Cari KULTori,eccoci al secondo appuntamento con le nostre VISIONI; il programma di questo mese propone una corrispondenza da Pisa ed una da Bologna.
Da Pisa,che con grande sforzo creativo potremmo definire "ridente cittadina toscana" (e lo é) segnaliamo una bella antologica dedicata a Keith Haring -fino a metà marzo a Palazzo Lanfranchi, se avete tempo e voglia fateci un salto perché è organizzata bene,con chiarezza espositiva, un bel catalogo, alcuni pezzi di grandi dimensioni davvero esplosivi.
"I miei disegni vogliono attivare una superficie e diffondere energie": è una importante frase di Haring riportata sul depliant della mostra e che a mio parere fornisce la giusta chiave per leggere la sua opera,nella quale il confluire di segni (dai geroglifici ai cartoon)genera energia e movimento;non a caso l’arte dei "graffitisti" si legava alle esplosioni cinetiche del rap e della break-dance e le loro mostre diventavano parties, dove più che lo smoking diventavano obbligatorie le sneakers.
Qualche mese fa c’è stata a Trieste un’antologica dedicata a Basquiat, poi a Bologna una di Ronnie Cutrone,adesso Haring a Pisa -dove peraltro l’artista aveva già realizzato un murale (non mi ricordo in che anno,cari KULTori siate interattivi, mandate un E-mail al vostro affezionato con la data dell’opera,riceverete un"grazie" di cuore!): si prepara un revival dei graffitisti?A me farebbe piacere…
Da Bologna è stato tempo di ArteFiera, manifestazione tra le più importanti d’Europa,dal 27 al 31 gennaio.
Cosa abbiamo visto?
Tantissime cose,dato che le gallerie presenti erano duecentosessantasei,più gli stand delle riviste d’arte,dei musei istituzionali,degli eventi collaterali sia in Fiera sia presso la vicina Galleria d’Arte Moderna; quanto basta per mettere a dura prova il non eccelso mezzofondismo del sottoscritto, che qui brevemente segnala quello che gli è sembrato più interessante.
Il premio internazionale Targetti Art Light,dove gli artisti invitati dovevano creare opere che prevedessero l’uso della luce elettrica -il risultato?grandi emozioni;le opere di diversi giovani artisti italiani,segnalerei i soggetti "acquatici" di Alessandro Papetti e le tele "industriali" di Andrea Chiesi;lo stand della Gallery Gan di Tokyo con le suggestive foto di Tokihiro Sato; ancora gli stand di alcune gallerie italiane interessate alla contaminazione tra i linguaggi,e qui segnalerei Lipanjepuntin di Trieste eB&D di Milano; le presenze ormai "storiche" (Forni, GiòMarconi, Mazzoli, Cinquantasei, ecc, le cito un po’ alla rinfusa perchè hanno notorietà internazionale e non hanno certo bisogno ch’io mi dilunghi sulle loro proposte); la mostra "Appearance"alla GAM, sul tema dell’apparenza/identità, con la presenza vincente della -secondo me sopravvalutata- Mariko Mori.
Cari KULTori,voi avete visto altre cose notevoli?Segnalatemele,ne darò conto nelle prossime VISIONI.
Contemporaneamente, al mitico LINK si svolgeva una rassegna di artisti "altri",che l’anno scorso aveva un bel titolo: "Incursioni", e che questa volta andava in scena sotto la sigla "Hops!".
Ne parleremo (forse?) la prossima volta, nel frattempo che la Forza sia con voi.
Visioni
Dario Amico