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Nintendo Game Cube’s Trip

11 min read

Nintendo Game Cube’s Trip
ovvero cronaca semiseria del viaggio verso
la conferenza stampa Nintendo


Gaming is an attitude, not an age!
Nintendo Game Cube

Ad una settimana esatta dal nostro viaggio a Milano, sono qui a raccontarvi la nostra avventura alla conferenza stampa per la presentazione ufficiale di Nintendo GameCube!
Innanzitutto, cominciamo con i protagonisti: i vostri affezionati redattori Simone e Giovanni sono stati contattati qualche settimana fa (in realtà è stato Gio a procurarsi il contatto attraverso non la corruzione di vari PR ;)) dalla Nintendo per partecipare alla presentazione ufficiale della nuova console della grande N!! Il viaggio è stato fantastico e la conferenza stampa piacevole e sorprendente.

Ma sto facendo un po’ di casino… cominciamo dall’inizio…

Prologo: Un giorno, una telefonata
Forse non tutti sanno che da alcuni mesi ho cambiato lavoro: cambio d’occupazione che ha coinciso con un profondo periodo di cambiamenti nella mia vita, che è tuttora in corso. L’insieme di nuovo lavoro e nuove amicizie mi hanno costretto, a malincuore, ad un distacco forzato da alcune attività, quali ad esempio Kult Underground: non a caso è un po’ di tempo che tutti i miei tentativi di scrivere qualcosa per la nostra amata rivista si traducono in un buco nell’acqua; questione di tempo, questione di passione, questione di pochi videogiochi visionati, non sono riuscito più a produrre nulla di pubblicabile.
Sta di fatto che era una giornata come un’altra, e fra ADSL e schede madri, mi giunse in ufficio una telefonata che non mi sarei mai atteso.

– Sono Giovanni, come stai? – fu questo più o meno (la mia memoria non è capace di memorizzare i dettagli) quello che sentii dall’altra parte della cornetta quel pomeriggio. Mi ci volle un po’ per riconoscere la voce, ma quando capii un sorriso mi si stampò sulla faccia. Era il mio ex collega Giovanni, ecco chi era!! Superato lo scoglio iniziale del riconoscimento, Gio mi riferì che era riuscito ad ottenere dalla NINTENDO!!! un paio d’inviti per partecipare ad una ristretta conferenza stampa per la presentazione della nuova console sul mercato europeo ed in particolare per il mercato del bel Paese, gestito dalla neonata Nintendo Italia.
Sentito il parere dei miei responsabili ottenni il benestare per assetarmi l’intera giornata: non potevo certo lasciarmi sfuggire una tale occasione soprattutto io che la N l’avevo conosciuta al tempo del NES (Nintendo Entertainment System)!! L’emozione era duplice: innanzitutto avrei potuto partecipare ad una conferenza stampa nel vero senso della parola e poi avrei potuto visionare un prodotto in assoluta anteprima!! KU come ben sapete è, infatti, una rivista fatti d’appassionati, noi non percepiamo nulla e non abbiamo possibilità di contattare le aziende produttrici di software se non tirandoci su le maniche e annaspando per farci spazio nella mischia: per persone come noi, riuscire ad ottenere un invito ad una "cerimonia" di presentazione ristretta e poter fare la Domanda ai responsabili del marketing è una cosa quantomeno COOL!!! 😀

