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Gestire i contenuti di un sito

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L’esistenza di un sito web ben sviluppato è essenziale per ogni tipo di azienda, sia essa pubblica, privata o no-profit. Progettare, realizzare e gestire nei contenuti e nell’aspetto questo tipo di prodotto è un’impresa che può arrivare a raggiungere alti costi sia economici che di risorse umane, e richiedere la presenza di personale specializzato ed altamente formato almeno nelle sue prime fasi.
Non c’è da trascurare, inoltre, che a seguito dell’investimento iniziale e quindi della messa online di un web site, sussiste ancora la necessità di un continuo aggiornamento e gestione costante di tutte le sue parti contenutistiche. Ecco dove può essere d’aiuto, per l’abbattimento dei costi, l’introduzione di un Content Management System (CMS), ovvero sistema di gestione dei contenuti, di tipo Open Source.
 
Un CMS, detto in parole povere, permette ad uno staff di personale non tecnico l’inserimento di materiale grafico e testuale all’interno di un sito web senza necessitare di conoscenze legate ai codici informatici. Inoltre, se il prodotto in questione rientra nell’album di quelli open source sarà supportato gratuitamente da parte della comunità di sviluppatori legato al progetto internazionale. L’abbattimento dei costi legati al software libero sono di solito lo stimolo principale per tutte le aziende no-profit, ma anche la loro flessibilità è tenuta in gran conto. Nondimeno è necessario valutare la tipologia di sistema più adatto alle nostre esigenze prima di compiere una scelta finale. Alcuni dei sistemi più apprezzati diffusi tuttora sono Plone, WordPress, Joomla e Drupal. Logicamente il sistema usato è solo un pezzo del puzzle ed altrettanto importante è il team di sviluppo cui si ci rivolge per la creazione del prodotto finale. L’ideale è scegliere un consulente che sia veramente bravo nell’uso avanzato di uno di questi software e che possa quindi darvi un prodotto a basso costo ma altamente progettato; l’ideale è rivolgersi ad una ditta.
 
Tralasciando la possibilità di creare un sito completamente nuovo o “prendere in prestito” la struttura di un sito preesistente dovrai tener conto che il risultato finale sarà comunque non supportato dal centro assistenza di un’azienda ma da una comunità di sviluppatori volontariamente coinvolti nei progetti. Analizzare il livello di attività di una comunità legata ad uno specifico programma è molto importante se prevedi la necessità di un supporto tecnico nel tempo. Per quanto sia semplice e gratuito scaricare ed installare un CMS in uno spazio virtuale ci vorrà,  ad ogni modo, un essere umano che lo strutturi, almeno nelle basi. E questo è un costo che non può essere trascurato da nessuna azienda. L’indubbio vantaggio di un CMS sta nella possibilità da parte di chiunque possieda i privilegi amministrativi, di gestire e pubblicare informazioni.
 
I CMS separano la parte grafica di un sito da quella contenutistica e questo è un aspetto positivo. Molti di questi sistemi di gestione dei contenuti hanno una certa varietà di temi predefiniti messi a disposizione degli user in modo gratuito. I sistemi sono spesso costruiti in moduli, questo vuol dire che essi posseggono una serie di strumenti, detti add-on perché possono essere aggiunti in maniera semplice alla struttura principale del sito aggiungendo in questo modo una serie di funzionalità molto utili che ti aiuteranno a personalizzare il prodotto. Uno degli aspetti spesso importanti nei siti no-profit è la possibilità di gestire donazioni e altri movimenti monetari effettuati tramite il portale, oppure una moltitudine di lingue e traduzioni dato il carattere spesso sovranazionale di queste agenzie ed uno strumento aggiuntivo può essere la risposta ideale a questo problema.
 
Ad eccezione di Plone che è sviluppato con un linguaggio di programmazione Python gli altri sistemi trattati di seguito utilizzano tutti PHP.
È necessario specificare che anche se Plone offre spesso una soluzione più adatta e maggiori benefici d’uso, esso richiede un particolare tipo di hosting spesso più costoso dei tradizionali ed allo stesso tempo un maggior grado di esperienza tecnica nell’installazione rispetto Joomla, WordPress
o Drupal. Nel caso di siti altamente complessi, però, Plone si distingue per la facilità di navigazione ed i piccoli disagi iniziali sono compensati fortemente nel tempo da altrettanti vantaggi.
 
Per comprendere al meglio le diverse possibili applicazione andiamo ad analizzare alcune aree fondamentali di un CMS:
 
Semplicità di hosting ed installazione:
Un sistema Open Source prevede la necessità di un’azienda che si occupi dell’hosting, dell’installazione e della messa online di un sito. Spesso, come nel caso di Plone, è richiesta una specifica esperienza tecnica da parte di questa azienda e l’hosting specifico può arrivare a costare anche 30 dollari la mese o più. WordPress, Joomla e Drupal possono essere installati in hosting condivisi a budget molto minori rispetto Plone e risultano semplici da installare anche se Drupal continua ad avere alcuni aspetti piuttosto complessi per i meno esperti. Tuttavia un hosting dedicato, come nel caso di Plone, anche se a maggior costo prevedere una maggiore assistenza tecnica quasi inesistente sugli hosting condivisi.
WordPress è considerato eccellente per la semplicità di installazione da parte di personale non specializzato; Joomla dal canto suo si distingue per la varietà di temi grafici ma rende più difficile la creazione di strutture e navigazione del sito; Plone però, è l’unico ad offrire un sito di semplice navigazione ed allo stesso tempo un calendario di eventi ben strutturato, cosa molto importante in alcune aziende.
 
