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Leggere gli e-books

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Leggere gli e-books
(Enrico Miglino – Finson)

Se ciò che i siti, amatoriali e non, cercano di mettere in risalto, è considerabile un sintomo valido di quali sono nel momento specifico le tendenze nel campo dell’informatica, si può probabilmente dedurre che gli e-books siano un fenomeno che proprio in questi anni sta iniziando a uscire da un "ghetto virtuale" dentro il quale era stato inesplicabile relegato nel passato, non considerando ovviamente poche, ma importanti, distanti realtà geografiche.
Ma quanti sanno cosa sono veramente questi "oggetti", come si usano, e dove è possibile trovarli? Quanti sanno che e-book non è un sinonimo di PDF (o di LIT) più di quanto automobile non sia sinonimo di Fiat o Renault?

Probabilmente ancora pochi, perché l’universo e-book, che ancora non sta mostrando tutte le sue potenzialità, principalmente, crediamo, per differenti necessità hardware di questo meta-concetto, sta espandendosi in modo non uniforme, raggiungendo sì una quantità di lettori-utenti sempre maggiore, ma spesso semplicemente sommergendoli, più che istruendoli, o informandoli. Gli e-book sono per molti una scatola chiusa indefinita, solo da usare, come un programma, o un gioco, quando invece una delle loro caratteristiche più interessanti è proprio quella di distanziarsi dall’oggetto-libro giusto nell’istante in cui uno considera l’ipotesi di crearne uno.

Ed è per cercare di colmare gli eventuali dubbi o le lacune di chi si avvicina per la prima volta a questa forma di "stampa" (o ha intenzione di addentrarvisi maggiormente) che è stato scritto da Enrico Miglino questo manabile Finson.

Leggero, in un formato comodo da portarsi dietro per una lettura da metropolitana, o per la consultazione da scrivania, ma ricco e ben strutturato. E se coprire tutti gli aspetti del variegato mondo e-books era magari impossibile in un volume di "sole" 150 pagine, difficilmente potrete trovare in questo volume qualche sensibile mancanza.
Si parte infatti dal concetto stesso di ipertesto, con tanto di nozioni storiche e citazioni, per proseguire su un sentiero completo e ben referenziato che comprende la descrizione dei formati più diffusi, una rapida carrellata sui palmari, su esempi di realtà editoriali differenti, e un attento e ampio esempio di realizzazione di e-book, usando programmi esterni e macro in MS Word.
Non è assente una web-bibliografia, ovvero l’elenco di siti su cui è possibile trovare e-books e/o programmi che servono per realizzarli, né tantomeno la descrizione di esperienze dirette dell’autore e qualche accenno al discorso dei copyright.
Due verifiche d’apprendimento (quiz a risposta multipla) e tante immagini esplicative rendono il tutto un aiuto concreto a chi vuole saperne di più, per poi potere proseguire in modo autonomo un percorso personale in questa realtà.

Una volta terminata la lettura ci si rende conto che questo manabile Finson è un qualcosa di a metà tra un testo esclusivamente divulgativo e un "manuale d’uso" – e questa, insieme ai già citati numerosi link a tema, è probabilmente la sua forza.
Non è un libro che si limita a raccontarci le cose, in modo solo nozionistico, ma un testo che vuole mostrare quanto è accessibile la realizzazione di un proprio testo elettronico, e di quali sono i vantaggi di questo media.
Nondimeno la seconda sezione del volume, intitolata "I libri di domani", ha una introduzione molto teorica e interessante che fornisce, al di là del titolo, l’opinione dell’autore su come potrebbe (in parte) cambiare la modalità di accesso ai testi nel futuro. E nei capitoletti successivi, quando vengono descritte le varie realtà esistenti, le biblioteche virtuali eccetera, quella che subito può sembrare una idea forse lontana dalla mentalità di molti prende progressivamente forma fornendo un quadro complessivo accattivante e plausibile.
Un libro dal taglio "doppio", quindi, consigliabile come lettura iniziale anche a chi non sa ancora da che parte è più interessato a stare, se da quella del lettore, o se piuttosto da quella dell’autore-editore.

Concludere con un commento sullo stile brillante e divulgativo di questo autore (giornalista e con alle spalle raccolte di poesia e narrativa) forse potrà sembrare fuori tema, ma del resto perché le cose che forniscono informazioni dovrebbero mai essere noiose? In più, una prosa godibile permette di arrivare più volentieri anche ai capitoli tecnici, di sicuro più impegnativi per chi magari non ha molte esperienze d’informatica.

Una nota di colore: tra le case editrici citate c’è anche la (amatoriale) KULT virtual Press e tra le biblioteche elettroniche anche Zona Holden, con gli e-books in lingua originale coprodotti con la stessa KVP.

Marco Giorgini

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