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OPEN BOOK – Intervista a Simone Covili (sezione giallo/noir)

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Con la presentazione all’interno di Book Modena il 7 di marzo e la successiva messa on-line dell’e-book sul sito di Zona Holden si conclude la prima fase del progetto Open Book. E con essa la parte che ha richiesto una interazione più rapida e fitta con gli autori che hanno accettato di mettersi in gioco per le varie sezioni. Vorremmo quindi, mentre è ancora possibile spedire materiale per la “fase 2” (quella che prevede cioè variazioni autonome di quanto raccolto), intervistare brevemente le varie redazioni, in modo da avere uno “storico” di qualche considerazione su come si sono svolte le cose dall’interno.
Parliamo della sezione giallo/noir, e lo facciamo con Simone Covili. Chi sono stati i redattori che si sono occupati della raccolta, della selezione e dell’editing finale in questo parte di Open Book?

Per quanto riguarda la sezione Giallo/Noir il progetto è stato seguito da Marco Giorgini  e da me. Insieme ci siamo occupati di amalgamare i vari capitoli fra loro, cercando di sistemare le varie incongruenze. Da questo prima scrematura si è poi passati al controllo puro e semplice del testo: punteggiatura, ripetizioni, refusi in genere. Prima della chiusura si è operata una rilettura con l’aiuto di un paio di fidatissimi lettori ,-)

Ci puoi descrivere brevemente com’era il prologo di questa sezione, e che aspettative di trama avevate in mente (se ne avevate)?

Il prologo proposto aveva, a mio parere, parecchi spunti. In breve due ragazzi Matteo e Robert si erano ritrovati insieme in un cottage, B&B, gestito da Anne e Thomas Redmought. Il cottage era nella periferia di Inverness, Scozia, circondato da un bel bosco. I due ragazzi avevano passato la sera precedente a un pub dove avevano conosciuto una ragazza. Questo incontro aveva fatto nascere qualche incomprensione fra i due. Quelli che stavano vivendo i ragazzi non erano giorni tranquilli. Un turista era misteriosamente sparito e la polizia stava investigando, Anne era inquieta così come Thomas suo marito. Matteo a sua volta era stato in ansia tutta la mattina attendendo una telefonata da chissà dove, mentre Robert nascondeva il suo computer a sguardi estranei come se contenesse qualche mistero. Culmine del prologo è la morte di Anne e il suo ritrovamento da parte dei due ragazzi proprio mentre il marito sta tornando a casa dalla città in compagnia di due agenti di polizia.
Non sapevamo da subito cosa aspettarci, almeno io non lo sapevo. Gli sviluppi che la storia poteva prendere erano molteplici, così come le strade aperte. Il primo capitolo ha dato un po’ di imprinting alla trama ma se devo essere sincero è stata un’incognita dall’inizio alla fine. Questo nonostante i nostri tentativi di incanalarla in una nostra idea

In questa sezione alla fine sono stati pubblicati 7 capitoli (più il prologo e l’epilogo). Come si è sviluppata la trama e grazie quanti e quali autori?

Gli autori che hanno partecipato sono stati vari (oltre a me e a Marco hanno contribuito Leila B., Francesca Bellei, Manuela Fiorini, Claudio Fresi, Barbara Gennaccari e Fabio Trenti) e di numero diverso a seconda del capitolo. Noi del Noir abbiamo collezionato circa una decina di mani diverse. Per quanto riguarda la trama, questa si è sviluppata abbastanza autonomamente, come se avesse una sua coscienza. Chiaro è, come detto in precedenza, noi abbiamo cercato di aiutarne la crescita, ricordando a chi proponeva il capitolo successivo quali erano le cose che, secondo noi andavano trattate, ricordando quali personaggi potevano dare ancora qualcosa alla storia. Di fatto, comunque, ci siamo accorti che cose che sembravano importanti in un capitolo venivano “sminuite” nel seguente per dare più spazio ad altri dettagli. Questo è quello che io definisco libertà di interpretazione. Una libertà virata dal background di ogni autore.

Come avete deciso di procedere con la tempistica per l’invio dei capitoli (che è stata diversa per sezione)?

Abbiamo optato per una cadenza frenetica (un capitolo ogni 5 giorni esatti) pensando, così, di aver maggior possibilità di creare una trama complessa

Quale è stato il contributo (se ce n’è stato uno solo) che più a determinato il punto di svolta nella trama?

