Pagg. 440 Euro 18 Bompiani
Pietro e Astrid sono una coppia di giovani che si sono stabiliti nelle campagne marchigiane dove hanno installato un piccolo laboratorio. Lavorano, con i telai, maglie e tessuti, realizzando tappeti che poi vendono all’ingrosso. La loro è una vita normale, caratterizzata dalla frequentazioni di alcune coppie che abitano nelle vicinanze della loro campagna. Una vita, questa dei due giovani, apparentemente serena fino a quando non compare nella loro vita, per caso, un singolare personaggio: Durante che, accompagnato dal suo nero cavallo Nimbus, si trasferisce nelle loro vicinanze dove gli viene affidato, da un vicino possidente l’incarico di sistemare le stalle e di dare vita, all’interno di un agriturismo, ad un maneggio. Pietro è diffidente nei confronti dello straniero, non lo accetta anche perché geloso dell’atteggiamento affettuoso di Astrid, non lo accetta. Forse non vuole capirlo per non fare esplodere tutte le sue contraddizioni, i suoi errori, l’attrazione mai sopita per la cognata Ingrid, il suo fallimento come uomo, le sue reticenze perché Durante ha il pregio e/o difetto di dire quello che pensa, di essere sincero, di non barare mai. Non subisce la sua vita, la vive intensamente, nessuno lo può ingabbiare in schemi mentali precostituiti. E’, a differenza di quello che voleva diventare Pietro, un uomo libero. Vive le proprie passioni con disinvoltura e naturalezza, è circondato da donne, non accetta compromessi. Fondamentalmente Pietro, al quale De Carlo fa narrare la storia, lo ammira e tra i due si instaurerà un rapporto particolare che li porterà a Genova dove Durante ha una moglie ed un figlio, il loro viaggio terminerà a Zurigo dove Pietro si ritroverà “come un ragazzetto buttato fuori da casa che deve trattare la vita per conto suo, e ne è sgomento ma pensa di avere qualche possibilità di riuscirci”. Pietro, lascia intuire lo scrittore milanese, non farà ritorno nelle Marche, ma cambierà esistenza. De Carlo ci offre un romanzo tratteggiando egregiamente un personaggio eccentrico come Durante, che rappresenta una via di fuga, una vera alternativa, al perbenismo ei giorni nostri. Un uomo, che rispecchia un modo di essere e di vivere, lontano dall’ipocrisia dominane dei nostri giorni, un a persona libera che vive intensamente la propria esistenza. Lo scrittore è abile nell’imbastire una trama narrativa originale, nel coinvolgere il lettore, nel contrapporre la vita del protagonista alle altre completamente diverse, nell’invitare indirettamente i lettori( e quindi le persone) ad essere se stesse. Durante é un inno alla vita, alla libertà, per non avere, in futuro,né rimorsi, né rimpianti. Non si discute lo stile narrativo: abbandonarti i ritmi nevrotizzanti dei primi romanzi come Treno di panna, Uccelli da gabbia e da voliera, tanto per citare due titoli, lo scrittore milanese, dalla stesura del libro Nel momento (1999), si avvale di una scrittura calma, serena, priva di ricercatezze linguistiche, dimostrando di possedere delle qualità letterarie non comuni, ma la ribellione dei primi libri, anche in questa ultima fatica letteraria, non ha perso lo smalto creativo, facendo esplodere i conflitti con forza e violenza, il vero compito di uno scrittore.