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Conclave – Robert Harris

3 min read

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

Narrativa

Pagg. 265

ISBN 9788804682189

Prezzo Euro 12,50

L’elezione di un nuovo Papa

Dopo l’ultima pagina, nei ringraziamenti, Robert Harris precisa opportunamente che, all’inizio delle indispensabili ricerche per scrivere il romanzo, di aver chiesto e di aver ottenuto il permesso per visitare i luoghi in ci si svolge il conclave; aggiunge inoltre di aver avuto conversazioni con diversi eminenti cattolici per poter avere ulteriori notizie, senza dimenticare le opere di altri autori in proposito e che cita testualmente.

In effetti il lavoro preparatorio deve essere stato molto intenso perché nel libro si ha netta l’impressione di essere presenti a un conclave e che, al di là della trama di fantasia, tutto il resto corrisponda a realtà, un risultato indubbiamente notevole ed encomiabile.

Quando muore un pontefice c’è una procedura particolare per eleggere il suo successore e questa è il conclave e il romanzo del resto inizia con l’intervenuto improvviso decesso del Santo Padre e di conseguenza, una volta terminato il periodo per le esequie, con l’avvio della procedura per l’elezione del successore, compito del cardinale decano, l’italiano Lomeli. Inizia così una fase in cui si confrontano opposte fazioni per arrivare a designare il vincitore delle votazioni, il tutto senza esclusione di colpi. Premetto che ne accadono di tutti i colori, già dall’inizio con l’aumento di una unità dei cardinali votanti, a seguito dell’arrivo dell’arcivescovo di Bagdad, Benitez,nominato cardinale in pectore dal defunto pontefice.

I colpi bassi non mancano, ma Lomeli è un uomo che ama la verità e che persegue con ogni mezzo, visto anche che non ha ambizioni per diventare Santo Padre, ma poco mancherà che lo diventi.

Ad uno ad uno i candidati che sembrano prossimi a giungere al risultato cadranno, vittime di loro segreti inconfessabili, e non mancano fattori esterni, quali un’autobomba che esplode poco lontano dalle mura vaticane e altri attentati indirettamente rivolti alla Chiesa cattolica che provocano numerosi morti.

Eppure lo Spirito Santo finisce con lo scendere sul capo dei cardinali votanti e alla fine ci sarà un plebiscito per un nome nuovo, una persona indubbiamente meritevole, molto pia e degna di rappresentare l’Istituzione della Chiesa Cattolica. Si tratta di un uomo del tutto privo di difetti, tranne uno…

Il romanzo si legge come un thriller, anche se di morti ammazzati non ce sono, ma è anche vero che le parole a volte possono ferire più di una spada.

L’abilità di Robert Harris è fuori discussione e il libro si legge quasi tutto d’un fiato, avvincendo dalla prima all’ultima pagina..

Robert Harris (Nottingham, 7 marzo 1957), laureato alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei più noti commentatori dell'”Observer” e del “Sunday Times”.

È diventato famoso in tutto il mondo nel 1992 con Fatherland, il cui successo lo ha inserito a pieno titolo nel ristretto gruppo di autori che hanno ridefinito e ampliato i confini del thriller. Successo confermato da Enigma (1996), Archangel (1998), Pompei (2003), Imperium (2006), Il ghostwriter (2007), da cui è stato tratto un film diretto da Roman Polanski, Conspirata (2010), L’indice della paura (2011), L’ufficiale e la spia (2014), Conclave (2016), Monaco (2018), Il sonno del mattino (2019). Prima di dedicarsi interamente alla narrativa ha scritto numerosi saggi, fra cui una celebre inchiesta sui falsi diari del Führer, I diari di Hitler (2002). Tutte le sue opere sono edite in Italia da Mondadori.

 

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