi sono appassionato alla pittura. Dopo le superiori ho frequentato una scuola di fumetto a Bologna e da 5anni frequento lo studio di un pittore a Maranello, Ermanno Vanni, da cui vado a bottega. Tutto qua.


Cosa ti ha spinto a realizzare la copertina di masQuere anche quest’anno doppiando il successo per quella dell’anno scorso?

Penso sia il fatto che l’argomento delle varie personalità di un essere umano e sempre un soggetto intrigante. Soprattutto è una sfida provare a trasformare il soggetto in una singola immagine senza essere troppo banali.


Come è nata l’idea del soggetto per entrambe le copertine? Hai impiegato molto tempo per la loro realizzazione?

Sinceramente è una cosa molto istintiva, semplicemente le immagini iniziano a mescolarsi in testa finche non afferro quella giusta e spesso la prima è quella giusta, almeno per me.
Devo dire che l’illustrazione dell’anno scorso è stata una delle più veloci che abbia mai fatto in quanto ho impiegato una mezza giornata per farla, per questa mi ci sono voluti 3-4giorni.

Hai avuto più difficoltà per la prima realizzazione o per la seconda? Il tema del concorso ti intrigava?

Sicuramente quella di quest’anno ha presentato più difficoltà anche se all’apparenza è più semplice, difatti presenta elementi, come l’uso dei colori per dare la giusta atmosfera, che richiedono più studio rispetto a quella dell’anno scorso che si basava semplicemente su sfumature di uno stesso colore. Certo che il tema mi attraeva se no non avrei mai potuto lavorarci, devo sempre appassionarmi a quello che faccio in caso contrario non troverei la spinta giusta.


Hai avuto modo di leggere alcune delle opere dei partecipanti dopo l’uscita dell’e-paperback definitivo? Se si qualcuna ti ha colpito in modo particolare?

Ancora no anche perché a dire la verità sono ormai 2 anni che non mi collego ad internet.
Comunque vedrò di rimediare.


Quali sono i tuoi progetti per il futuro nel campo artistico e non?

Per adesso non ho alcun progetto.

Hai qualche suggerimento per la prossima edizione del concorso? C’è un tema che ti piacerebbe che fosse trattato?

Credo che un argomento sempre valido sia l’ambiente e l’utilizzo di fonti energetiche alternative.


Alla festa della rivista hai ricevuto molti complimenti per la tua mostra personale: i tuoi quadri hanno uno stile abbastanza differente rispetto alle copertine che ci fornisci: che tipo di materiali usi per realizzare i quadri e che tipo di materiale usi per le copertine? E’ solo questione di materiale la differenza che salta all’occhio?

In effetti c’è una netta differenza tra quadri e illustrazioni e non è solo un fatto di materiali. Per quanto riguarda i quadri come materiale uso polveri aggregate con della colla diciamo fatta in casa, riguardo al soggetto io ritengo che la pittura sia una cosa molto istintiva che vive nel gesto e nel colore, quindi paro sempre da un colore o da una pennellata e seguo poi quello che mi dicono. L’illustrazione è un discorso completamente diverso in quanto, per me, deve essere una rappresentazione di una realtà alternativa quindi deve avere elementi ben definiti; per quanto riguarda gli strumenti che uso nel illustrazione alterno acquerelli a tempere.


Speriamo vivamente di poter vedere qualcosa di tuo presto su KULT e ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato, se vuoi aggiungere qualcosa per i lettori della rivista multimediale…

Non sono molto bravo nelle frasi di commiato, posso solo dire di continuare a sostenervi.


Federico Malavasi

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