Shirtag!
Una Razza Interessante
Con questo articolo metto a disposizione di tutti i Master interessati a espandere e a personalizzare le proprie ambientazioni, tutta la documentazione da me prodotta nello sforzo di creare una razza fantasy per la mia campagna di gioco di ruolo. In molti GDR fantasy esistono razze simili a questa (almeno da un punto di vista estetico), per cui è possibile personalizzarle utilizzando quanto segue.
Massimo Borri
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1.1 Struttura fisica
La razza che andremo a descrivere prende il nome di "Shirtag", questo perlomeno è il termine che usano per descrivere se stessi nella loro lingua. Ad un sommario esame fisico presentano una struttura umanoide con due braccia e due gambe, ma hanno molta più affinità coi rettili che coi mammiferi; sono infatti dotati di mascelle prominenti, forti denti conici, pelle coriacea e coperta in alcuni punti da squame e piastre ossee, una coda tozza e robusta.
Gli individui giovani sono più snelli degli adulti, e presentano una colorazione dell’epidermide verde-bluastra che muterà con l’avanzare degli anni fino ad assumere un verde brillante in età adulta. Sono documentate tuttavia altre colorazioni anche molto diverse da quelle comuni, ad esempio rosso-brunastro, in alcuni gruppi etnici dell’entroterra. Inoltre tutti gli Shirtag hanno la facoltà di modificare leggermente la tonalità del loro colore in seguito ad una violenta emozione o ad uno sforzo volontario.
Gli Shirtag camminano stando eretti sulle gambe, anche se normalmente non stanno completamente diritti, ma si piegano protendendosi in avanti; la coda funge da utile contrappeso. Uno Shirtag adulto è alto in media 180 cm (anche se completamente eretto arriverebbe a circa 230 – 240 cm) e pesa dai 140 ai 210 kg. Gli Shirtag sono una razza estremamente intelligente e complessa.
1.2 Sesso e riproduzione
Gli Shirtag hanno tre sessi distinti, che chiameremo Maschio, Ermafrodito e Femmina Madre. Un Maschio è dotato di organo sessuale maschile e di spermatozoi coi quali veicola metà del suo corredo genetico, in maniera del tutto simile ad altre razze. Un individuo Ermafrodita possiede organi sessuali maschili ma produce ovuli contenenti la seconda metà del codice genetico. Maschi ed Ermafroditi sono indistinguibili tra loro per aspetto fisico. Un individuo Femmina Madre invece presenta dimensioni maggiori, e possiede un apparato genitale di tipo femminile e organi interni atti alla formazione di uova, ed è l’unico che effettivamente possiede un apparato riproduttore in grado di ospitare un nascituro. Gli individui Maschio e Ermafrodito si accoppiano entrambi con la Femmina Madre, la quale non dà alcun contributo genetico, ma funge solamente da incubatrice per lo sviluppo delle uova. Il materiale genetico ottenuto con l’accoppiamento può essere conservato per lungo tempo dalla Femmina Madre in un apposito apparato, permettendole di generare nuovi individui anche diversi anni dopo, senza alcun intervento esterno. Solitamente la Femmina Madre resta sempre al sicuro in un Nido, e dedica la propria esistenza alla generazione di figli per la colonia Shirtag. Vedi anche il paragrafo sulla struttura sociale.
1.3 Poteri particolari
Tutti gli Shirtag adulti sono in grado di attuare una straordinaria mutazione fisica che cambia il loro aspetto fino a renderli perfettamente simili ad un essere umano di sesso maschile e molto robusto. Questa trasformazione richiede dai cinque ai trenta minuti, e comporta un enorme dispendio energetico. Una volta trasformati, gli Shirtag possono restare nella forma umana quanto vogliono senza ulteriore fatica. Il ritorno all’aspetto normale è molto più rapido (dai 10 ai 20 secondi circa) e avviene volontariamente o in seguito ad una forte emozione.
La razza che andremo a descrivere prende il nome di "Shirtag", questo perlomeno è il termine che usano per descrivere se stessi nella loro lingua. Ad un sommario esame fisico presentano una struttura umanoide con due braccia e due gambe, ma hanno molta più affinità coi rettili che coi mammiferi; sono infatti dotati di mascelle prominenti, forti denti conici, pelle coriacea e coperta in alcuni punti da squame e piastre ossee, una coda tozza e robusta.
