In una carta da tarocco / l’energia chimica,
in corrente elettrica / si trasforma.
Una pila conduce la pigiatrice / a pestare il sangue di un’amica,
la storia è un’ avventura che si interroga ed esclama :
Salvate! Tutti quelli che sono come Battisti il muto / dello scrittore di Vittoria,
seguite l’orma.
Sono tanti i sacrifici degli studenti giovani e meno giovani,
vi prego! Fate scegliere a noi i libri da studiare,
limitatevi alle indicazioni / facendo click sulla lampadina.
Tu : Elì – Elì ( Dio mio, mio Dio ) / sotto il nome di Cesare / eri il nunzio dell’Officina,
tu esortavi i professori ad essere più umani…
Voglio una Università Anarchica senza bocciature / senza stroncature,
lancia questo messaggio dal palco : Oh! Annina.
Che essa la stella abbia una testa per sempre / è cosa ovvia / evviva!
Vivaldi che canta le stagioni dell’uva nella notte Parigina.
Riempiamo la pentola di acqua / cuciniamoli,
poco ma senza amore / usate il fioretto,
cuciniamoli,
dopo aver scavato un buco profondo e netto,
dunque professori fate attenzione al fornello / stabilite le date :
in questo appello siamo tutti salvi – salvi e dottori…
Un giorno prossimo / l’esame sarà per tutti un piacevole viaggio,
tutto sarà così com’era una volta,
tutti discuteranno : Intorno all’uomo / nella ragione di questo messaggio,
c’è un diciotto politico che vale un trenta : questa è la Vittoria.
Giancarlo Ferrigno
Il non senso organico