Passeggiavo tranquillamente lungo il tempo intorno alla mia testa si formavano solo colori chiari, brillanti tutto intorno a me era chiaro, c’erano dei gialli, dei bianchi, degli azzurri l’atmosfera intorno a me era morbida, mi cullava, mi accompagnava ad ogni passo i miei piedi si appoggiavano su calde nuvole morbide e una leggera brezza tiepida mi avvolggeva e mi riscaldava.
Nulla avrebbe potuto cambiare i miei colori nulla avrebbe potuto interrompere la mia passeggiata.
Mi illudevo, ma solo ora posso dirlo prima ero veramente convinto del colore della nuvoletta che avevo lasciato entrare in me.
Improvvisamente l’atmosfera intorno a me cominciò a farsi spigolosa quando meno me l’aspettavo lunghe lame affilate di un colore nero oblio mi raggiunsero alle spalle passandomi da parte a parte.
Il dolore, misto a stupore e incredulità, fu indescrivibile improvvisamente i colori intorno alla mia testa cominciarono a macchiarsi di rosso e dalle mie ferite scaturirono migliaia di lacrime.
Dopo poco le lame si ritirarono là da dove erano venute e finalmente capii qual’era il loro compito erano state chiamate dalla nuvoletta rosa che tenevo dentro di me.
Infatti la nuvoletta, incurante del mio dolore e più rosa che mai si fece strada attraverso le mie lacrime per allontanarsi da me.
E continuavo a camminare ora però i miei piedi si appoggiavano su gelidi rasoi scuri come la solitudine e un fastidioso vento freddo si opponeva al mio cammino.
Non si formavano più colori intorno alla mia testa solo punti interrogativi l’atmosfera mi era ostile e non ero più circondato da colori chiari.
Continuavo a camminare.
Continuo ancora a camminare daltronde non è possibile fermare il tempo tanto meno voltarsi e tornare indietro.
Però continuo a non capire mi aveva detto di stare bene dentro di me mi aveva detto che aveva bisogno di stare dentro di me.
Invece improvvisamente se n’è andata lasciandomi avvolto nel grigio dei miei punti interrrogativi felice di essere libera, felice di non essere più dentro di me.
Cosa l’ha fatta cambiare?
Come? Cosa? Perchè?
Non ho capito se sono stato preso in giro
Solo punti interrogativi
Solo DOLORE
DOLORE
Fabrizio Guicciardi