Gli individui giovani sono più snelli degli adulti, e presentano una colorazione dell’epidermide verde-bluastra che muterà con l’avanzare degli anni fino ad assumere un verde brillante in età adulta. Sono documentate tuttavia altre colorazioni anche molto diverse da quelle comuni, ad esempio rosso-brunastro, in alcuni gruppi etnici dell’entroterra. Inoltre tutti gli Shirtag hanno la facoltà di modificare leggermente la tonalità del loro colore in seguito ad una violenta emozione o ad uno sforzo volontario.
Gli Shirtag camminano stando eretti sulle gambe, anche se normalmente non stanno completamente diritti, ma si piegano protendendosi in avanti; la coda funge da utile contrappeso. Uno Shirtag adulto è alto in media 180 cm (anche se completamente eretto arriverebbe a circa 230 – 240 cm) e pesa dai 140 ai 210 kg. Gli Shirtag sono una razza estremamente intelligente e complessa.
1.2 Sesso e riproduzione
Gli Shirtag hanno tre sessi distinti, che chiameremo Maschio, Ermafrodito e Femmina Madre. Un Maschio è dotato di organo sessuale maschile e di spermatozoi coi quali veicola metà del suo corredo genetico, in maniera del tutto simile ad altre razze. Un individuo Ermafrodita possiede organi sessuali maschili ma produce ovuli contenenti la seconda metà del codice genetico. Maschi ed Ermafroditi sono indistinguibili tra loro per aspetto fisico. Un individuo Femmina Madre invece presenta dimensioni maggiori, e possiede un apparato genitale di tipo femminile e organi interni atti alla formazione di uova, ed è l’unico che effettivamente possiede un apparato riproduttore in grado di ospitare un nascituro. Gli individui Maschio e Ermafrodito si accoppiano entrambi con la Femmina Madre, la quale non dà alcun contributo genetico, ma funge solamente da incubatrice per lo sviluppo delle uova. Il materiale genetico ottenuto con l’accoppiamento può essere conservato per lungo tempo dalla Femmina Madre in un apposito apparato, permettendole di generare nuovi individui anche diversi anni dopo, senza alcun intervento esterno. Solitamente la Femmina Madre resta sempre al sicuro in un Nido, e dedica la propria esistenza alla generazione di figli per la colonia Shirtag. Vedi anche il paragrafo sulla struttura sociale.
1.3 Poteri particolari
Tutti gli Shirtag adulti sono in grado di attuare una straordinaria mutazione fisica che cambia il loro aspetto fino a renderli perfettamente simili ad un essere umano di sesso maschile e molto robusto. Questa trasformazione richiede dai cinque ai trenta minuti, e comporta un enorme dispendio energetico. Una volta trasformati, gli Shirtag possono restare nella forma umana quanto vogliono senza ulteriore fatica. Il ritorno all’aspetto normale è molto più rapido (dai 10 ai 20 secondi circa) e avviene volontariamente o in seguito ad una forte emozione.
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2.1 Lingua
Sebbene gli Shirtag siano in grado di imparare a parlare la lingua degli esseri umani (o "Guur", come ci chiamano), per pronunciarla in maniera comprensibile sono spesso costretti ad assumere il nostro aspetto esteriore coi loro poteri di mutamento, cosa che preferiscono di norma evitare perchè consuma troppe energie. Dato che per questo motivo il più delle volte usano la loro lingua, forniamo di seguito un breve sunto delle principali regole grammaticali che la governano, assieme ad alcuni vocaboli di uso comune.
Pronomi personali
IoWa-
TuKi-
Egli/EllaKa-
NoiO-
VoiA-
Essi/EsseRe-
Nota: si usano di rado
Aggettivi/Pronomi Dimostrativi
QuestoKo-
QuelloSha-
Verbo
Nella grammatica Shirtag il verbo non si coniuga per persona e numero.
La proposizione principale si trova di solito in fondo alla frase, mentre le proposizioni secondarie la precedono.
Tempi
PassatoRu-
FuturoRa-
Nota: queste particelle si applicano anche agli aggettivi. Es.: tennah = bello, rutennah = era bello, ratennah = sarà bello
Forma negativa
Forma negativaNu (n’)
Nota: Nu si abbrevia talvolta in N’ per ragioni eufoniche.
