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Paura di nessuno – Amir

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Dopo essermi completamente perso il suo primo album Uomo di prestigio, complice un pezzo uscito su Repubblica.it e la partecipazione alla produzione de La grande onda, ho avuto modo di scoprire, e quindi di comprare, Paura di nessuno del rapper Amir. Amir, italiano di seconda generazione (suo padre è egiziano), da quel che si legge in sue interviste on-line, è stato abbandonato, per motivi contingenti, dalla Virgin dopo il primo album (che ha avuto comunque un buon successo), quando già era all’opera per la realizzazione del suo nuovo CD. Questo non l’ha comunque fermato e, grazie alla sua grinta e all’aiuto dei tanti amici nell’ambiente, è riuscito a proseguire l’opera e, con anche l’ottimo contributo di Ceasar, a inizio dicembre dell’ormai scorso anno, è riuscito a portare nei negozi questa sua nuova fatica, ricca di collaborazioni e dalle sonorità interessanti.
Non seguendo più io regolarmente le uscite italiane rap/hip hop, ed essendo forse più legato a tipologie di testi differenti (in cui il fraseggio è più complesso e le parole sono usate anche per giocare, non solo per esprimere) ho probabilmente apprezzato solo la prima superficie di quanto Amir ha proposto, perdendomi quanto di più moderno è sotteso dalle sue scelte artistiche. Ma anche per qualcuno dai gusti più “retrò” come me, Paura di nessuno rimane un buon album, con tracce che entrano in testa al volo, e qualche pezzo piuttosto buono sotto più punti di vista (come ad esempio “Svegliati“, “Non sono un immigrato“, “Sono un King” e “Questa è Roma 2008“). Dal punto di vista dei contenuti Paura di nessuno si muove su due livelli molto vicini, offrendo da un lato uno spaccato netto della biografia di Amir (anche in relazione ai problemi con la Virgin) arrivando, con “Non sono un immigrato”, a parlare anche della facile etichettatura che l’ambiente usa per classificare gli artisti (“…Marcio è quello che ha problemi in famiglia, e io sono quello, l’immigrato..”), e dall’altro astraendosi, per proporre sì elementi della sua quotidianità, ma trattandoli in modo da renderli più “generali”. In modo da attingere (o di contribuire) a quel patrimonio comune d’esperienze che vive chi come lui abita nella periferia della capitale, o per chi, come lui, essendo o passando per straniero, si trova ad affrontare situazioni specifiche più o meno gradevoli.  

Tracklist
1. La tregua è finita
2. Svegliati feat. Daniele Vit
3. Non sono un immigrato
4. Se alzi gli occhi al cielo feat. Joice & Loretta Grace
5. Cose da dire
6. Una vita così feat. Babaman
7. Sono un King
8. Inossidabile
9. Questa è Roma 2008
10. Nato colpevole
11. Per la mia gente feat. Killa Cali
12. Siamo liberi feat. Bassi Maestro
13. Febbre alta
 

Sito ufficiale dell’album: http://www.amirpauradinessuno.blogspot.com/

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