Capelli Editore
La storia di un meridionale che aspira al Nord e di un settentrionale che viene aspirato dal Sud. La vicenda è ambientata a Catrojanni, Sicilia. Città che diventa ad opera del ragioniere milanese Gualtiero Borletti (impiegato dell’Agenzia Internazionale Ricerche di Mercato finanziata dal governo degli Stati Uniti d’America) il teatro di un’incredibile operazione di Marketing. Gaetano Zappalà giornalista, direttore e fondatore dell’unico giornale cittadino viene convinto dal nordico a collaborare con l’AGIRM per la buona riuscita del progetto. L’operazione è il fulcro attorno al quale si muovono tutta una serie di personaggi che con il loro carattere,le loro convinzioni e manie riassumono lo spirito segreto del Siciliano preso come specie a sé, confrontato con un’altra specie diametralmente opposta, il Cisalpino.
Umberto Domina (Enna, 1922 – Milano, 27 maggio 2006)
Umberto Domina era noto (in famiglia) per essere stato l’autore di alcuni libri umoristici e di un impianto elettrico che accendeva la luce del bagno quando si spegneva quella dell’anticamera.
Cominciò a scrivere a sei anni (allora le scuole materne non c’erano) e continuò imperterrito. Un suo romanzo, L’Anonima Concimi, è stato un duro colpo per la mafia. Gli altri, La moglie che ha sbagliato cugino, Garibaldi ore 21, Morti di nebbia, Siamo tutti umoristi, Ma tu pallida oliva, perché…, L’incredibile relatà sono stati un duro colpo per l’editore.
Ha scritto per la RAI (sketch) e per suo figlio (temi), ha vinto due volte il Premio Bordighera e raramente il Nobel, raccoglieva ogni sorta di stranezze e non sapeva dove fosse Terni.
Profondo cultore delle scienze esatte, quando non scriveva, escogitava.
Privo del più elementare senso dell’orientamento, trascorreva il tempo libero su tram che andavano nella direzione opposta. Si doleva di non essere mai stato l’unico superstite e di non aver mai assistito ad uno di quegli episodi che i giornali riportavano sotto il titolo: «Avvenente svedese si denuda improvvisamente per strada».