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Two Lovers

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Ci sono due momenti in cui Leonard (Joaquin Phoenix) e Michelle (Gwyneth Paltrow) guardano per pochi istanti direttamente in macchina. Quasi volessero confrontarsi con lo sguardo dello spettatore, cercando nei suoi occhi quella comprensione, quella necessità di un avvicinamento che poi è il bisogno più urgente che entrambi cercano di soddisfare. Two Lovers non è solamente un film sull’amore ma un’intima riflessione sul perché le persone ripongano in esso tante speranze, come l’illusione di una vita nuova, finalmente diversa.
Leonard e Michelle sono due adolescenti intrappolati in corpi da adulti, il primo è tornato a vivere con i genitori, sotto il controllo di una madre invasiva (Isabella Rossellini, un’altra grande attrice che non nasconde il decadimento del proprio corpo) e porta sui polsi i segni di un tentativo di suicidio per una storia d’amore andata male, la seconda abita in un appartamento compratogli dall’amante e cerca in Leonard quelle parole, quegli atteggiamenti che facciano diminuire la sua solitudine, il suo senso di insicurezza. In questi due approcci diversi nei confronti dell’amore e dell’amicizia si condensa la capacità del regista di tracciare una serie di coordinate emotive che portino fuori in maniera lenta e delicata il vissuto precedente (e per questo invisibile nel tessuto filmico e presente solo sotto forma di ricordi, di foto e parole) dei personaggi, il loro dolore, una serie di perdite (passate per Leonard, future per Michelle) che legano in momenti di sospesa poesia (i dialoghi in terrazza, luogo altro e isolato, in cui confessarsi ogni cosa) le illusioni dei due protagonisti. James Gray diventa così partecipe della loro disfatta sentimentale, forse accontentandosi di uno sviluppo drammaturgico leggermente prevedibile nei suoi risvolti finali, riuscendo però a far emergere dai corpi e dai volti degli attori (magnifica quanto introspezione e sensibilità la prova di Phoenix) i turbamenti dell’anima e del cuore. Il regista racconta questa storia di perdenti in maniera amara e malinconica, quel che resta dell’amore è solo un pallido sogno, la realtà è piena di altre persone a cui delegheremo il nostro disperato bisogno di essere voluti, a loro ci stringeremo, mentre il cuore imparerà a dimenticare, a fare a meno, fino a che i sentimenti si affievoliranno e delle nostre passioni non rimarrà più nulla.

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