1991-2000 Greatest Hits Video Collection
(Virgin, 2001)
Alzi la mano chi dubitava del lancio sul mercato di una raccolta di successi del gruppo di Chicago a breve distanza dal suo scioglimento… bene, vedo che non sussistevano grandi dubbi in proposito. Come pensare d’altra parte che ci si lasciasse sfuggire una simile occasione? Gli SP hanno avuto una carriera sufficientemente lunga da rendere un greatest hits perfino auspicabile, buono per i neofiti che vi troveranno l’ABC della loro storia quanto per i fans di lunga data troppo pigri per riascoltarsi uno dopo l’altro gli album della band.
Pubblicare un semplice greatest hits, cosa che pure è stata fatta, non ha però messo la parola fine al progetto: al suo fianco è infatti arrivata anche questa collezione di video in DVD, che sfrutta le possibilità offerte da tale tecnologia per offrire al pubblico un prodotto interessante e rispondente a varie esigenze.
Volete ripercorrere tramite i videoclip tutta la carriera di Corgan e compagni? Su 1991-2000 Greatest Hits Video Collection sfilano una ventina di brani della discografia ufficiale del gruppo, a partire dagli esordi di Gish (Siva e Rhinoceros) fino al (quasi) commiato di Machina (The Everlasting Gaze, Stand Inside Your Love e Try, Try, Try): nel mezzo, ovviamente, non mancano i cinque singoli estratti dal monumentale Mellon Collie & The Infinite Sadness. In altre parole, c’è tutto quanto possiate desiderare.
Volete conoscere qualcosa di più su come sono nati i video, o magari dare una sbirciata al backstage delle riprese? Le potenzialità del DVD vengono in vostro soccorso, permettendovi di alternare a piacimento due tracce video (quella ufficiale ed una seconda composta da ritagli di taglio documentaristico) e due audio (la canzone vera e propria ed il commento al video fornito dai membri della band nonché dai registi dei video stessi): come a dire che se ormai conoscete a memoria la celeberrima 1979 potete sempre andare a scoprire che cosa avevano in mente i Pumpkins quando cominciarono ad elaborarne il video.
Volete avere un’idea o rinfrescarvi la memoria su che genere di spettacolo offrisse il gruppo dal vivo? Pur senza abbondare, perché sono solo due le tracce live incluse, potete gettarvi su una Geek U.S.A. dell’ottobre 1993 oppure su una storica esecuzione di An Ode To No One proveniente dallo spettacolo d’addio tenutosi a Chicago nel dicembre 2000. Certo, è giusto un assaggio… ma chi si accontenta gode.
Rimembrate con una certa curiosità il video di Try, Try, Try e la triste storia dei due ragazzi che ne costituivano il soggetto? Ecco pronto per voi Try, Try, Try – A Short Film, ossia quindici minuti di pellicola che allargano il respiro dell’originale, trasformando un video musicale in un vero e proprio prodotto cinematografico alternativo. Certo, a chi obietta che questo minutaggio poteva essere più proficuamente impiegato per ulteriori tracce dal vivo non posso che esprimere la mia più totale solidarietà…
L’avvento del DVD ha sicuramente giovato a questo genere di pubblicazioni, a metà fra il greatest hits tradizionale ed il documentario. Riportare in VHS venti brani musicali più venti tracce audio narrate e sovrapporvi venti video più altre venti sequenze di backstage avrebbe richiesto ad occhio e croce almeno tre ore di cassetta, senza contare ovviamente il fatto che avrebbe del tutto eliminato l’elemento interattivo: nessuna scelta dell’abbinamento fra musica e video, insomma. In realtà la versione VHS esiste, ma il fatto stesso che fosse in vendita (ed in poche copie) in uno solo dei cinque megastore che ho visitato il giorno in cui comprai il DVD dimostra come probabilmente il futuro delle vecchie, care videocassette sia definitivamente segnato.
Tornando agli SP, la domanda ora è: si poteva fare meglio? Perché se è vero da un lato che, come detto, le potenzialità del DVD consentono da sole di ottenere risultati impensabili fino a pochi anni fa, è anche vero che questa è una tecnologia non ancora giunta al proprio massimo fulgore ed un formato che forse conserva ancora margini di miglioramento. Un conto infatti è, come spesso accade, trasferire semplicemente un prodotto pensato per il VHS su DVD, guadagnando in qualità audiovideo ma senza apportare alcuna altra variazione; un altro è progettarne uno espressamente per il DVD. I Pumpkins qui hanno scelto la seconda via. Non abbiamo tra le mani semplicemente una sequenza di videoclip, che pure avrebbe il suo valore e rappresenterebbe un acquisto appetibile per molti; abbiamo invece un prodotto di più ampio respiro, che mostra come i video sono nati, come sono stati girati e quali sensazioni dovessero catturare e comunicare. Se poi alla qualità tecnica del prodotto si somma quella artistica della band, il risultato è senz’altro degno della massima attenzione.
Ultima nota, non proprio di secondaria importanza: potrete portarvi a casa tutto questo ad un prezzo più basso di quello di un qualunque CD di recente uscita, nonché di un paio di euro inferiore persino alla versione VHS. Mica male…
The Smashing Pumpkins
Fabrizio Claudio Marcon