Due film dal FarEastFilm
Tra ciò che ho visto a Udine spiccano due film, piuttosto attesi già da prima: "Musa" e "Sorum", entrambi prodotti ed usciti nei rispettivi paesi nel 2001.
Il primo1, diretto da Kum Sung-soo, è una scommessa nuova ed importante. Un film epico sulla storia (vera) delle relazioni tra Cina e Corea nel 16° secolo. Il film racconta la storia dell’uccisione di un emissario cinese in Corea poco dopo la presa del potere da parte della dinastia Mimg. Le relazioni tra i due paesi, fino a quel momento cordiali, improvvisamente si inaspriscono lasciando nei guai un gruppo di coreani, tra i quali un diplomatico, che in quel momento si trovavano in territorio cinese. La delegazione, durante il travagliato viaggio, salva una principessa Ming da un gruppo di banditi e spera che riconsegnandola alla famiglia, possano interrompere l’esilio e ritornare in Corea.
Il film ha grosse ambizioni. Tra gli attori conosciamo solo Zhang Ziyi per averla vista ne "La tigre e il dragone", ma gli altri sono vere e proprie star nel loro paese. Anche nelle scene, nel montaggio e nella fotografia si riconosce il tentativo di farne un evento, anche per i paesi stranieri. Un film cavalleresco pieno di eroi e battaglie, molto violente ed esplicite. Allora perché sono uscito un po’ deluso e poi invece ho trovato più di un motivo di soddisfazione? Perchè, semplicemente, "Musa" è sì "epico e cavalleresco" ma non come lo intendiamo noi europei, o meglio americaneuroepi, perché anche in questo film ci sono le coreografie degli scontri di kung-fu di trent’anni prima oppure ci sono imprecisioni nella sceneggiatura o ancora qualche ingenuità nella caratterizzazione dei personaggi. Poi, riflettendo, poco importa se la storia passa in secondo piano ed invece prevalgono le sanguinose scene di battaglia, e poco importa se la sceneggiatura lascia passare alcune contraddizioni ed esagerazioni piuttosto palesi. In "Musa" c’è da apprezzare lo spirito indomito del giovane generale o il riscatto dello schiavo come uomo libero, la poesia della principessa minuta e degnamente vestita in mezzo alla carneficina. "Musa" è un buon film per questi particolari che potrebbero sfuggire ad un pubblico abituato ad altre sfumature e ad altre attenzioni. A mio parere è un film riuscito, se ne ho interpretato correttamente le aspirazioni.
Il secondo film, "

Due film da vedere, naturalmente.
Michele Benatti
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Sullo sfondo un’immagine tratta da questo film.