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I diritti delle donne

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I diritti delle donne

Ho letto l’articolo pubblicato il mese scorso, scritto da Angela Di
Pasquale, e così ho pensato di rispondere esponendo le mie opinioni sulla condizione delle donne. Per fortuna la donna al giorno d’oggi ha acquistato molto diritti che prima erano solo dell’uomo, anche se in molti campi deve ancora lottare contro la discriminazione di molti maschilisti.
La donna per anni ha dovuto combattere (tramite il femminismo) per scardinare quella mentalità, secondo la quale veniva considerata inferiore, buona solo “per mandare avanti la casa” e per procreare.
La donna studiando ed inserendosi in molti campi del lavoro che prima venivano considerati maschili (come ad esempio legge, scienza, economia, {Ip2}politica, {Ip1}cultura, architettura, informatica e molti altri campi) è riuscita a dimostrare che è una persona dotata di intelligenza, intuito, determinazione, sensibilità, potere decisionale tale da potere intraprendere qualsiasi professione impegnativa intellettualmente; così come nelle attività sportive ha dimostrato di avere forza, resistenza, costanza, tenacia, tali da potere fare sport che richiedono un notevole e continuativo sforzo (ad esempio Sara
Simeoni (Salto in alto), Monica Seles (Tennis), Giovanna Trillini
(Fioretto), Manuela Pierantozzi (Judo), Catarina Pollini (Basket),
Stefania Bianchini (Boxe)).
Le donne sono riuscite ad ottenere diritti sul lavoro in caso di gravidanza e maternità ma devono ancora lottare per le molestie sessuali sul lavoro. Questo discorso vi potrà sembrare forse un po’ fuori dal contesto, ma come donna sono contenta di parlarne, perchè trattando l’argomento sui nostri diritti, mi viene spontaneo citare altri casi in cui siamo limitate e danneggiate.
Volendo giusto contestare il fatto che alcuni uomini in passato (e sono ancora oggi una buona percentuale) non solo consideravano le donne stupide ed incapaci di qualsiasi attività intellettiva, ma (nel caso di coppie sposate) si consideravano proprietari del loro corpo come se fosse un oggetto, o (in ambiente di lavoro) si arrogavano il diritto di fare apprezzamenti pesanti o addirittura molestie, minacciando, in caso di denuncia, di licenziarle.
Un’altra conquista a favore delle donne che è stata ottenuta solo da poco tempo, è l’entrata in vigore di una legge che considera la violenza sessuale un reato sulla persona e non più solo sulla morale.
Qui entrerebbero in ballo tanti altri argomenti riguardo alle molestie sessuali sull’ambiente di lavoro, sulle violenze che avvengono all’interno della coppia, ma preferisco non dilunguarmi troppo in questa direzione per evitare di appesantire il discorso.
Ma può essere giusto un buon inizio, uno spunto per chiunque voglia ampliare l’argomento e voglia esprimere il proprio parere. Se si tratta dei diritti della donna non bisogna limitarsi ai diritti sul campo del lavoro, ma anche su tanti altri campi.
La donna ha i suoi diritti come madre, moglie, e lavoratrice. Ed è una persona al pari dell’uomo. Temo però che ci siano ancora delle donne
(spero poche!) che sono succube degli uomini, e che in fondo faccia loro comodo farsi guidare da questi, che cedono loro il potere decisionale riguardo alla loro vita, e che concordano con la mentalità maschile.
Come donna rabbrividisco al solo pensiero e spero (nel caso in cui ce ne siano veramente), che si sveglino in tempo, e che rivendichino i loro diritti a viva voce.
Mi rendo conto che la battaglia contro la discriminazione sessuale è ancora aperta, ma sono fiduciosa, e spero che in futuro ci siano tante donne, altrettanto combattive, disposte a lottare per ottenere sempre più diritti, per costruire un futuro migliore.

Enrica Barbieri

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