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Intervista ad Andrea Gotico

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Intervista ad Andrea Gotico

Ciao e grazie per il tempo che ci concedi. Ormai tutte le nostre interviste iniziano allo stesso modo – ovvero chiedendo una breve introduzione personale all’autore: chi è quindi Andrea Gotico? cosa fa – quando non scrive?
Grazie a voi per la possibilità che mi date. Presentarmi non è il mio forte.Che dire sono un essere vivente a cui piace scrivere, fotografare, dipingere e qualsiasi altra cosa che mi faccia stare bene!

Per Autori Esclusi – di cui ti chiedo dopo – hai scritto un libro intitolato Nebbia Cerebrale, che precede l’appena uscito Padella, edito invece da Il Foglio. Come è nato questo tuo primo scritto – surreale – in cui già comunque si intravede una certa vena di sottile comicità, poi ripresa in Padella? I quadri, non so come altro definirli, che arricchiscono il volume, sono molto belli…
E’ nato semplicemente per esigenza personale, avevo bisogno di liberarmi da un qualcosa che in quel momento mi faceva male, e scrivere mi ha indicato la via d’uscita. Il mio modo di scrivere è sempre lo stesso: scrivo solo quando mi viene di farlo, quindi quello che ne’ esce in fondo non è una mia responsabilità. Esce e basta. Non uscisse sarebbe semplicemente un peso da portare sulle spalle, e che piaccia o non piaccia è un altro problema. Certo se piace meglio, ma non così importante!

Com’è iniziato "Autori Esclusi"? Quali sono le premesse di una struttura come la vostra e chi è coinvolto? Le edizioni sono esteticamente molto curate – come e dove si possono trovare?
Autori Esclusi è nato come progetto di auto-produzione. Di trovare un editore non se ne parlava, allora ci siamo detti, perché non facciamo da soli? E Così visto il risultato primo libro ci siamo detti perché non produrre altri che sono nelle nostre stesse condizioni? Ad ogni modo i nostri libri non si trovano facilmente se non su internet e al diwan cafè di Torino, che è un locale letterario che Federica Sandro e ana (gli altri soci di ae hanno aperto).In attesa di un distributore serio che non ci chieda il 60% ci tiriamo su le maniche e facciamo quello che possiamo.

Passiamo a Padella. Un libro, come ho scritto nella recensione, veramente interessante con un sacco di spunti. Com’è nata l’idea di aumentare il rapporto testo-immagine, e come l’idea di scrivere di un "fotoreporter del mistero"?
L’idea delle immagini, non so più come mi è venuta, così per caso. Ma probabilmente è dovuta al fatto che ho un amico fumettista, al secolo Pierpaolo Rovero, che ha creduto in questa storia fin dall’inizio è ha dato il meglio di se per creare i personaggi, e secondo me ci è riuscito benissimo! Per quanto riguarda il fotoreporter e che è il mestiere che vorrei fare da grande, il massimo poi… sarebbe diventare un fotoreporter del mistero.

Curiosità: i rumeni sono presenti sia in Padella sia in Nebbia Cerebrale… come mai?
Per la Romania, in particolar modo per la transylvania ho un debole fin da quando sono piccolo.
Unisci il fatto che mi piace infilare nelle storie tutte le cose a cui sono legato. E Questo e quanto. Ma in Romania ancora non ci sono stato.

Come sta andando la distribuzione e, perché no, le vendite di quello che un’altro recensore ha definito "un sicuro successo letterario se fosse stato scritto all’estero"?
Bhè guarda ti confesso che chi ha scritto quella recensione è un amico, quindi credo sia stato particolarmente buono con me, ad ogni modo non so ancora come stia andando la distribuzione.

Come è nato il contatto con Gordiano Lupi e Il Foglio?
L’avevo conosciuto perché aveva scritto un racconto per una raccolta di racconti edita da ae. Poi di tutti gli editori a cui ho spedito padella è stato l’unico che mi ha detto si.

Ci puoi parlare del locale citato in Padella – che è legato parecchio alle attività di Autori Esclusi?
Molto semplicemente il progetto autori esclusi è già nato con l’idea di costruirci un locale intorno, ci sembrava carina l’idea di poter inserire nel menù di un locale anche i "libri della casa", oltre al "vino della casa". Per avere anche un luogo dove dare la possibilità agli autori e agli artisti in genere di avere uno spazio. E’ questo progetto è stato realizzato dai miei soci come ti dicevo prima.

Parlando come AE, che progetti avete per il futuro? Può un autore mandarvi del materiale e sperare in una eventuale pubblicazione? Se sì, che tipo di scelte, di selezione fate?
Guarda francamente abbiamo in un certo senso ridimensionato i progetti iniziali, avremmo voluto pubblicare molti più autori, ma ci siamo resi conto che anche noi abbiamo dovuto dire tanti no. Quindi certo che pubblicheremo altro, ma sempre con i nostri tempi. Più o meno al ritrno di uno o due libri l’anno, sai comè, il problema sono i soldi e il tempo. Non siamo un editore a tempo pieno e neanche a pagamento.Quindi per il momento di più non si riesce a fare.

Cosa ne pensi delle pubblicazioni "virtuali" – come ad esempio e-zines ed e-book?
Credo che sia un mezzo come un altro, ma credo anche che ce ne sono talmente tanti che alla fine si perdono. E’ un po’ il limite di internet, è vero che da’ una possibilità a chi non ha altri mezzi, ma è un po’ come avere un negozietto nell’angolo più buio di una metropoli di dimensioni infinite.

Avevi mai sentito parlare di KULT Underground o delle KULT Virtual Press prima dei contatti per la recensione di Padella? Se sì, in che modo?
L’ho conosciuta per caso, tramite la segnalazione di un amico!

Grazie per il tempo che ci hai dedicato – e in bocca al lupo per Padella 🙂
No, no grazie a te. Crepi il lupo!

Marco Giorgini

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