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Dhorwan e lo scuro…

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DHORWAN

e lo

scuro oscuro orusco

Dhorwan fissava placidamente il fuoco scoppiettare; non aveva mai sopportato i turni di guardia, non perchè non riusciva a rimanere sveglio, perchè si annoiava mortalmente. A questo proposito, mentre il suo russare stava incrinando tutte le Vorpal nel raggio di un chilometro, due dozzine abbondanti di zombie avevano deciso che mettere turni di guardia era stata una buona idea e si diedero da fare con il resto del gruppo. Dhorwan si rigirava ogni tanto per scrollarsi di dosso mani mozzate e punte di freccia, alla fine decise che c’era troppo rumore e si alzò; con un rapido calcolo scoprì che gli sarebbero toccati sei zombie e quindi andò a controllare se il fuoco ardeva bene; in quel momento un Fire Elemental uscì dal falò dove si era nascosto e impegnò non poco Dhorwan. Giusto un segmento prima che il mago del gruppo terminasse l’incantesimo di Conjure Elemental,
Dhorwan aveva spento per precauzione tutti i fuochi della zona; il mago, senza un fuoco per poter richiamare l’elementale, si incazzò come una bestia e afferrò il più vicino zombie e lo lanciò verso
Dhorwan. Dopo che i due si furono rialzati, lo zombie dimostrò di essere più agile di Dhorwan, perchè in seguito a uno sgambetto il guerriero diede una craniata pazzesca contro una roccia lì vicino; furente, iniziò a dare piattonate alla pietra che si rivelò essere un
Earth Elemental a 18 dadi, dopo che questi ebbe sfogato le sue tendenze sadiche Dhorwan aveva l’aspetto di uno zombie, per cui fu trascinato dagli zombie rimasti vivi nella loro ritirata; il resto del gruppo lo pianse morto per cinque istanti e non si diede da fare alacremente per ritrovarlo.
Dhorwan arrivò nella base dei mostri, un cimitero abbandonato in cui un Chierico malvagio aveva costruito un sotterraneo; in questo si diresse con tutti i mostri e si accomodò in una grande sala con un abbondante fritto misto di non-morti. Orucso l’oscuro, grande
Sacerdote, iniziò il discorsetto serale; alla fine del quale, a differenza delle altre volte, sentì uno zombie gridare “Bravo! Bravo!
Bis!”, rimase lusingato per due secondi dopodichè capì cosa c’era che non andava; immediatamente Dhorwan notò che 275 non-morti si erano girati verso di lui e lo fissavano con disappunto.
Dato che Dhorwan non sopportava di essere fissato con disappunto, guadagnò in fretta l’uscita mentre i padroni di casa lo stavano premurosamente accompagnando alla porta. Dato che 275 zombie non riescono a passare contemporaneamente per una porta di un metro e mezzo di larghezza, Dhorwan guadagnò un paio di corridoi sui suoi inseguitori e si gettò a capofitto nella prima porta che trovò aperta.
Gettarsi era la parola giusta poichè precipitò dentro il pozzo che si trovava al centro di quella stanza e così riuscì a sfuggire all’orda che lo stava inseguendo.
Mentre Dhorwan si stava compiacendo della sua astuzia, il Carrion
Crawler che viveva in quel pozzo si stava complimentando con lui per la sua ottima scelta e gli saltò addosso. Dhorwan ebbe come un’intuizione e si girò in tempo, interruppe l’attacco alzando una mano e con un’aria solenne disse estraendo la spada “è giunto il momento di combattere”, con un rapido colpo di tentacoli il Crawler lo disarmò e si preparò ad attaccarlo; Dhorwan lo interruppe nuovamente e con un’aria solenne disse voltandogli le spalle “è giunto il momento di scappare”. Il Crawler si stupì per la rapidità con cui quell’umano scalava la parete e si stava domandando mentre lo seguiva se per caso non fosse un suo parente.
Dhorwan intanto si domandava se gli zombie lo stavano ancora cercando quando si accorse che in fondo al corridoio che stava percorrendo una doppia schiera di questi mostri stava caricando balestre pesanti sovrapposte; riuscì solo a gridare “Non vale, quel tipo di balestra non l’ho mai trovato quando volevo acquistarne una!” che un paio di robuste e pelose mani verdi, lo afferrarono dalla porta a fianco e lo trascinarono dentro la stanza.
Mentre gli zombie spiegavano al Carrion Crawler che lo avevano riempito di frecce solo perchè si trovava dietro all’umano e quest’ultimo era improvvisamente sparito, il Carrion Crawler stava spiegando agli zombie il funzionamento dei suoi tentacoli paralizzanti e delle suo mandibole divoranti.
Nel buio della stanza buia Dhorwan vide una sagoma scura, si mise sulla difensiva ed estrasse la spada (“Ehi, Dhorwan, ma non l’avevi persa nel pozzo del Carrion Crawler?”, “Va beh, questa è un’altra!”), la figura scura estrasse da una tasca una moneta che mandava una luce intensa in tutta la stanza e Dhorwan potè ammirare la più bella donna che egli avesse mai sognato (Charisma 18, Comeliness 22); togliendosi con il guanto la bava alla bocca le disse:
