Il 13 Ottobre si è conclusa a Milano la 31¦ edizione dello SMAU, e chi l’ha visitato avrà senz’altro visto alcune applicazioni della Realtà
Virtuale, a partire dai giochi (spettacolare il golf) fino ad arrivare alle cose serie, come l’impiego in campo medico.
Per adesso, gli ambienti che si possono ricreare con la Realtà Virtuale sono molto rozzi, ma il solo fatto che ci fossero autorizza a pensare che nel giro di “qualche” anno la RV invaderà le nostre case, e allora cominceranno i guai. Forse.
Sulla RV se ne sono dette di tutti i colori, partendo da chi lo considera solo un gioco interessante per arrivare a chi la vede come la droga del 2000, senza dimenticare chi attende impaziente l’avvento del
CyberSesso, capace di annullare le distanze tra due amanti lontani.
Al di là della propria idea personale, è importante considerare che la
RV è “solamente” una tecnologia, e come tale non è nè positiva nè negativa, ma neutra, e sta agli uomini decidere se usarla in un modo o nell’altro.
E’ chiaro che nessuno degli scenari precedentemente descritti, per quanto possa sembrare esagerato, deve essere considerato impossibile, ed è quindi necessario cercare dei rimedi e pensare delle leggi e dei sistemi per arginare gli abusi. Perchè basta fermarsi un attimo a fantasticare, per cominciare a dipingere dei futuri catastrofici pieni di mostri tecnologici apocalittici: il mondo moderno è basato sulla comunicazione di massa, televisione in primis; ma mentre la televisione non è necessariamente il centro dei nostri pensieri, e può essere seguita anche con trascuratezza, mentre si mangia o si chiacchiera con qualcuno, se si decide di indossare un casco (e magari una tuta…), l’unica cosa a cui potremo pensare sarà ciò che vedremo, o meglio vivremo, in quel momento, e non ci vorrà molto a vedere in circolazione qualcosa di simile a delle videocassette virtuali, dove potremo goderci l’olocausto con gli occhi, le orecchie e il cuore dei nazisti, magari sparando su quegli ebrei che violentavano le donne ariane nei pensieri di Hitler.
E la pubblicità subliminale? Potremmo trovarci a combattere contro una
Pepsi gigante vestiti di rosso e con la ‘S’ di SuperCoca sul petto, e vi sfido poi a bere qualcos’altro!
E pensiamo in grande: si possono addestrare dei super-ladri, pronti ad ogni esigenza, o, come nel ‘Tagliaerbe’, si possono creare dei reparti specializzati di guerrieri inarrestabili, che scelgono l’obiettivo da centrare usando solamente lo sguardo, e sparano con un doppio “clic” delle palpebre!
Naturalmente potrebbe essere possibile farsi una bella passeggiata lungo il pancreas di un uomo, o assistere ad un mega-show come se si fosse in prima fila, magari con un compagno virtuale generato dal PC che si sovrappone al segnale CyberVisivo: le possibilità sono infinite.
Ma fantastichiamo ancora un po’: dopo aver rivissuto Jurassic Park, magari anche come dinosauro, potremo tranquillamente rilassarci su un’amaca jamaicana, mentre una bella indigena (o un bell’indigeno) ci farà dimenticare la bolletta che dovremo pagare per aver partecipato alla mega-conferenza intercontinentale virtuale trasmessa in una nuova area di
Internet, tutta dedicata alla RV.
E proprio il connubio RV-Telecomunicazioni potrebbe rappresentare una bomba incontrollabile: prendete una televisione 3D con un audio stereo, sommategli l’interattività, “l’immersione totale” ottenibile con la completa estraniazione dal mondo (voglio ricordare che esistono speciali microprocessori in grado di annullare il rumore esterno alle cuffie), la possibilità di “toccare” e manipolare gli oggetti, aggiungete una dose massiccia di grafica generata dal computer e otterrete un cocktail capace di stendere anche la più fantascientifica televisione interattiva.
Se la capacità delle linee telefoniche (o di qualsiasi altra cosa useremo in futuro per comunicare) crescerà di pari passo con la potenza dei PC, potremo permetterci di interagire con persone “reali”, oltre che con attori totalmente creati e gestiti dal computer, raggiungendo livelli di comunicazione completamente diversi (ma non per questo superiori).
A questo punto stiamo forse perdendo un po’ di vista la Realtà Reale.
Facciamo il punto della situazione tecnologica che possiamo sperare di raggiungere nel giro di 10-15 anni: oltre 30.000.000 di utenti collegati in rete grazie alla sola Internet, almeno 1.000-2.000 Mips a testa, caschi con schermi LCD True-Color a matrice attiva(quindi con qualità dell’immagine superiore a quella televisiva) e… fibre ottiche (almeno si spera!).
Ce n’è abbastanza per sconvolgere la vita di milioni di persone e mettere in crisi un sistema che sembra incapace di reagire a stimoli così nuovi e potenti.
Certo sono solo illazioni, necessarie per sprecare un po’ di inchiostro elettronico, ma se è vero che si aprono orizzonti immensi per il divertimento e l’espressione della creatività, e che la RV è la prigione più spaziosa che sia mai stata creata per la Libertà e l’Immaginazione di ognuno di noi, è anche vero che rimane pur sempre una prigione, in cui molti potrebbero perdersi.
Inoltre, il controllo delle masse sarebbe molto più agevole, una volta trovato il sistema di raggiungere il casco personale di ognuno di noi.
Si può obiettare che sarà possibile eseguire operazioni a distanza, ma nulla vieta di compiere anche rapine o truffe virtuali, salvo la tecnologia non ancora disponibile. E chi saprà tradire la fiducia che il futuro presidente americano (o italiano, o un politico in generale) ci dimostrerà dandoci la “mano virtuale” o, addirittura un “abbraccio virtuale”? D’accordo che starà succedendo la stessa cosa ad altri milioni di persone, ma questa nuova tecnologia (il “cuore tecnologico”, sarà proprio il nostro semi-innocuo PC) promette scintille, e, si sa, le scintille possono scatenare incendi.
Sogni virtuali
Luca Venturi