Verbi ausiliari
EssereTag
AvereMakh
VolereTaig (-ta)
Numeri
UnoI
DueEr
TreSha
QuattroIoth
CinqueGath
SeiRog
SetteKeth
OttoPath
Nota: Gli Shirtag hanno mani con 4 dita e usano pertanto una numerazione in base 8. Ad esempio, 22 = ErPathRog.
Piccolo Dizionario
Adessomah
Amicotonog
Andareirag
animale da tiroraketh
Arrivaretsunug
Averemag
Barcaunash
Berenuag
Bruttonagh
Buiokurah
Cacciagarash
Camminarearug
Cantareutag
Canzoneutagua
Capirewatag
Capitale-tosh
Carrokurun
Casauk
Cattivonagh
Cinquegath
Combatteretatag
Conto
Deboleyowash
Denarokon
di (genitivo)no
Discorsotanash
Dormirenemug
Doveikoh
Dueer
Elfoirsh
Esseretag
Femminanan
Fortetoyosh
Fumokin
Giornoakah
Iowa-
Lorore-
Luceakah
Lui, leika-
Lunatsuk
Ma-ke
Madre del Nidour-nak
Mangiarerachik, rachig
Marekhan
Maschiodag
Morireshinog
Musicagarkuu
Mutapietrakawaragh
Noien
Noio-
Nonnu, n’
Nuotareyog
Nuvolakumon
Ombrakem
Ottopah
Paese-kun
Parlaretanag
Pericolokikesh
Pescesakath
Piccolo villaggiorash
Prenderetakh
Primasath
Quandoish
Quantoikuh
Quattroiosh, ioth
Quellosha-
Questoko-
Respirareazeg
Respiroazesh
Rito della morteruthak
Scendereorig
Sciamanossheka
Scritturatengua
Scrivereteng
Scusagonash
Sedersisuag
Seirog
Setteketh
ShirtagShirtag
Sìshaik
Soffiareazeg
Soletah
Solodakh
Sopraun
Sottoshat
Spadatoh
Stellekirah
Suonarehirag
Tresha
Tuki-
Tuttiminash
Ucciderekorosh
Umanoguur
Unoi
Venirekush
Ventoazesh
Voia-
Volaretobag
Voleretaig, -ta
Esempi
Nota: La scrittura Shirtag non prevede l’uso di spazi per separare le parole, pertanto in questo testo adottiamo la convenzione, utilizzata per la prima volta dal monaco di Faralis Jodwan Norem autore di molti studi sugli Shirtag, che prevede l’uso della maiuscola per evidenziare le parti separabili del discorso.
(Wa)NuWatag
(Io) non capisco
TohKiRaN’Takh
Tu non prenderai la spada
KiUtag(Wa)Taig
(Io) voglio che tu canti
SakathWaRachikTa
Io voglio mangiare il pesce
Sebbene gli Shirtag siano in grado di imparare a parlare la lingua degli esseri umani (o "Guur", come ci chiamano), per pronunciarla in maniera comprensibile sono spesso costretti ad assumere il nostro aspetto esteriore coi loro poteri di mutamento, cosa che preferiscono di norma evitare perchè consuma troppe energie. Dato che per questo motivo il più delle volte usano la loro lingua, forniamo di seguito un breve sunto delle principali regole grammaticali che la governano, assieme ad alcuni vocaboli di uso comune.
Pronomi personali
Io
Tu
Egli/Ella
Noi
Voi
Essi/Esse
Nota: si usano di rado
Aggettivi/Pronomi Dimostrativi
Questo
Quello
Verbo
Nella grammatica Shirtag il verbo non si coniuga per persona e numero.
La proposizione principale si trova di solito in fondo alla frase, mentre le proposizioni secondarie la precedono.
Tempi
Passato
Futuro
Nota: queste particelle si applicano anche agli aggettivi. Es.: tennah = bello, rutennah = era bello, ratennah = sarà bello
Forma negativa
Forma negativa
Nota: Nu si abbrevia talvolta in N’ per ragioni eufoniche.
Verbi ausiliari
Essere
Avere
Volere
Numeri
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nota: Gli Shirtag hanno mani con 4 dita e usano pertanto una numerazione in base 8. Ad esempio, 22 = ErPathRog.
