Ubisoft mette a segno un altro successo portando questo gioco, opportunamente riadattato ai canoni di gioco per console, ma non per questo meno intrigante, sulla console Microsoft, dopo aver riscosso successi con la serie Rainbow Six su i Personal Computer (l’ultimo titolo della serie per PC è appunto Rainbow Six 3: Raven Shield).
Chi è Tom Clancy?
Partiamo dall’inizio e vediamo chi è il creatore di questa serie, prima di addentrarci nella recensione vera e propria. Penso comunque che molti di voi già conoscano qualcosa su chi è il papà di Splinter Cell (! incredibile… ma forse è meglio presentarlo così ai videogiocatori). Beh comunque…
Dieci anni fa, Tom Clancy era un agente assicurativo del Maryland, con una spiccata passione per la storia navale. Ma il suo sogno era quello di scrivere un romanzo. La sua prima opera, "The Hunt For Red October" ("La Grande Fuga dell’Ottobre Rosso"), la storia di un capitano di un sottomarino russo che disertava a favore degli Stati Uniti, fu inserito nell’elenco dei best-seller dopo del New York Times, dopo che il presidente Ronald Regan la definì "la storia perfetta", "da non perdere".
Da allora, Clancy si è affermato come il re incontrastato del techno-thriller , un genere letterario di cui gli viene attribuita la paternità, nonché come maestro nella creazione di scenari realistici "sottolineando gli eventi contemporanei e la realtà politica".
Molti dei romanzi successivi sono diventati best-seller: Attentato alla Corte D’Inghilterra, Il Cardinale del Cremlino, Pericolo Imminente, Senza Rimorso, Potere Esecutivo, Rainbow Six 3.
Gli scaffali dell’ufficio di Clancy sono pieni di giochi di guerra, di libri sulle armi e di mappe prodotte dal governo, tutti tributi alla sua innata passione per la tecnologia e l’esercito. Grazie al successo dei suoi libri, infatti, ammiragli e generali mettono a disposizione dello scrittore informazioni riservate; gli ufficiali del Pentagono lo chiamano a rapporto; molti dei suoi testi sono letti nei più importanti college militari degli Stati Uniti. È proprio la possibilità di accedere a un’ampia gamma di risorse e informazioni all’interno dell’area militare e spionistica che differenzia Clancy dagli altri autori di thriller militari. Nonostante insista nell’affermare che le sue conoscenze tecniche derivino da fonti accessibili a tutti e rida all’idea di aver aperto una breccia nella sicurezza del governo con i suoi libri, Clancy ammette di essere penetrato in quella che lui stesso definisce "la grande catena", una rete di agenti e membri operativi dei servizi segreti, militari, uomini addetti alla difesa e impiegati del governo, che condividono con lui le loro informazioni.
Unitosi poi al mondo dei videogiochi ha iniziato a sfornare giochi di grande successo proprio con la serie di Rainbow Six su PC, seguito poi da Rogue Spear, Ghost Island, Splinter Cell e Rainbow Six 3.
Bene, spese queste parole sull’autore del gioco, vediamo un attimo il contesto in cui poi il giocatore dovrà calarsi.
È l’anno 2007 e il mondo intero è sull’orlo di un tremendo conflitto globale. Gli Stati Uniti sono rimasti vittima di una crisi del petrolio causata dall’embargo e gli attacchi terroristici contro gli interessi americani – e i cittadini – sono in costante aumento (come vedete, nonostante il gioco sia ambientato nel futuro, nella storia vi si possono ritrovare elementi politici abbastanza attuali). Il Venezuela, che fornisce petrolio agli Stati Uniti, diviene un bersaglio. Mentre lo sconforto cresce in America, le proteste divampano per le strade di Caracas. L’ombra del terrore incombe: è stato ordito un folle complotto di omicidi e distruzione. Nessun posto è sicuro, nessun angolo è sicuro, in questa ora di paura. Solo un baluardo di speranza resiste tra il mondo e il pericolo che lo minaccia: il TEAM RAINBOW, un corpo speciale multinazionale, impegnato nella lotta contro tutte le forme di terrorismo. Un’organizzazione top-secret, che consiste dei migliori operativi su campo che le Nazioni Unite possano offrire, i RAINBOW sono l’arma più potente dell’arsenale mondiale. Equipaggiati dalla più sofisticata tecnologia disponibile e addestrati ai limiti delle possibilità umane, sono la nostra speranza nella guerra contro il terrore.
