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.hack infection Part 1

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Avete mai desiderato partecipare a un MMORPG, ma le connessioni ADSL e i relativi abbonamenti mensili sono ancora troppo cari per il vostro portafoglio oppure superano decisamente la paghetta mensile? Atari, Bandai e CyberConnect2 vi sono venute incontro presentando finalmente anche sul suolo europeo, dopo aver ottenuto un incredibile riscontro tra il pubblico dei videogiocatori, la serie .HACK (si legge “dot eck”) o meglio il primo episodio di una serie di videogiochi, intitolato

.hack infection Part 1

Innanzitutto spieghiamo l’arcano. Questo gioco è un Action-RPG che simula un MMORPG. Sarete quindi chiamate a partecipare all’avventura non da soli, ma a sfruttare l’aiuto dei personaggi che vi sarete fatti amici nel mondo di gioco che simula l’avventura MMORPG (chiamata “The World). Quindi i personaggi che incontrerete saranno le controparti di altre persone che potrebbero essere collegate a The World con la loro PS2, ma che in realtà sono tutte controllate dalla vostra PS2, simulando però ottimamente il comportamento che altri esseri viventi avrebbero se stessero giocando a un MMORPG. Quindi niente ADSL, niente abbonamenti mensili, ma tanta avventura e divertimento. Avventura che però non si limiterà solamente al mondo virtuale simulato, ma continuerà anche al di fuori di esso, tramite una simulazione di portale connessa con una rete informatica al mondo reale nella quale potremo leggere news e informazioni di tutto quello che succede attorno a noi, impegnati a giocare di tanto in tanto a The World. La storia si svolge in un ipotetico futuro dove hacker giovanissimi impazzano nella rete diffondendo virus che seminano il caos non solo nei sistemi informatici finanziari di mezzo mondo, ma anche nei videogiochi e che possono arrivare a uccidere le persone che si stavano intrattenendo per passare un po’ di tempo libero (a proposito se vi sembra così impossibile è giusto di un mese fa circa la notizia di un ragazzo morto – penso in Cina in webcafè – perché stava giocando a un videogioco… ok probabilmente non è colpa del videogioco, ma del ragazzo troppo assuefatto… ragazzi sta arrivando la primavera, non dimenticate ogni tanto di distrarvi dal vostro hobby preferito… ;)) )
Questo dilagare di virus informatici porta alla creazione di una Iper Rete che limita ogni forma di divertimento, ma nel 2007 la CC Corporation lancia un MMORPG (The World, appunto) che vende 20 milioni di copie in tutto il mondo. La nostra storia inizia tre anni dopo. Nei panni di Kite veniamo invitati da un nostro compagno di scuola (che nel gioco si chiama ORCA) a partecipare a The World. Così ha inizio la nostra storia. Da principianti entriamo, accompagnati dal nostro compagno di scuola, in quello che non stenterei a definire una specie di tutorial, dove il nostro compagno ci informerà delle tecniche base per muoverci all’interno di questo MMORPG. Ma non tutto va come dovrebbe e proprio nel mezzo di un dungeon ORCA se ne accorge e tenta di fermare un mostro che non avrebbe dovuto essere in quel livello così facile. È inutile che Orca ha la peggio e muore e Kite (ovvero il nostro personaggio) decide di uscire dal gioco. Ma una volta tornato alla realtà scopre, tramite un email, che il suo amico è in coma. Preoccupato dal fatto che la morte nel videogioco possa aver questi effetti nel mondo reale, decide di lasciare un messaggio nel FORUM del gioco, ma invece di ottenere una risposta, si vedrà cancellare il messaggio… Cosa sta succedendo? Come le azioni compiute in The World possono aver una controparte nel mondo reale? A questi e ad altri quesiti dovrete trovare una risposta. E in vostro aiuto accorreranno altre persone (simulate) che incontrerete durante il gioco. Alcune delle quali vi affideranno poteri misteriosi che potrebbero facilitarvi il compito da un certo punto di vista, ma anche buttarvi di più nei guai. Verrete infatti in possesso del virus che sta gettando scompiglio nel gioco, lo stesso virus che ha fatto incontrare quel mostro potente a Orca e che l’ha ridotto in coma nella vita reale…
Insomma non voglio raccontarvi altro di questa storia, se no va a finire che il gioco ve lo rovino. Spero di aver scatenato in voi una certa curiosità. Iniziamo invece a parlare di tutto quello che riguarda il progetto .hack.