Piccolo Dizionario
Adesso
Amico
Andare
animale da tiro
Arrivare
Avere
Barca
Bere
Brutto
Buio
Caccia
Camminare
Cantare
Canzone
Capire
Capitale
Carro
Casa
Cattivo
Cinque
Combattere
Con
Debole
Denaro
di (genitivo)
Discorso
Dormire
Dove
Due
Elfo
Essere
Femmina
Forte
Fumo
Giorno
Io
Loro
Luce
Lui, lei
Luna
Ma
Madre del Nido
Mangiare
Mare
Maschio
Morire
Musica
Mutapietra
No
Noi
Non
Nuotare
Nuvola
Ombra
Otto
Paese
Parlare
Pericolo
Pesce
Piccolo villaggio
Prendere
Prima
Quando
Quanto
Quattro
Quello
Questo
Respirare
Respiro
Rito della morte
Scendere
Sciamano
Scrittura
Scrivere
Scusa
Sedersi
Sei
Sette
Shirtag
Sì
Soffiare
Sole
Solo
Sopra
Sotto
Spada
Stelle
Suonare
Tre
Tu
Tutti
Uccidere
Umano
Uno
Venire
Vento
Voi
Volare
Volere
Esempi
Nota: La scrittura Shirtag non prevede l’uso di spazi per separare le parole, pertanto in questo testo adottiamo la convenzione, utilizzata per la prima volta dal monaco di Faralis Jodwan Norem autore di molti studi sugli Shirtag, che prevede l’uso della maiuscola per evidenziare le parti separabili del discorso.
(Wa)NuWatag
(Io) non capisco
TohKiRaN’Takh
Tu non prenderai la spada
KiUtag(Wa)Taig
(Io) voglio che tu canti
SakathWaRachikTa
Io voglio mangiare il pesce
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3.1 Magia e tecnologia
Ad una prima superficiale occhiata, la comunità Shirtag pare dotata di una tecnologia assai primitiva, ma un osservatore più attento scoprirà che molti manufatti Shirtag sono espressione di una tecnica costruttiva avanzatissima, se non addirittura di un tipo di magia completamente sconosciuto ad altre razze. Ad esempio le navi Shirtag sembrano tozze e sgraziate in confronto a quelle umane o elfiche, ma sono in grado di muoversi anche in assenza di vento, grazie alla virtù magica della particolare vernice con cui è dipinta la chiglia.
Gli Shirtag fanno un uso limitato del fuoco per cuocere gli alimenti, dato che si cibano principalmente di pesce e carne crudi, ma utilizzano succhi estratti da varie piante per alterarli chimicamente "a freddo" e preservarli dai batteri. Pare che la conoscenza delle piante e quindi dell’alchimia e farmacologia degli Shirtag sia molto più avanzata di quella della razza umana.
Allo stato attuale delle conoscenze sugli Shirtag sembra che essi preferiscano vivere in un ambiente di tipo rurale, usando la tecnologia solo quando ce n’è bisogno e nascondendola alla vista il più possibile.
3.2 La Mutapietra
Il più strano manufatto Shirtag è senza dubbio la cosiddetta Mutapietra, o Kawaragh. Si tratta di una particolare lega metallica (l’esatta composizione è sconosciuta, ed è uno dei segreti meglio custoditi dagli Shirtag) dall’aspetto iridescente, con la quale gli Shirtag forgiano piccoli oggetti, soprattutto amuleti. La Mutapietra possiede l’incredibile capacità di cambiare la propria forma sotto l’influsso della volontà di chi la tiene in mano. Un esperto è in grado di plasmarla con la sola forza della mente in qualsiasi foggia. In stato di riposo il Kawaragh ha la durezza del bronzo. L’uso che gli Shirtag fanno dei loro amuleti di Mutapietra non è noto; l’unico caso documentato parla di chiavi per far scattare particolari serrature.
3.3 Gli Amuleti Sacri
Gli Amuleti Sacri sono un’altra testimonianza della grande sapienza degli Shirtag nel campo dei manufatti magici. Si tratta di speciali totem sormontati da grandi cristalli violacei, nei quali uno sciamano Shirtag può immagazzinare e recuperare informazioni con la forza del pensiero. Speciali Amuleti sono destinati ad accogliere le conoscenze degli Shirtag morenti che si sottopongono al rito del Ratzekah (vedi al paragrafo 3.5).