1. Un Lunghissimo (ma lineare) Viaggio
Non so se siete pratici di viaggi con destinazione Milano, ma vi posso garantire che, se partite come ho fatto io con un po’ di ritardo e cercate di attraversare Modena per due volte nella stessa mattina, un viaggio ad Hannover potrebbe sembrarvi una passeggiata. La mia bella cittadina ha un difetto: per andare da una parte all’altra della città, durante certe fascie orarie, occorre attrezzarsi con scorte di cibo e una valangata di pazienza; il traffico non è imperante, è in pratica la città stessa!! Aggiungeteci che il mio orientamento è pari a quello di una talpa di giorno… Andai a prendere Giovanni con circa 30 mins di ritardo!! La conferenza era a Milano, in una via vicino al Duomo, alle 11.30. Modena – Milano… 180 Km ai 130 dunque… circa un’ora e mezza + 8.30 == ore 10 più imprevisti ore 10,30. Eravamo sul filo del rasoio perché in 1h avremmo dovuto trovare parcheggio, prendere la metro, trovare il luogo dove si sarebbe tenuta la conferenza. Tutto semplice… e per fortuna che questa volta era stato Giovanni a farsi dare le indicazioni, memore di una passata trasferta a Bologna alla CTO, che si era rivelata un quasi fallimento: dovete sapere che il vostro beneamato scrivano non sapeva che Zola Predona era fuori della città delle Torri e che potessero esistere vie con lo stesso nome in posti anche vicini; fatto sta che quella volta ci siamo presi quelle di dio dai nostri contatti presso il distributore italiano dato che siamo arrivati quasi 1h in ritardo!! Dicevo memore dell’episodio Gio procurò indicazioni precissime, che ci hanno consentito di essere qui a riferirvi di un successo e non di un’amara sconfitta.
Il viaggio è stato piacevole e i CD che mi ero portato per ingannare l’attesa si sono rivelati inutili: Gio mi ha raccontato un po’ di news e ciò mi ha permesso di mettermi al corrente sulle ultime novità…
Arrivati alle porte di Milano ci siamo sorbiti l’abituale coda chilometrica che caratterizza la barriera per il pagamento del pedaggio: continuamente affiancati da camions che sfidavano le leggi della fisica per cercare di passare più velocemente attraverso il Telepass, abbiamo potuto confermare come il vecchio Murphy avesse ragione…
"Qualunque sia la fila che tu scegli quella a fianco sarà sempre più veloce": abbiamo scelto una fila che era chiusa per chissà quale motivo. Così ci siamo trasferiti nella fila a destra, ma pochi minuti dopo, la corsia abbandonata ha ripreso a funzionare ad un ritmo mai visto, tant’è che l’auto che ci affiancava ha finito il pagamento circa 10 minuti prima di noi… mah…
Superato l’ostacolo mi sono diretto verso il centro, sempre supportato da Giovanni che continuava ad indicare come un esperto navigatore: destra 4, sinistra 5, nooo non di qua!! Alla fine siamo giunti al mitico parcheggio del Tipo (il nome potrebbe non essere quello reale ;)) che per una cifra comparabile ad un parcheggio a Modena, ma del tutto differente rispetto a quella che ci prospettavamo (2 € ora contro i 4 € / 24 h) ci ha consentito un parcheggio agile per tutta la giornata: solo alla fine della giornata osservando un immenso parcheggio su più piani abbiamo capito di aver sbagliato tutto…
Non mi dilungo sul viaggio in metropolitana: l’unico particolare è che dopo aver giocato a Max Payne la subway non è più la stessa. Più volte ho tentato di buttarmi da una parte all’altra scansando Giovanni e mettendomi quasi a gridare, fingendo di sparare all’aria: non vi dico la faccia della gente che mi vedeva!! Dopo essere emersi dalle viscere della terra ed aver sbagliato strada 2 volte abbiamo incontrato una simpatica quanto affascinante e giovane vigilessa (dico davvero era una **** da paura!!, scusate l’exploit maschilista) che ci ha gentilmente indicato la retta via e in cinque minuti eravamo dinnanzi all’entrata…