Il team di cui sopra comprende Ding Chavez, Dieter Weber, Eddie Price e Louise Loiselle.
Il giocatore impersonerà Chavez e tramite le proprie decisioni dovrà coordinare la squadra dalla Svizzera alle Antille Olandesi, dal Canada al Venezuela, guidandola nelle varie 12 missioni, per difendere il mondo da una vera ondata di terrorismo.
Come avrete capito questo tipo di gioco si differenzia dal semplice sparatutto dal fatto che richiede al giocatore una serie di decisioni che possono portare al successo o al fallimento della missione. Ma queste decisioni devono essere prese in tempo reale. Vediamo dunque, senza voler svelare troppo della trama, come si agisce all’interno del gioco. Prima di tutto voglio qui dirvi, come avrete capito, che questo gioco è molto di più che un semplice sparatutto in prima persona tridimensionale. Qui tutto è improntato al realismo. Basteranno infatti poche pallottole per mandarvi al tappeto e non potrete far altro che ricaricare il gioco dall’ultima posizione salvata. E parlando di salvataggi, per ogni livello ne potrete effettuare solamente tre, effettuali i quali potrete solo caricare da uno di questi tre punti – la voce salva sarà ingrigita. Quindi siate parsimoniosi e attenti! E questo è uno sparatutto atipico: in realtà gli scontri a fuoco non mancheranno, ma la modalità in cui dovrete procedere tra i vari livelli sarà quella a carponi, per non farvi vedere dal nemico e poterlo così prendere di sorpresa. Certo, non sarete soli: potrete contare dapprima su un set di armi modellate secondo le controparti reali, armi che potrete scegliere dopo il briefing, prima di partire per la missione vera e propria. Pistole, mitragliette leggere e d’assaltro, fucili di precione e lancia granate, più tutta la serie di armi "ad effetto" come gas lacrimogeni o granate accecanti. Il gioco riproduce realmente il comportamento di tutte queste armi, a partire dal comportamento del mirino. Se starete fermi il mirino sarà un reticolo ampio, ma se vi starete muovendo il reticolo si restringerà rendendo più difficile fare centro e richiedendo quindi una maggiore precisione. E che dire dell’effetto accecante delle granate che lasceranno impresse nella vostra retina un’immagine ad altissima luminosità della stanza in cui siete e in sfondo vedrete invece ciò che sta veramente capitando, mentre il vostro occhio torna lentamente a riadattarsi alla illuminazione reale? Da provare e vedere… in tutti i sensi!!!
E le occasioni non vi mancheranno. Infatti, come dicevo poco fa, in questo gioco sarete praticamente costretti a sorprendere il più delle volte i terroristi, per sperare di avere la meglio e risolvere con un successo e con meno perdite possibile la missione. Dovrete quindi imparare tutte le varie mosse a vostra disposizione per impartire gli ordini al vostro team, oltre che acquisire una più che buona mira da utilizzare nei casi che lo richiederanno. Tutte queste nozioni vi saranno comunque illustrate nel tutorial, la vostra prima missione! Qui impareremo quindi a gestire al meglio i comandi a nostra disposizione. Tra questi fondamentali saranno quelli relativi alla modalità d’impartire gli ordini alla vostra squadra. In genere durante la perlustrazione dell’edificio, potrete ordinare ai vari membri di seguirvi o di prendersi cura di un determinato aspetto della missione, come per esempio, quello di aprire una porta. Non avete idea di quanti modi di irrompere in una stanza possono esistere. Ovviamente, per aprire una porta non intendo solamente premere la maniglia. Anche se in realtà questo è uno degli aspetti studiati nel gioco (sarà infatti possibile aprire una porta del tutto o solo lievemente, per spiare chi si nasconde all’interno e fare poco rumore per un attacco a sorpresa) o lasciare il compito alla squadra. Potrete così ordinare di aprire una porta (dopo averla inquadrata nel mirino) in diversi modi. Ordinare di: aprire e ripulire la stanza, oppure di aprire, lanciare una granata e ripulire la stanza, o ancora di aprire, lanciare una granata accecante e ripuilire la stanza o infine di irrompere nella stanza (aprendo la porta con una granata) e ripulire la stanza. Questi comandi si potranno impartire con il joypad o con l’headset vocale, ovvero con la cuffia e il microfono che potrete trovare nella confezione headset di Rainbow Six 3 o nel caso abbiate lo starter kit di Live (l’abbonamento ai servizi online per Microsoft XBOX) con la cuffia Microsoft acclusa nella confezione del Live, appunto. Potrete comunque far scattare queste azioni di "ripulitura" (termine tecnico con il quale, ormai lo avrete capito, la vostra squadra si prenderà "cura" dei terroristi nel campo visivo) a un determinato momento preciso, stabilito dal codice zulu. Questo comando vi permetterà di escogitare tecniche di azioni più raffinate in determinate situazioni, quali per esempio, predisporre la vostra squadra all’irruzione da una porta principale, mentre voi stessi vi preoccuperete di entrare dalla porta secondaria, per massimizzare l’effetto sorpresa. E che sorpresa.
