Nonostante la calura, che potrebbe indurre a una certa stanchezza anche mentale, il materiale ricevuto nel corso del mese è sempre molto e vario; ci sono graditissimi ritorni, come Alessandro Hellmann, che ricorderete per le sue intense poesie "zen", e Marco Milani, con un’immersione nella fantascienza; voci nuove, come la delicata Maria Grazia Vitale; la "maudit" Angela Buccella; i toni forti della poesia di Veronica Grivetti Foiaia; l’umorismo sottile di Alberto Gorrani; e infine, ma solo in questo elenco, i nostri outsider, Alessandro Zanardi (complimenti per la sua canzone finalista …..), Giancarlo Ferrigno e Mario Pischedda (che fotografa il mondo non solo con le poesie, ma anche con la pellicola, ed è stato intervistato a riguardo da "La voce sarda").
Abbiamo nominato la fantascienza; ne approfitto per ricordarvi anch’io il concorso "8k-o meno", per racconti-lampo, che quest’anno ha un tema quanto mai intrigante, per veri appassionati capaci di mischiare le storie e le trame di film e romanzi.
Cosa ne dite, ci addentriamo in Sussurri?
Si adattano benissimo a questo sonnacchioso inizio di estate i versi di Veronica Grivetti Foiaia, che già abbiamo conosciuto con i suoi lampi di vita quotidiana distorti nell’incubo: come in Il sonno impedisce di scrivere, in cui con un effetto di straniamento si associa la malinconia di un letto stanco all’immagine di una testa mozzata.
La scenetta di Flauto è bellissima, e descritta in modo così vivido che ci sentiamo anche noi catapultati nel parco, avvertiamo un moto di repulsione per i personaggi che interrompono la nostra corsa con un terrificante concerto improvvisato…Alberto Gorrani è caustico, intelligente, impagabile nel sottile umorismo con cui delinea situazioni in cui non possiamo non identificarci.
Impossibile tener dietro all’esplosiva creatività di Giancarlo Ferrigno, instancabile poeta dell’assurdo; Il non senso organico appare quasi un manifesto del suo pensiero, pervaso di goliardia – siamo anche in ambiente universitario – , follia ben calibrata nei versi, citazioni colte.
Il racconto Chi sono io? di Marco Milani è finalista al concorso Fantascienza e dintorni (ci mancava una dose di sana science fiction in questo numero!), e per il tema trattato potrebbe rispondere forse ai canoni di 8 k -o meno…Vengono infatti nominati i Men in Black del famoso film, e il protagonista è un personaggio che ha perso la memoria. Non vi anticipo il finale, spiazzante e aperto agli interrogativi….
Che dire di Mario Pischedda che non abbia già detto e ripetuto mille volte? L’immediatezza dei suoi versi, essenziali, struggenti, perfetti nella loro sobrietà? Un fotografo nella poesia, come dev’essere un poeta nella fotografia. Cerco un silenzio rarefatto è già nel titolo una lirica, un momento sospeso.
Il demi-monde della droga, la violenza contro sè stessi, il sangue, la metropolitana e l’annullamento, ma anche l’amicizia assoluta e l’assoluto odio: abbiamo già conosciuto Angela Buccella nello scorso numero, con le sue immagini trasgressive, sconvolgenti, intriganti. Eroine è un racconto lungo (diviso in due parti per esigenze di spazio), una sorta di "flusso di coscienza" alla Joyce, ricco di splendide intuizioni, anche se a volte scivola in un "maledettismo" un po’ di maniera.
Dopo la passeggiata agli inferi, prendiamo fiato con Alessandro Hellmann, già premiato per la sezione poesia alla festa di Kult, e autore tra l’altro di mumerose canzoni. Molto musicali, anche se non facili, sono le sue intense, brevissime liriche, perfetti istanti sulla carta, come nell’ultima, intitolata Profumo.
Ho pensato di lasciare il posto d’onore della chiusura alla new entry di questo mese, Maria Grazia Vitale, autrice molto interessante, che speriamo continui a collaborare con noi. La sua voce è un racconto dai toni delicati, dall’atmosfera romantica e intimista, soffuso di una musica d’altri tempi.
Mettiamo la parola fine al nostro anno passato insieme: ci ritroveremo in settembre, con nuove idee, nuove iniziative. Continuate a seguirci, a collaborare, e godetevi questa bellissima estate.
A presto
Voci che sussurrano
Eccoci tornati per l’ultimo numero prima della consueta pausa estiva: come saprete Kult tornerà in settembre, dopo le classiche ferie di agosto, che penso si prenderanno anche molti di voi.
___________________
Come di consueto, il primo posto spetta ad Alessandro Zanardi, con la terza parte del monumentale Terra Rossa; abbiamo assitito al fallimento del tentativo di assassinare il principe Cimaron, e vengono inviati per una nuova missione il possente Tefa, sicario di Anumix, e Louis, esploratore omosessuale. Forse qualche piccola lungaggine si poteva evitare, ma è molto interessante appare il rapporto tra i due uomini, dopo le prime incomprensioni.
___________________
___________________
___________________
___________________
___________________
___________________
___________________
___________________
___________________
Lorenza Ceriati