2. La Banque ovvero Lasciate ogni PlayStation voi che entrate.
È incredibile come il lavoro del giornalista ti porti in luoghi dove mai e poi mai pensavi saresti riuscito ad entrare.
La Banque da quanto mi ha riferito Gio è un’esclusivissima discoteca milanese che viene anche utilizzata per fare conferenze ecc… e durante il giorno è anche ristorante. Il termine esclusivo, limitato ecc… ha per me un brutto suono, in quanto sono un tipo che non è abituato al buttafuori che all’entrata dice "Tu sì, tu no". Fatto sta che quel giorno i nostri nomi e quelli della nostra rivista erano scritti a chiare lettere su di un foglietto, tenuto per l’occasione da una bella ragazza che, appena ha saputo chi eravamo, ci ha sorriso e ci ha porto una borsetta con del materiale informativo. Le sorprese non erano finite. Dovete sapere che il locale in questione è esclusivo per un altro motivo: la capienza. La Banque è una stanza piccola piccola disposta a circa 3 metri sotto terra, di forma cubica, ma completamente attrezzata per rendere una video conferenza piacevole: noi giornalisti eravamo circa 50 e molti hanno dovuto presenziare alla conferenza in piedi!!!
All’interno dello "stanzino", erano disposte una trentina di sedie coperte da un telo e ai quattro angoli dello stesso altrettante postazioni Nintendo Game Cube, pronte per essere sfruttate. Dopo aver tirato fuori la fotocamera e aver scattato una decina di foto… ci siamo buttati sul buffet J!! Fra l’altro, il cibo era servito da un impeccabile maggiordomo in mise da pinguino che tutto il tempo (anche per il pranzo che avremmo consumato in seguito) era costretto a sorbirsi una mandria d’alienati che non vedevano l’ora di mangiare!! Daii non eravamo poi così affamati… di più!! 😀
Ok ok ritorno in me. Finito di consumare mi sono letteralmente gettato sulla prima postazione disponibile e ho anche collezionato una figuraccia con una
RAGAZZA di un’altra rivista…1
Fatte un altro paio di foto, la conferenza comincia…
I redattori principali erano: tre capi di Nintendo (che io non avevo mai visto) e il "dio" che stava dietro alla presentazione di PowerPoint. Immaginate che due lati di un quadrato diametralmente opposti: su di uno erano disposti i capi di Nintendo mentre sull’altro vi era una stanzina che faceva da control room: qui vi era la gestione degli schermi posti alle spalle degli speaker, un computer con PowerPoint ecc…
La scenetta che si è creata è stata stupenda in quanto sin dal primo vagito la comprensione fra i relatori e il tizio dei computer è stata totalmente assente: una di quelle cose per la quale mi sono detto: – Ma perché non ho portato la videocamera!!! – Fatto sta che numerose volte i relatori hanno dovuto correre dietro le immagini e dire "Avanti" visto che il tipo dei pc o non capiva quello che loro dicevano o era distratto da altro: con quello che gli sarà costato organizzare il tutto, spero che questo tipo sia stato ucciso a colpi di joypad.
Casini multimediali a parte la conferenza, si è incentrata moltissimo sugli aspetti di marketing, visto che purtroppo i tizi che avevamo davanti non volevano parlare nei dettagli degli aspetti tecnici della macchina: ma sono esperti venditori visto che, dalle opinioni e dalle facce che ho visto dopo la conferenza, ognuno di noi avrebbe voluto portarsi a casa una postazione con un NGC, ma purtroppo sulle domande un attimo più tecniche non c’è stata possibilità di discutere approfonditamente. Meno male che il materiale fornitoci ha posto chiarezza al tutto una volta lette.
La conferenza è andata avanti a colpi di presentazioni multimediali e filmati della campagna pubblicitaria GameCube sparati ad un volume allucinante: il claim "Life’s a Game" accompagnato da cubo metallico con all’interno i protagonisti dei videogiochi rende perfettamente l’idea della nuova console, anche se a mio parere è un po’ claustrofobico. Le pubblicità visionate durante la conferenza sono già comunque visibili sui principali canali televisivi RAI e MEDIASET e pure sulle maggiori testate in questi giorni e l’opinione, come si sa quando si parla di comunicazione, è della massa. Il tutto è durato circa un’ora o poco più. Per i dettagli sulla conferenza riferitevi alla recensione di Gio, lui ha preso tutti gli appunti durante la stessa.