L’intelligenza artificiale che si occupa di coordinare la squadra ai vostri comandi, una volta impartiti gli ordini, muove i tre componenti del team molto efficacemente. Oltre a queste tecniche di missione, potrete far affidamento su un paio di aggeggilli elettronici, come il visore a infrarossi (utili in missioni che prevedono l’utilizzo di fumogeni) o quello notturno
(per avere una chiara visuale anche nei luoghi più bui). Ma il gioco non finisce qui. Per gli abbonati al servizio Live, oltre a livelli scaricabili, sarà possibile giocare livelli multiplayer con altre persone sparse per il globo.
La modalità multiplayer incorpora cinque stili di gioco differenti. due dei quali sono le versioni cooperative della campagna e delle modalità custom delle missioni, a cui possono partecipare quattro giocatori contemporaneamente. Le altre tre modalità sono essenzialmente delle varianti di deathmatch a cui possono partecipare 16 giocatori contemporaneamente. Dalla classica modalità di tutti contro tutti, a tempo, dove vince chi uccide più avversari si passa alla modalità di sopravvivenza singola o del team, dove chi muore deve rimane fuori dal gioco e vince la persona o il team che sopravvive.
Ma la cosa che più ci piace e il potere dare ordine via cuffia al resto del team e sentire le loro risposte direttamente nel nostro orecchio, invece che nelle casse del tv o impianto home theatre e credete c’è una bella differenza… Potremo impartire tutte le diverse istruzioni per pianificare i nostri attacchi ai terroristi, sebbene il sistema riconosca solo la lingua inglese. Sono comunque parole di uso semplice (come clear, go, move…) e alla portata di tutti quelli che hanno anche studiato inglese alle elementari… nessun dizionario in inglese è richiesto, per poterle pronuciare … ;))
Quindi, in fin dei conti, il tutto si limita ai comandi che possiamo comunque impartire anche tramite joypad, ma finalmente le cose iniziano a muoversi anche su questo versante e già non vediamo l’ora di un futuro gioco RAINBOW SIX dove questa capacità di dare comandi vocali diverrà più ampliata, IN ITALIANO e lascerà alle mani la sola gestione dei movimenti e del fuoco delle armi
Concludiamo col dire che la grafica rende giustizia a tutto questo realismo, riproducendo degnamente ogni singola situazione in cui vi troverete e che l’audio in Dolby Digital, sia che abbiate le orecchie libere sia che giochiate con la cuffia/auricolare/microfono dell’headset si fa sentire in tutta la sua magnificenza.
Che altro aggiungere? Avete capito perché questo gioco è stato nominato il migliore al E3 di quest’anno? Sapete cosa dovete fare, vero? Siete capaci di immaginarlo da voi senza bisogno che vi dia un comando del tipo "Apri, corri dal negoziante di fiducia e acquista"?
Il TEAM RAINBOW vi aspetta…
Puntuale come il panettone a Natale, ecco un nuovo gioco di Tom Clancy per la console XBOX arrivare anche questo natale. Nessuna negoziazione contro i terroristi se la squadra in azione è quella di
Rainbow Six 3 (XBOX)
Giovanni Strammiello