Il Wushu moderno si suddivide in due settori principali, il Taolu ed il Sanshou.Il Taolu sono le forme, ovvero sequenze di movimenti di attacco e difesa, mentre il Sanshou è il combattimento a contatto pieno la cui versione sportiva è conosciuta anche con il nome di Sanda.Personalmente ho praticato entrambe le discipline ma negli ultimi tempi la mia concentrazione ed il mio impegno sono completamente dedicati al Taolu.Mi accingo ad illustrarvi alcuni aspetti di questa disciplina, prima di cominciare però vorrei ricordare e a chi non avesse letto il precedente articolo che la mia esposizione è personale, volutamente diretta e non propriamente tecnica, infatti, quello che voglio trasmettere sono emozioni piuttosto che fredde tecniche.Le competizioni di Taolu si articolano in diverse categorie, la prima suddivisione è naturalmente quella tra sezione maschile e femminile, per ognuna di queste sezioni vi è poi la divisione in categorie di età ed infine ci sono le varie specialità che si distinguono in stili del nord Chang Chuan (oppure Changquan) e stili del sud Nan Chuan (oppure Nanquan), per ciascuna delle quali esistono forme da gara di base, intermedie ed avanzate a seconda del livello di preparazione degli atleti, questo al fine di poter far partecipare anche gli amatori alle competizioni.
Tutte le tecniche che si eseguono nelle forme si dicono codificate, cioè gli atleti devono eseguire delle sequenze con delle difficoltà e dei passaggi prestabiliti, cosicché sia possibile valutare e giudicare gli atleti con gli stessi parametri.Si intende che in queste forme codificate la maggior parte dei movimenti hanno origini marziali e quindi derivano da tecniche effettive ma in questo tipo di esecuzione hanno una valenza prettamente agonistica ed atletica.
Ricordo ancora oggi la mia prima gara alla quale ho partecipato portando la "prima forma" che, in quell’occasione, lo era di nome e di fatto, non ero emozionato ma piuttosto divertito da tutto ciò che mi accadeva attorno: ragazzi che si scaldavano i muscoli saltando, altri che facevano volteggiare le varie armi, il tappeto di gara (nel wushu non c’è il tatami ma una moquette che definisce il campo di gara), lo scambio di impressioni con i ragazzi delle altre palestre, il mio maestro che mi dava gli ultimi consigli.Fu proprio in quell’occasione che cominciai veramente ad appassionarmi a questa disciplina, e penso che fu proprio l’atmosfera coinvolgente ed euforica di quella giornata a darmi la carica per continuare.Il tutto è stato rinforzato anche dalla prima medaglia portata a casa!Prendo spunto dal mio aneddoto per riprendere il riepilogo sulle forme, la prima forma da me eseguita in quell’occasione fa parte infatti delle forme base dette anche 2 linee, questo nome deriva dal fatto che la sequenza dei movimenti che si eseguono si sviluppa lungo due linee immaginarie, solitamente una in andata ed una in ritorno.Le forme intermedie sono dette 4 linee, che si differenziano, oltre che nella lunghezza della forma stessa, anche nella difficoltà dei movimenti, infatti in queste cominciano ad apparire i primi calci in volo!Infine troviamo le forme avanzate o codificate, rispetto alle forme intermedie la durata dell’esecuzione di queste non è molto dissimile dalle precedenti, ciò che fa la differenza è la difficoltà delle tecniche da eseguire, spaccate, serie di calci in volo e ruota senza mani (che purtroppo non fa ancora parte del mio bagaglio tecnico) sono all’ordine del giorno.Ma non finisce qui, la cosa più simpatica infatti è che l’esecuzione di tutte queste tecniche sarebbero da fare, e di fatto è così, anche con l’ausilio delle armi, avete capito bene calci in volo ed atterraggi in spaccata con la sciabola, o con il bastone se preferite, che sono la gioia di chi pratica Wushu.Ma procediamo con ordine, mi sto facendo prendere dalla "foga agonistica", difatti, fino ad ora, parlando di forme mi sono riferito alle sole forme a mani nude tralasciando le armi, perciò provvedo subito a colmare questa lacuna.Tutto quanto espresso in merito alle forme a mani nude, cioè le varie suddivisioni di categorie e di difficoltà e di stili esistono anche per le forme con armi. Queste poi si suddividono ulteriormente in armi corte ed armi lunghe, le armi usate del Wushu sono: bastone (Gunshu), sciabola (Daoshu), lancia (Qiangshu), spada (Jianshu), bastone del sud (Nangun), sciabola del sud (Nandao) ed alabarda (Pudao).
Sono presenti anche altre armi ma che normalmente rientrano nelle competizioni solo a livello dimostrativo come ad esempio le doppie sciabole, la catena uncinata, bastone a tre segmenti, ecc..In una competizione di Wushu troveremo quindi una moltitudine di confronti, gli atleti svolgeranno le loro performance in una o più discipline.
La distinzione tra chi esegue Chang Chuan e Nan Chaun è però evidente anche a chi dovesse assistere per la prima volta ad una di queste competizioni, infatti gli atleti indossano divise diverse: un kimono di seta dai colori sgargianti per che esegue Changquan, mentre il kimono nero (anche il tessuto è più pesante) sbracciato bordato di rosso e/o oro contraddistingue chi pratica Nanquan.
Nel prossimo articolo riprenderò il discorso sulle forme e vi allieterò con l’esposizione di una tipica seduta (si fa per dire!) di allenamento.Forse non tutti sanno che:Ai recenti campionati europei di Wushu, che si sono svolti l’ottobre scorso in Portogallo, l’Italia si è classificata al secondo posto con 6 medaglie d’oro dietro alla fortissima Russia.Per maggiori dettagli ed informazioni sui recenti campionati vi rimando al sito della federazione italiana (http://www.fiwuk.it).Ciao a tutti e alla prossima.
Il Wushu – 2
il Wushu moderno
Alessandro Rossi