Non vi sono stati contributi che hanno dato una svolta. Ogni capitolo ha dato il suo contributo. Forse alcuni hanno semplicemente cercato di riassumere gli eventi e fare il punto della situazione.

Quanto è stata impegnativa la selezione dei singoli capitoli, e con che meccanismo è stato stabilito di volta in volta cosa scegliere?

Per quanto riguarda il Noir si è preferito non pubblicare di seguito il contributo di uno stesso autore. Ci è sembrata una scelta giusta per incentivare a partecipare e per avere maggior varietà di voci. Per quanto riguarda la scelta, che rimane comunque soggettiva e quindi, volendo, non priva di errore, si è dato preferenza al materiale che meglio si incastrava con quello precedentemente scritto. Preferenza alle scritture veloci e ai contributi utili al miglior delineamento della trama.

Quanto è stato complesso, nel progredire dell’opera, riuscire a selezionare (o modificare) il materiale migliore perché la storia potesse avere un finale? E quanto il fatto che tutto il progetto aveva scadenze temporali molto strette?

La complessità è cresciuta insieme alla storia. Ci sono state volte che sono stato anche un paio d’ore a rileggere i capitoli indeciso su quale fosse meglio pubblicare. In questo però la scadenza non ha inciso più di tanto anche se la sua incombenza metteva sempre parecchia ansia. Tra l’altro, avendo deciso di tenere aperte due strade diverse in qualche momento eravamo preoccupati che i due filoni non riuscissero ad avere lo stesso valore o la stessa attenzione, ma così non è stato.

Quanto lavoro redazionale c’è sopra il materiale ricevuto? se c’è stata, che tipo di interazione avete avuto con gli autori?

Di modifiche, soprattutto alla fine, ne abbiamo fatte molte. Principalmente per uniformare lo stile e/o per rifinire punti che non si incastravano perfettamente nella trama. Con alcuni autori c’è stato (almeno in alcuni momenti) un po’ di scambio, ma di norma la parte redazionale è stata staccata da quella degli autori.

C’è qualche aneddoto interessante che riguarda lo sviluppo del progetto o il suo completamento?

L’epilogo è stato abbastanza rimaneggiato. Il pezzo è mio ed era partito con l’idea di ribaltare un po’ i giochi. L’idea è circa rimasta, ma abbiamo dovuto “riesumare” un personaggio. In questo caso c’è stato un bel po’ di collaborazione tra noi e gli autori. Chiaramente un cambio può causare forzature e incongruenze, ma la tentazione era troppo grande. L’ho riscritto un paio di volte per farlo incastrare. Alla fine ci siamo riusciti e secondo me è un bel epilogo di una bella storia.

Se avete già avuto feedback da parte degli autori coinvolti che tipo di impressione hanno avuto di tutta l’operazione?

Sono stati tutti entusiasti. Per alcuni è stata la prima esperienza di scrittura collettiva e non solo. Molti ci hanno ringraziato e so che sono in attesa di cimentarsi nei nostri futuri progetti e anche nel proseguimento di questo

A posteriori cosa ritenete si possa migliorare in un progetto come Open Book? Cosa potrebbe migliorare il vostro lavoro di redattori, il contribuire degli autori e/o la visibilità del progetto?

Sicuramente la visibilità. Un progetto come questo deve essere conosciuto perché è un’esperienza interessante e di crescita. La parte marketing dovrà essere meglio pensata così come quella promozionale. Per il resto non saprei dirti. Forse qualche lettore esterno non sarebbe male

Che seguito vi piacerebbe che potesse avere una iniziativa come questa?

Intanto un seguito. E’ un bel progetto e non deve morire. Abbiamo già alcune idee e una bozza, di una di queste, è anche già stata proposta. Intanto vediamo come procederà il progetto nei prossimi due mesi, nei quali chiunque avesse voglia può rimaneggiare le trame già edite e proporre interi nuovi racconti. Tra tutti i pervenuti, verranno scelti i migliori e si andrà a creare un nuovo E-book

Grazie per il tempo dedicato. E ci vediamo venerdì 13, alle ore 17, con chiunque si voglia unire, per il secondo incontro-presentazione dell’e-book del concorso.

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