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Volta, piega, gira e vai

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I giapponesi sono i maestri di molte tecniche rilassanti e laboriose. Una delle più apprezzate è il cosiddetto Origami (origa’mi). La tecnica dell’origami consiste nel piegare un foglio di carta senza mai tagliarlo o scomporlo e creare, grazie a queste abili pieghe, una statuetta di carta che rappresenti un’immagine. Detto così sempre più semplice di quanto non sia in realtà. Già la sola scelta della carta è un grosso problema ed i più appassionati comprano online carte speciali provenienti da Cina e Giappone. Avere mani abili è un requisito fondamentale, precisione e pazienza sono qualcosa che va proprio contro il mio carattere ma vedere il risultato delle vostre fatiche prendere vita è una sensazione impagabile.
 
 
Dato che pochi di noi sono altrettanto bravi a comprendere il giapponese, nella rete sono presenti diversi siti che ci aiutano a reperire modelli da seguire. Eh sì, per fortuna esistono dei modelli che spiegano piega per piega cosa fare e come farlo. Uno di questi splendidi siti si chiama, non a caso, www.origami.com e ci presenta una vasta gamma di possibili soluzioni… purtroppo in inglese. So che l’inglese è ancora un po’ duro per molti di noi, ma fortunatamente i modelli di origami sono file d’immagine in pdf per cui poche parole in inglese ci aiuteranno ad entrare a far parte di un mondo fantastico. Un altro sito interessante per gli amanti degli origami è http://www.donnaclick.it/cat.php3?c=origamibrico questa volta in lingua italiana insieme a http://www.origamimauro.it/index.asp?modelli=1 che ci presenta una suddivisione di modelli per difficoltà (semplici, medi, difficili). Dopo tutto dicono che gli origami siano una questione di pratica e pazienza, un po’ come i puzzle che prendono vita un po’ alla volta. Insomma il trucco sta nel non scoraggiarsi al primo risultato traballante e nel perseverare nell’opera anche quando sembra impossibile. Magari più che puntare ad opere d’arte ci basterà imparare a costruire qualche animaletto di carta da donare ai nostri bambini per aiutarli a popolare la loro fantasia di fantastiche creature… un po’ come costruire con le nostre mani un cavallino a dondolo di legno, la stessa soddisfazione ma molto più economica

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