3.4 Struttura sociale
La struttura sociale della comunità Shirtag è di carattere gerarchico "a cipolla", con strutture più piccole inglobate in strutture più grandi. L’unità di base è il Clan, formato da individui legati tra loro da semplice affinità piuttosto che da legami di sangue. Ogni clan conta un numero di Shirtag che va dai quattro ai sedici individui, e contiene sempre un leader al quale gli altri membri devono obbedienza.
Più Clan (dai quattro ai sedici) formano un Villaggio. Ogni Villaggio ospita un membro della casta sciamanica e un capo Villaggio al quale tutti devono obbedienza.
Più Villaggi geograficamente vicini fanno riferimento ad una struttura comune detta Nido, una sorta di città scavata all’interno di una collina rocciosa e del suo sottosuolo, che ospita nella sua parte più protetta una Femmina Madre, che ha dato alla luce tutti gli individui dei Villaggi appartenenti a quel Nido.
3.5 I riti di passaggio
La vita di relazione di uno Shirtag è scandita da diversi riti di passaggio che sottolineano precisi cambiamenti nello status sociale dell’individuo. Il più importante è il cosiddetto "rito di maturità" o Ragalak. Un giovane Shirtag, arrivato pressappoco all’età di trenta anni (il momento esatto è determinato dal cambiamento di colore della pelle) è tenuto a sottoporsi al Ragalak, una sorta di iniziazione per l’ingresso nell’età adulta, che consiste spesso in qualche missione pericolosa in zone lontane. Non è raro che giovani Shirtag si uniscano ad avventurieri umani per superare la loro prova.
Seconda per importanza solo al Ragalak, la cerimonia del Ratzekah (lett. "abbandono") è il modo in cui gli Shirtag anziani e ormai inabili decidono spontaneamente di morire. Il tutto avviene secondo un preciso rituale che dura un giorno intero, dall’alba al tramonto. Il morituro passa tutta la mattina a meditare e a trasmettere le proprie conoscenze nei cosiddetti Amuleti Sacri, in modo che nulla di quanto ha imparato vada perso, ma sia di aiuto per le generazioni future. Durante la seconda parte della giornata, tramite avanzatissime tecniche di meditazione e di controllo corporeo, lo Shirtag che sta eseguendo il Ratzekah spegne le proprie funzioni vitali ad una ad una ordinatamente e volontariamente, fino a fermare il proprio cuore quando il sole tramonta.
3.6 La guerra
Sebbene gli Shirtag siano dotati di una struttura fisica possente e siano dei formidabili combattenti, la loro attitudine verso la guerra è assai diversa da quella della razza umana. Gli Shirtag vedono la guerra come un utile esercizio collettivo piuttosto che un mezzo per conquistare nuovi territori. La Grande Guerra con la razza umana, durata due anni, fu dichiarata senza motivo apparente, e vinta dagli Shirtag. Chi temeva l’instaurarsi di una dittatura ha dovuto ricredersi: gli Shirtag hanno preteso solo l’apertura di grossi scambi commerciali, come se nulla fosse successo.
L’arma preferita dagli Shirtag in combattimento è il Nataras, una sorta di scimitarra pesante con impugnatura a due mani.
Ad una prima superficiale occhiata, la comunità Shirtag pare dotata di una tecnologia assai primitiva, ma un osservatore più attento scoprirà che molti manufatti Shirtag sono espressione di una tecnica costruttiva avanzatissima, se non addirittura di un tipo di magia completamente sconosciuto ad altre razze. Ad esempio le navi Shirtag sembrano tozze e sgraziate in confronto a quelle umane o elfiche, ma sono in grado di muoversi anche in assenza di vento, grazie alla virtù magica della particolare vernice con cui è dipinta la chiglia.
Gli Shirtag fanno un uso limitato del fuoco per cuocere gli alimenti, dato che si cibano principalmente di pesce e carne crudi, ma utilizzano succhi estratti da varie piante per alterarli chimicamente "a freddo" e preservarli dai batteri. Pare che la conoscenza delle piante e quindi dell’alchimia e farmacologia degli Shirtag sia molto più avanzata di quella della razza umana.
Allo stato attuale delle conoscenze sugli Shirtag sembra che essi preferiscano vivere in un ambiente di tipo rurale, usando la tecnologia solo quando ce n’è bisogno e nascondendola alla vista il più possibile.
