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Il caso Lattes – Marco Cosentino, Gualtiero Della Monaca, Carlo Rispoli

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Effigi – Pag. 80 – Euro 20 (grande formato)
www.cpadver-effigi.com

Il caso Lattes è un bel volume a fumetti che ricostruisce un mistero storico come se fosse un giallo, utilizzando i personaggi della vicenda reale e inserendo solo un commissario di fantasia, caratterizzato dal vizio di bere limonata su tutto, persino sugli spaghetti alle vongole e sui dolci alla crema. Il commissario arriva all’Argentario e subito conduce indagini serrate, ascolta testimoni, verifica reperti ritrovati, che siano scatolette di pesce da aprire con l’innovativa chiavetta come inquietanti bossoli di proiettili, insomma si fa un’idea del caso e ben presto (verso la fine delle ottanta pagine) giunge alla soluzione. Non rivelo il finale, perché non tutti conoscono gli eventi narrati, quindi la ricostruzione della morte del sindaco ebreo di Porto santo Stefano può essere letta anche come un giallo. Il volume si apre con una breve introduzione storica riguardante il Comune di Monte Argentario per localizzare i fatti che sono accaduti nel 1843; alcune tavole a colori anticipano un albo disegnato in bianco e nero, mentre si racconta la storia delle impronte digitali e di come siano diventate un elemento fondamentale nelle indagini sui delitti. Carrellata di personaggi come nei vecchi Gialli Mondadori, quindi si parte in quarta, con un racconto rapido e ben sceneggiato, opera di due romanzieri come Marco Cosentino (I fantasmi dell’impero e Madame Vitti) e Gualtiero Della Monaca (La presa di Porto Ercole e il romanzo Il caso Lattes), quest’ultimo più saggista storico che narratore. Carlo Rispoli (Treasure Island, La coccarda rossa, Montecristo, La isla desconocida) è autore degli evocativi disegni, caratterizzati da uno stile classico, in bianco e nero, che ricorda i romanzi a fumetti del Corrierino anni Settanta. Il caso Lattes racconta un delitto e spiega bene un’epoca con tutte le sue usanze, rievoca la nascita del turismo balneare all’Argentario, riproduce veritiere scenografie del passato. Un buon lavoro, anche da un punto di vista editoriale, realizzato da Effigi, editore da tempo impegnato nello studio della cultura maremmana e nella ricerca storica in ambito locale.

 

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