Primo punto: la storia .hack non si svolge interamente in questo episodio. Ci saranno altri 3 episodi che usciranno presto anche in Europa e che contineranno le vicende iniziate con “infection”. Ecco dunque spiegato quel Part 1 del titolo. Inoltre, nella confezione di questo gioco, così come nelle successive tre, troverete un DVD con un cortometraggio (.hack//Lyminalty – che racconta la vita reale, ovvero quello che succede quando i nostri protagonisti non stanno giocando) che è poi legato alla serie animata TV (.hack//SIGN), che è poi stata trasformata anche in un manga e chissà quanti altri media potrà toccare nell’imminente futuro. Come vedete l’eredità di The Matrix con la fusione tra videogioco e film inizia a essere raccolta anche da altre società di divertimento e pensiamo anche con migliori risultati. E scoprendo chi c’è dietro a tutto questo progetto non sorprenderà se vi dirò che la qualità di tutti questi supporti mediatici nei quali l’avventura si svolge è elevata. I creatori di questo progetto sono il designer dei personaggi di .hack, Yoshiyuki Sadamoto (già in Neon Genesis Evangelion e Nadia il mistero della pietra azzurra – entrambi visti in Italia e che sono apparsi anche in formato DVD Video), lo sceneggiatore (tanto di cappello) Kazunori Ito (L’incantevole Creamy, Maison Ikkoku) e il regista dell’intero progetto, infine, Kouichi Mashimo.
Secondo punto: la storia. Noi saremo chiamati, come già detto ad agire nel mondo simulato The World e, quando saremo al di fuori di esso, riceveremo notizie che potrebbero essere collegate all’avventura o alla vita reale, tramite il pannello che ci connette al gioco. Quindi nel gioco gestiremo Kite, ma potremo servirvi di altri utenti (simulati dalla PS2) per formare i party del quale noi saremo il capo e quindi come tale potremo impartire ordini agli altri membri, eseguire strategie di attacco del nemico diversificate, impiegare gli oggetti e gli oggetti speciali non solo su di noi, ma anche sugli altri componenti della nostra squadra… insomma compiere tutte quelle azioni che un capo di party deve fare in un RPG per crescere e far crescere gli elementi della squadra a un livello superiore. The World è composto da una serie di server nei quali ci sono svariate areee. Potremo muoverci tra queste aree attraverso i Portali del Caos mediante codici formati da parole che potremo raccogliere durante l’avventura o che potremo comporre in maniera casuale. Questi codici, nello specifico, sono composti da tre parole chiave che determinano la difficoltà, l’elemento che caratterizza l’area alla quale stiamo accedendo, le condizioni metereologiche del tempo in quell’area, il livello di abilità dei mostri, il tipo di oggetti che troveremo e il numero di portali che sono contenuti nell’area stessa. Ho parlato di elemento che caratterizza l’area. Dovete infatti sapere che in The World ci sono sei elementi: terra, acqua, fuoco, legno, oscurità e fulmine, ai quali tutte le creature si allineano. Questo significa che nel creare il party perfetto e quindi gli equipaggiamenti vincenti dovrete sempre avere qualcosa di questi sei elementi, in modo da portare un attacco vincente con l’elemento opposto a quello della creatura nemica che state affrontando (un incrocio tra morra e gioco di carte Magic, potrebbe sembrare a prima vista). Le regole di combattimento sono ovviamente sul manuale e online (cioé dentro il gioco), nel Forum di The World. Sempre nel Forum potrete trovare sfide lanciate da altri partecipanti che se vinte potrebbero sbloccare armature o oggetti particolarmente importanti per il corso dell’avventura. Le azioni di battaglia, a parte la gestione dell’inventario, gestibile con un tasto, è alquanto semplice: con il solo tasto X potrete combattere con il vostro nemico. Ma essendo un Action RPG questo scontro avverà in tempo reale. La storia intrigante ovvierà a una certa ripetitività dei combattimenti nei dungeon (un po’ tutti simili e non molto bene connotati e ahimé vuoti) e vi spingerà a venire a capo, almeno per quello che riguarda questo primo episodio dell’avventura. Oltre al filone principale della storia, le cose da fare saranno comunque tante, soprattutto grazie alla simulazione di Forum, tramite il quale ci potremo spingere in avventure “secondarie” in attesa che esca, pare tra tre mesi, il secondo episodio della serie. Inoltre tutti gli oggetti che avremo con noi alla fine della prima storia, potranno essere portati con noi nella Part2 della serie. La grafica svolge degnamente il proprio lavoro, anche se risulta un po’ datata (il gioco è uscito due anni fa in Giappone, durante quindi la seconda fase della PS2 – ora già sembra incombere la PS3 – non prendetelo quindi come un demerito nei confronti del gioco), ma la caratterizzazione è alla pari e ancora una volta è la storia che spinge nel proseguimento del gioco. E il dvd OAV allegato è un plus non da poco. Tutto il gioco è stato sottotitolato in italiano e tradotto ottimamente. Tra le curiosità che vorrei citarvi ce n’è una per gli amanti degli OAV: nel gioco si potrà selezionare il doppiaggio originale in giapponese delle voci dei protagonisti, per immergersi totalmente nella cultura manga… Gli otaku sono dunque avvisati 😉 e io lo raccomando anche a chi cerca qualcosa di totalmente impregnante (e se avete molto tempo da passare in compagnia con la vostra PS2).

Giovanni Strammiello

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