3.2 La Mutapietra
Il più strano manufatto Shirtag è senza dubbio la cosiddetta Mutapietra, o Kawaragh. Si tratta di una particolare lega metallica (l’esatta composizione è sconosciuta, ed è uno dei segreti meglio custoditi dagli Shirtag) dall’aspetto iridescente, con la quale gli Shirtag forgiano piccoli oggetti, soprattutto amuleti. La Mutapietra possiede l’incredibile capacità di cambiare la propria forma sotto l’influsso della volontà di chi la tiene in mano. Un esperto è in grado di plasmarla con la sola forza della mente in qualsiasi foggia. In stato di riposo il Kawaragh ha la durezza del bronzo. L’uso che gli Shirtag fanno dei loro amuleti di Mutapietra non è noto; l’unico caso documentato parla di chiavi per far scattare particolari serrature.
3.3 Gli Amuleti Sacri
Gli Amuleti Sacri sono un’altra testimonianza della grande sapienza degli Shirtag nel campo dei manufatti magici. Si tratta di speciali totem sormontati da grandi cristalli violacei, nei quali uno sciamano Shirtag può immagazzinare e recuperare informazioni con la forza del pensiero. Speciali Amuleti sono destinati ad accogliere le conoscenze degli Shirtag morenti che si sottopongono al rito del Ratzekah (vedi al paragrafo 3.5).
3.4 Struttura sociale
La struttura sociale della comunità Shirtag è di carattere gerarchico "a cipolla", con strutture più piccole inglobate in strutture più grandi. L’unità di base è il Clan, formato da individui legati tra loro da semplice affinità piuttosto che da legami di sangue. Ogni clan conta un numero di Shirtag che va dai quattro ai sedici individui, e contiene sempre un leader al quale gli altri membri devono obbedienza.
Più Clan (dai quattro ai sedici) formano un Villaggio. Ogni Villaggio ospita un membro della casta sciamanica e un capo Villaggio al quale tutti devono obbedienza.
Più Villaggi geograficamente vicini fanno riferimento ad una struttura comune detta Nido, una sorta di città scavata all’interno di una collina rocciosa e del suo sottosuolo, che ospita nella sua parte più protetta una Femmina Madre, che ha dato alla luce tutti gli individui dei Villaggi appartenenti a quel Nido.
3.5 I riti di passaggio
La vita di relazione di uno Shirtag è scandita da diversi riti di passaggio che sottolineano precisi cambiamenti nello status sociale dell’individuo. Il più importante è il cosiddetto "rito di maturità" o Ragalak. Un giovane Shirtag, arrivato pressappoco all’età di trenta anni (il momento esatto è determinato dal cambiamento di colore della pelle) è tenuto a sottoporsi al Ragalak, una sorta di iniziazione per l’ingresso nell’età adulta, che consiste spesso in qualche missione pericolosa in zone lontane. Non è raro che giovani Shirtag si uniscano ad avventurieri umani per superare la loro prova.
Seconda per importanza solo al Ragalak, la cerimonia del Ratzekah (lett. "abbandono") è il modo in cui gli Shirtag anziani e ormai inabili decidono spontaneamente di morire. Il tutto avviene secondo un preciso rituale che dura un giorno intero, dall’alba al tramonto. Il morituro passa tutta la mattina a meditare e a trasmettere le proprie conoscenze nei cosiddetti Amuleti Sacri, in modo che nulla di quanto ha imparato vada perso, ma sia di aiuto per le generazioni future. Durante la seconda parte della giornata, tramite avanzatissime tecniche di meditazione e di controllo corporeo, lo Shirtag che sta eseguendo il Ratzekah spegne le proprie funzioni vitali ad una ad una ordinatamente e volontariamente, fino a fermare il proprio cuore quando il sole tramonta.
3.6 La guerra
Sebbene gli Shirtag siano dotati di una struttura fisica possente e siano dei formidabili combattenti, la loro attitudine verso la guerra è assai diversa da quella della razza umana. Gli Shirtag vedono la guerra come un utile esercizio collettivo piuttosto che un mezzo per conquistare nuovi territori. La Grande Guerra con la razza umana, durata due anni, fu dichiarata senza motivo apparente, e vinta dagli Shirtag. Chi temeva l’instaurarsi di una dittatura ha dovuto ricredersi: gli Shirtag hanno preteso solo l’apertura di grossi scambi commerciali, come se nulla fosse successo.
L’arma preferita dagli Shirtag in combattimento è il Nataras, una sorta di scimitarra pesante con impugnatura a due mani.