“Grazie dell’aiuto, mia Signora, cosa posso fare per sdebitarmi?” e la stava per abbracciare quando la donna lo mandò a sbattere contro il muro con un diretto da 25000 Kg/m2 di spinta grazie alla forza 24 della sua Girdle of Giants. Mentre Dhorwan contemplava tale grazia, lei gli disse con una voce melodiosa “Grazie guerriero, avrò bisogno del tuo aiuto perchè sono qui per sconfiggere Orucso l’Oscuro e il suo esercito di non-morti”; “Bene, allora siamo qui per lo stesso scopo” mormorò Dhorwan facendo a meno di qualche dente “Il mio nome è Lord
Dhorwan Dhorwanastikalanassaski, qual è il vostro, leggiadra
Signora?”
“Io sono Lady Demogorgon Juiblexorcus, ma il mio nome da battaglia è
Lady Demo, puoi chiamarmi così, Schorfan”, “Ehm, Dhorwan se non ti.. le dispiace”, “Bene, Chorcan, adesso vediamo di uscire da qui senza farci scoprire dagli zombie che fanno la guardia in fondo al corridoio”.
Ma in fondo al corridoio era rimasto ben poco delle guardie e Dhorwan ne approfittò per prendere una balestra, e qualche dardo ancora intatto dato che si era dimenticato la spada nella stanza precedente e non si arrischiava a tornare indietro. Lady Demo avanzava sicura nei corridoi scuri impugnando la sua fedele Answerer, una BroadSword
“Final Word” Type Vorpal, mentre Dhorwan la seguiva coprendogli le spalle con la balestra, mentre un Beholder lo seguiva coprendogli le spalle e soprattutto tenendoli d’occhio.
All’improvviso da un corridoio laterale sbucarono una decina di zombie, Lady Demo si voltò per avvertire Dhorwan e vide il Beholder;
Dhorwan, dopo le parole di avvertimento della donna, ponderò bene la scelta e si lanciò sugli zombie, pensando che, essendo numerosi, erano più pericolosi di un solo antagonista, quindi lasciò il facile
Beholder alla Dama. Dhorwan scaricò la balestra sul primo, e sguainando la spada (“Eh no! Così fanno tre, chi è che va in giro con tre spade!”, “Lascia perdere, ora devo combattere”) si gettò sugli zombie rimanenti.
Riuscì a ucciderne un paio, ma all’improvviso gli altri scapparono, e mentre Dhorwan si compiaceva della propria forza, Lady Demo stava ripulendo la lama di Answerer dall’immondo sangue di Beholder (“E sarà bello il tuo!”), il quale giaceva a terra sotto forma di affettato. “Dura battaglia, eh?” disse compiaciuto Dhorwan mentre la dolce damigella stava riponendo i piccoli occhi in una borsa che portava alla cintura “Non c’è male, Whordan, questo era la guardia personale di Orucso, e ora l’abbiamo messo alle strette, avanti! Non ha ancora molto da vivere!”. Riuscirono ad avanzare all’interno del
Dungeon abbastanza facilmente poichè gli zombie che incontravano scappavano quando vedevano Lady Demo, e quelli che li attaccavano lo facevano perchè non l’avevano ancora vista e si gettavano su Dhorwan.
Orucso l’Oscuro era intento a scrivere Scrolls: “Ehi, Grumbo, con quante k si scrive Earthquakke? Grumbo, dove accidente ti sei cacciato?”, dato che il suo Beholder non era in grado di rispondergli,
Orucso cominciò a preoccuparsi, e la sua preoccupazione divenne terrore quando uno dei suoi zombie gli venne a dire… cioè a fare segno, che Lady Demo era nelle Catacombe e lo stava cercando. Mentre il Chierico stava raccattando i suoi simboli sacri sperando che non fosse troppo tardi per scappare, Dhorwan con una spallata buttò giù la porta (e la spalla dell’armatura), Orucso lo fissò per un istante, poi impressionato, continuò a fare i bagagli; mentre Dhorwan cercava di farsi notare Lady Demo polverizzò il vampiro che l’aveva trattenuta e irruppe nella stanza. Immediatamente Orucso la fronteggiò impugnando la sua mazza, mentre i due si osservavano, Dhorwan si stava annoiando e decise di intervenire.
Orucso lo schivò, lo afferrò e lo gettò addosso a Lady Demo, la quale non riuscì a schivarlo ma lo colpì con lo scudo ributtandolo addosso al Prete: i due finirono a terra e prima che Orusco ebbe tempo di dire “Light” si ritrovò a fissare il suo corpo senza testa. “Bravo, Lharwan, ottima mossa, grazie a te sono riuscita a liberare il paese dai non-morti di questo essere” disse Lady Demo aiutando Lharwan ehm… Dhorwan a rialzarsi “Adesso divideremo il suo tesoro con gli abitanti del paes…” non riuscì a finire la frase perchè la stanza fu invasa da tutti gli abitanti del suddetto, che con grande solerzia ripulirono il luogo e uscirono portando in trionfo Lady Demo e lasciando a Dhorwan i suoi GP di bottino, anzi, il suo GP di bottino.
Sospirando Dhorwan stava percorrendo i corridoi per uscire dalle
Catacombe, “Beh, poteva andare peggio…”, in effetti non era andata tanto male, almeno fino all’incontro che Dhorwan fece all’uscita. I suoi ex-compagni erano finalmente arrivati alla destinazione della loro avventura e si stavano preparando ad entrare quando incontrarono i popolani che inneggiavano a Lady Demo e al suo scudiero Throllwan.
Così Dhorwan si ritrovò seppellito nel terreno, con tre spade, un’alabarda, due mazze e una Fireball-Wand puntati contro con la garanzia di rimanere lì fino a quando non avesse diviso con i compagni l’immenso tesoro di Orucso; evento che era ben lontano dall’accadere in tempi ragionevoli (vi rimase due settimane, dopodichè si era talmente abituato al sottosuolo che fuggì scavando una galleria).

Andrea Nini

To be continued…

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