Semplicità di apprendimento
La curva di apprendimento nell’uso di una tecnologia è altrettanto importante quanto le considerazioni già fatte. Se non si intende assumere un consulente esterno, spesso soluzione più pratica, occorrerà che i propri tecnici imparino a districarsi con la nuova tecnologia. Ancora una volta è WordPress che offre la curva di apprendimento più rapida. La terminologia di Joomla può invece portare qualche problema concreto.
 
Semplicità di gestione dei contenuti.
Non c’è storia, dopo tutto questi sistemi sono stati progettati proprio per rendere più semplice il processo. I non professionisti impiegano poco tempo a comprendere le procedure di gestione e inserimento dei contenuti e sulla cresta dell’onda da questo punto di vista sono Plone e WordPress mentre Drupal è ottimo per testi semplici ma richiede qualche capacità in più per quanto riguarda la gestione del contenuto inserito e si classifica ultimo insieme a Joomla.
 
Flessibilità strutturale
Ovvero con quale complessità puoi organizzare contenuti complessi. Ecco dove I CMS sono più bravi ed utili. Le strutture flessibili offrono la possibilità di mostrare le informazioni in vari e diversi modi. C’è da dire però che Drupal, ma soprattutto Plone, sono veramente abili in quest’area che assume una importanza fondamentale per ogni sito complesso. Mentre WordPress diventa quasi inutile da questo punto di vista limitandosi a contenuti di blog e pagine senza permettere altri tipi di strutturazione.
 
Ruoli degli utenti e Workflow
Un sito web è normalmente gestito da più di una persona e questo presuppone l’esistenza di ruoli, privilegi e Workflow. Non tutti possono modificare tutto, o pubblicare, o ancora cancellare contenuti ed è il CMS a dover gestire gli accessi e quindi questo genere di privilegi. Ancora più complesso quando non parliamo di un singolo sito ma di genitori e figli. In questi casi il re indiscusso è Plone, l’unico tra i vari ad offrire un sistema così potente da gestire gruppi e aree e controllare gli accessi e le configurazioni in maniera dettagliata. Il Workflow di Plone poi è quasi imbattibile e semplice da gestire.
 
Funzionalità Web 2.0
L’interazione con i sistemi informatici è alla base del sempre più diffuso concetto di web 2.0 e deve essere preso in attenta considerazione nella scelta di un CMS. Commenti, blog, forum e interazioni da parte dell’utente finale sono di vitale importanza per tutte le aziende che desiderino essere riconosciute sul mercato. Feed RSS e newsletter sono di solito gli strumenti per implementare questo interscambio e si completano solitamente con la possibilità di creare propri profili sul sito e inviare commenti oltre che ricevere post; il tutto protetto da un efficace filtro spam. Da questo punto di vista tutti e quattro sono equiparabili, dove mancanze possono essere supplite da specifici add-on.
 
Estensibilità ed integrabilità
La modularità dei sistemi Open source, li rende “arricchibili” e quindi estendibili nel tempo a seconda delle specifiche esigenze. È come avere un prodotto mai finito ma sempre adattabile a nuove necessità del tuo business. Ancora un volta Plone e Drupal risultano i meglio integrati da questo punto di vista.
 
Scalabilità e sicurezza
La scalabilità è un requisito molto importante per tutti i portali maggiori ed è trattata in maniera accettabile da tutti questi quattro sistemi. La sicurezza è invece un’altra storia; le pagine web possono subire 4 tipi di attacchi differenti: SQL cioè tesi a catturare dati sensibili; link hacking, collegamenti per spam e porno; servizio negato che oscura parte dei contenuti; e vandalismo in senso lato. La vulnerabilità di un sito è uno dei suoi problemi principali. Fortunatamente Plone è quasi inattaccabile ed immune, molto  più dei concorrenti, e da questo punto di vista praticamente la scelta migliore se il vostro sito raccoglie informazioni importanti e sensibili; WordPress resta uno dei più critici a vulnerabili.
 
Manutenzione
Copie di backup di un sito sono una necessità costante per evitare improvvisi fallimenti e perdite dati. Lo stesso si può dire per la ricerca di bug. Plone resta il sistema più complesso per gli aggiornamenti ma al contrario degli altri non necessita di update così frequenti e questo è un vantaggio maggiore della semplicità.
 
Supporto
In passato il supporto delle comunità open Source derivava esclusivamente dagli appassionati mentre è adesso più semplice trovare aziende che si fanno carico di aiutare i nostri business informatici. É perciò fondamentale, come già detto, analizzare la potenza di una comunità quando si sceglie un software libero. Chat, liste di discussione, sono elementi da non trascurare perché possono essere l’unico modo di ottenere aiuto in una situazione critica. Alcuni dei sistemi di cui abbiamo parlato hanno comunità piuttosto debole, altri al contrario, come Plone, si appoggiano a fondazioni estremamente attive e forniscono un’assistenza quasi pari a quella dei privati.
 
Per chiudere quindi andiamo a dare un occhio ad una comparazione schematica che riassuma quanto detto fin ora:
 

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