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L’Artigiano in fiera

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L’Artigiano in fiera

Un appuntamento da non perdere, per chi ama l’oggettistica e l’artigianato artistico, oltre alla buona cucina, è la rassegna "L’Artigiano in fiera", che si sta svolgendo in questi giorni, dal 4 al 12 dicembre, presso la Fiera Campionaria di Milano (fermata metropolitana Amendola Fiera).
La manifestazione, organizzata dall’ente fieristico della Compagnia delle Opere, è giunta quest’anno alla quarta edizione e si pone senz’altro come uno dei più importanti eventi internazionali dedicati alla piccola e media impresa nel settore artigianale.
Moltissimi sono i padiglioni degli espositori, divisi per area geografica, con un’ampia rappresentanza della Lombardia, dell’Italia, dell’Europa e dei paesi extraeuropei: si ritrovano espositori di più di sessanta paesi, dal Portogallo, con una presenza vasta e massiccia – tovaglie, vino, pietre tipiche, oggettistica – alla Germania, e si può spaziare con colazioni al ristorante lituano, bavarese, provenzale…ma anche al piacentino con i mitici pisarei e fasò, o alla risotteria pavese.
A proposito di cucina, in questa edizione alla fiera tradizionale si affianca il Salone dei Sapori, mostra mercato dedicata alle produzioni tipiche dell’enogastronomia, divisa anch’essa per zone geografiche: qui naturalmente si sprecano gli assaggi, dall’ottimo olio abruzzese alla "raspadura" di grana padano, dal fragolino alla grappa di melone, e si può anche assistere al funzionamento di un vero frantoio.
Per quanto riguarda gli stand delle imprese artigiane, è del tutto impossibile elencarli tutti data la vastità della fiera: interessanti i banchi dedicati alla decorazione e al trompe l’oil, come quello della scuola "Donnalavorodonna", che partecipa con un gruppo di ex-allieve, ora specializzate in settori considerati "tipicamente maschili", o quello di Del Missier, con le sue imponenti realizzazioni.
Innumerevoli poi gli espositori di borse, oggettistica in vetro, quadri, lampade, prodotti medicinali naturali, candele…: un occasione d’oro per comprare qualche regalo di Natale in anticipo, tanto più che funziona anche un servizio di "impacchettamento" gratuito.
Certo, la vastità dello spazio rende la visita molto dispersiva ed è facile perdersi tra i padiglioni, anche per la mancanza – almeno così mi è parso – di un percorso coerente che permetta di vedere tutto senza continui "giri in tondo". Ma è senz’altro un difetto da poco, considerato che l’ingresso è – ebbene sì – gratuito. Quindi, se vi trovate a passare in quel di Milano, o non sapete cosa fare nel week-end, consiglio una capatina.

Lorenza Ceriati

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