Questo mese vi illustrerò un argomento piuttosto pesante: la vivisezione. Tante sarebbero le cose da dire, ma voi, cari miei due lettori, fareste anche presto a “cambiare pagina” se mi dilungassi troppo.
Vogliamo mettere subito in chiaro una cosa: noi non siamo contro la ricerca.
Siamo stufi e arcistufi di essere accusati di ostruzionismo contro la ricerca.
Noi animalisti non siamo certo immuni da questa terribile malattia!
Anzi! Proprio perchè alcuni di noi hanno provato da vicino cosa vuol dire vogliamo che si trovi al più presto una soluzione! Per questo diciamo basta con la vivisezione, basta con metodi vecchi di secoli!
Siamo alle soglie del 2000 e niente è cambiato! Siamo stanchi di gente che si arricchisce a spese nostre e a spese delle sofferenze indicibili di milioni di animali! Basta!
La gente deve sapere i loschi affari che si celano dietro questi esperimenti!
Dopo anni e anni di ricerche poco o nulla è stato scoperto! Milioni di animali morti inutilmente e gli uomini continuano a morire, Gli esperimenti basati sugli animali sono totalmente fuorvianti!
Quando una ditta vuole mettere in commercio un medicinale ingaggia un
“medico” che dimostri che il farmaco non faccia male, avete letto bene, non che guarisca, ma che non provochi effetti indesiderati. E questo medico per fare ciò sperimenta il farmaco su tante razze di animali, finchè non trova quello che reagisce bene al farmaco. Dopo questa ingannevole garanzia il farmaco esce in commercio. Solo quando l’ignaro consumatore acquisterà questo medicinale il farmaco verrà realmente sperimentato!
Molti medicinali sono ritirati dal mercato, il più delle volte allÕinsaputa della gente!
E’ ora di cambiare, è ora di passare a metodi scientifici indirizzati allÕessere umano, alla sua fisiologia, ai suoi meccanismi biologici e quindi alla sua reale guarigione, utilizzando ricerche avanzate che non prevedono esperimenti su esseri viventi!
In Italia, al momento, sono due le associazioni di ricerca che usano metodi moderni e scientificamente affidabili:
Fondazione T.E.L. De Beaumont Bonelli per le ricerche sul cancro
Ospedale Cotugno
80131 Napoli
Tel. 081/5463222 c/c postale n. 28752806
A.R.P.C. – Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro
Sede nazionale:
Via Padova, 12
10152 Torino
Tel. e Fax 011/281690 c/c postale n. 153251
Vivisezione: rapina e arma contro la vita umana e animale.
Unica morale l’arricchimento.
Ecco quello che appare sul foglietto illustrativo di un antinfiiammatorio: “approfondite ricerche sull’animale hanno dimostrato che l’acido niflumico è capace di inibire efficacemente, o anche di sopprimere lo stato infiammatorio, il dolore e l’edema sperimentalmente indotti”.
Tuttavia il suo esatto meccanismo di azione, come d’altronde quello di altri farmaci antiinfiammatori, non è ancora perfettamente noto.
E questo è solo un esempio.
Sete di denaro: ecco cosa spinge gli “scienziati” a torturare milioni di animali.
Cosa c’è dietro la vivisezione? Soldi, tanti soldi: viene praticata perchè è un pozzo di denaro per chi la pratica e per chi la finanzia.
Gli animali vengono torturati con il denaro della solidarietà, di chi in completa buona fede vuole aiutare il prossimo.
Ogni anno in Italia diversi miliardi di offerte finiscono nelle tasche dei vari istituti di ricerca che promettono illusioni: poter sconfiggere malattie come il Cancro e la Distrofia Muscolare, senza però scalfire le vere cause di questi mali, e senza mai mostrare in che cosa realmente consiste la ricerca. Non una lira viene spesa per la prevenzione di queste malattie. Torturare gli animali chiude invece il cerchio di profitto e impedisce soprattutto che si possa arrivare ad una ricerca scientifica realmente utile all’umanità.
La vivisezione è dannosa per l’uomo, e non solo perchè dopo l’animale la cavia sarà necessariamente l’uomo, ma perchè è una strada che invece di aprire nuove possibilitˆ per la guarigione delle malattie, allontana la ricerca da metodi indirizzati all’essere umano, alla sua fisiologia, ai suoi meccanismi biologici e quindi alla sua reale guarigione.
Vogliamo ricordare che a Modena sono noti due centri che praticano la vivisezione: uno presso l’Università di via Campi, l’altro al
Policlinico.
Come se non bastasse è in progetto un Centro oncologico dal costo iniziale di 20 miliardi!