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La macchina del tempo

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La macchina del tempo

Era così solo, così vuoto, se ne stava lì seduto a riempire il niente con i secondi che passavano ad immaginare cosa sarebbe successo se fosse tornato indietro nel tempo. Se tutto sarebbe, in fin dei conti, rimasto lì come è adesso o se sarebbe potuto cambiare qualcosa. Magari sarebbe tornato indietro nel tempo senza ricordarsi di essere mai tornato indietro, magari non avrebbe cambiato niente in meglio perchè avrebbe rifatto le stesse cose. A lui sarebbe piaciuto tornare indietro perchè qui non si trovava molto bene, non si sentiva molto bene, pensava che per aver avuto la sua età aveva perso troppe cose.
Gli sarebbe bastato tornare indietro per rivivere quelle cose che aveva avuto e magari viverne altre che non si ricordava. Lui pensava che noi abbiamo vissuto solo quello che ci ricordiamo perchè quello che non si ricorda è come non averlo mai fatto o ancora peggio come non avesse avuto significato quindi tanto valeva tornare indietro e sperare in un futuro di ricordarsene. Si sentiva pronto. Tutti gli avevano detto che non si può tornare indietro nel tempo, ma lui pensava che allora era tutto inutile se non si sarebbero più vissuti i momenti felici, che si sarebbe morti vecchi e inutili perchè ciò che hai provato non può più comparirti come quella volta. Pensava che i vecchi stavano lì perchè erano ormai così pigri e stanchi che non riuscivano più a staccarsi dalla loro esistenza ed allora non aveva senso diventare vecchi. Ma altri dicevano che è bello anche diventare vecchi perchè vedi crescere i tuoi figli e tante altre cose. Ma lui pensava che non avrebbe avuto figli, già, perchè se ora si trovava lì voleva dire che non era andata nel modo che voleva quindi si tornava sempre daccapo. Non si poteva tornare indietro e lui non voleva andare avanti… ma sapeva come fermare il tempo… già sapeva come fermarlo, aprì un cassetto, guardò quella strana macchina fredda e lucente, la prese, la portò vicino alla sua fronte e… fine del tempo. Di lui ritrovarono solo il suo corpo accasciato malamente per terra. Non riebbero mai più i suoi sorrisi e le sue parole perchè tutto si era fermato dentro di lui.

Arletti Athos

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