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Invito alla festa con delitto

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Invito alla festa con delitto

"Invito alla festa con delitto" è un’antologia di 17 racconti edita dal quotidiano L’Unità, a cura della giornalista Federica Fantozzi. Una raccolta di racconti gialli, horror, noir, dove intrighi ed efferati delitti si consumano sullo sfondo delle Feste dell’Unità di varie città italiane.
I racconti, molto diversi tra loro per stile e atmosfera, sono tutti accomunati dal riferimento alla Festa dell’Unità, che da nord a sud della nostra penisola costituisce un punto di ritrovo nelle afose sere d’estate, tra la polvere dei parcheggi, i tendoni dei dibattiti e dei comizi politici, la libreria, i padiglioni dei concerti e delle iniziative umanitarie, tra gli stand di gastronomia locale e i piatti etnici, con i ritmi latini che si mescolano nelle balere al più nostrano liscio.
Storie di omicidi su commissione come in "Vamos a matar" di Andrea Carlo Cappi, intricata vicenda, ambientata a Milano, di un killer di professione, di pornodive, di politica e spionaggio, dove il doppio gioco si consuma in un susseguirsi continuo di colpi di scena, e in "La fuga di Chopin" di Giampiero Rigosi, interessante racconto che in poche sequenze delinea la complessa psicologia del protagonista, il percorso interiore di un killer che decide di porre fine alla sua carriera.
Racconti di contenuto politico, come "L’uomo che voleva uccidere Palmiro T." di Luca Telese; racconti impegnati, con sconvolgenti sequenze di morte per riflettere sulla violenza, le torture e le atrocità dei regimi dittatoriali come "L’ombra dei dittatori" di Francesco De Filippo.
Altri sulla corruzione e la mafia nella difficile realtà siciliana di "Una festa per Dania" di Domenico Cacopardo o sulla vita di strada di giovani palermitani in "Dani che corre" di Gery Palazzotto, racconto ambientato tra le bande di città.
Tragedie consumate all’interno dell’ambiente familiare come la storia di morbosa gelosia e furioso possesso di "Là fuori" di Gianni Farinetti, che apre la raccolta, con personaggi ben delineati in pochi veloci tratti, dialoghi serrati fino all’epilogo finale a sorpresa o la sconvolgente vicenda di emarginazione e di falso altruismo nella frenetica vita della capitale di "Estate romana" di Federica Fantozzi.
Racconti più ironici, come "Il comunista che ballava i latini" di Andrea G. Pinketts che con stile molto particolare e moderno, racconta la surreale leggenda di Pedro o "L’ineffabile signora Biagini" di Franco Valleri, dove una coppia di giornalisti indaga su un omicidio, un cadavere trovato nei pressi della Festa dell’Unità di Firenze, tra simboli magici, sette segrete, cannibalismo e stregoneria.
E ancora la bellissima storia di una vendetta ben congegnata in "5′" di Gianluca Mercadante. Una tecnica descrittiva particolarissima, per narrare la complessa vicenda della ricerca di un bambino scomparso, il mondo degli snuff movies, un conto alla rovescia verso la morte e la scoperta (per il lettore) della verità.
Il racconto bello, triste e poetico, ambientato in una Sardegna dura e difficile, "È lì che voglio arrivare" di Marcello Fois. Storia di amore e di guerra, della ricerca della morte per amore, di un diciannovenne che si arruola in una guerra lontana, spinto non da un ideale ma dalla precisa e lucida volontà di perdere se stesso.
Storie di lupi mannari e di moderne baccanti rispettivamente in "Le nostre anime" di Gianfranco Nerozzi, dove mostri interiori emergono dalle insoddisfazioni quotidiane, dove la violenza sotterranea trova sfogo, sceglie la sua vittima e infierisce in modo inaudito e in "Reality murder" di Claudia Salvatori dove una festa di addio al nubilato, tra riflessioni sulla vita, l’amore, l’amicizia, le persone comuni e i divi della tv, si trasforma in un’orgia di sangue apparentemente inspiegabile.
Il lato oscuro dell’essere umano, si rivela anche nel racconto "Il decimo cancello" di Enzo Fileno Carabba, forse il più sconvolgente della raccolta. Un gioco crudele di giovani come tanti che si trasformano in assassini, per divertimento, fino al tragico epilogo.
Il bellissimo racconto "I migliori anni della tua vita" di Marco Vallarino, ambientato nei padiglioni della Festa dell’Unità di Imperia, dove la febbre del gioco rovina chi tenta la fortuna con una nuova macchina infernale, nell’impossibile tentativo di sottrarsi al proprio destino.
E infine l’intrigante racconto del maestro del genere Carlo Lucarelli, "Le solite cose" naturalmente ambientato alla Festa dell’Unità di Bologna.
17 storie particolari e coinvolgenti, una lettura appassionante, una raccolta di autori di grande calibro.

Stefania Gentile

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