3. Q&A – Ovvero come farsi odiare da una persona che muove milioni di euro ogni mattina
Poi è stato il turno delle domande.
Io non possiedo una console da anni. Sono un fruitore di Personal Computer da quando ne avevo 12 e le possibilità che la macchina che sto usando mi da, sono attualmente incomparabili con quelle offerte dalle console: ragion per cui non mi sono più avvicinato a questo tipo di dispositivi negli ultimi anni. Innegabile però come la comodità del mezzo sia incomparabile rispetto all’intrinseca difficoltà ad accedere al videogioco su Pc, ove lo stesso deve essere installato e configurato per poter essere usufruito al meglio: su di una console tu inserisci il gioco, prendi il gamepad e cominci. L’ideale da mettere in salotto per riempire una serata fra amici: benissimo dico io ma per 400€ voglio che sia una cosa che non scarterò mai e che in ogni caso sia di più che uno scatolotto: il NGC avrebbe tutto per conquistare l’utente finale Simmy (vi parlo in prima persona perché non so quanti users siano della mia stessa opinione), ma manca di un dettaglio. Il formato del disco è sì DVD ma Micro: i dischi, infatti, somigliano ai CD promozionali che sono dati alle riviste, che hanno sì la struttura di un CD/DVD tradizionale ma una capacità molto limitata.Va da sé che i giochi hanno meno spazio da occupare e che soprattutto il Cubo non può essere utilizzato per fare il play dei DVD-Video!! Contrariamente a quanto previsto dalla concorrenza (X-Box + kit DVD e Playstation 2) che rendono possibile chi con l’acquisto di un apposito kit chi nativamente la possibilità di visionare films in formato digitale.
La mia domanda all’uomo del marketing ha puntato su quello: purtroppo è stato anche un modo per farsi odiare, ma la dovevo fare. Ho alzato la mia manina e chiamandolo "Sig. Presidente" ops scusate questo era l’altro copione… dicevo ho alzato la mano e ho chiesto proprio questo: "Visto che le altre console hanno la possibilità di fare il play di DVD video non pensate che questa sia un grosso limite per quanto riguarda il marketing del Game Cube?". Impeccabile il relatore ha esposto che la filosofia Nintendo è questa: una macchina per videogame fatta solo per giocare! Una piattaforma solo per il gioco quindi, visto che chi vuole un lettore DVD può benissimo orientarsi su macchine nate esclusivamente con quello scopo e che sono capaci di riprodurre un DVD in modo migliore di come farebbe una console con lettore DVD. C’è da aggiungere a discolpa dei progettisti Nintendo che il fatto di voler non includere questa funzionalità all’interno della nuova console ha permesso loro un notevole risparmio sui costi di progettazione, che si è trasformato in una notevole riduzione dei costi sull’utente finale: il Cubo viene venduto fra i 249 e i 269€.
La conferenza era finita e a noi non è restato che fare su armi e bagagli e tornarcene a casa. Non prima però di aver visitato nell’ordine: Ricordi Megastore, il Duomo (che io non avevo mai visto!!) la piazza del Duomo dove ho inutilmente tentato di farmi inquadrare da TRL con tanto di telefonino per chiamare casa 😀 e Virgin Megastore. Il tutto in un’uggiosa Milano piena di gente vestita di giallo che inneggiava al Borussia Dortmund (spero che si scriva così) e che alla fine aveva contagiato anche me!
Alla fine è stata una giornata stupenda che spero di ripetere in occasione d’altri lanci pubblicitari che se tutto va bene, si ripeterà presto. Ora è tempo di concludere e salutarvi: spero che il mio come-back vi sia gradito, ma non vi so dire quando mi ripeterò. Nel dubbio grazie a tutti quelli che hanno trovato la pazienza di leggermi fino a qui.

Un inchino digitale davanti al mio pubblico
Simone Rebucci
(cthulu@libero.it)

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L che depressione ero tutto gasato della serie "Ora la impressiono con la mia abilità con il joystick" ma purtroppo mi sono dovuto ricredere: anni passati fra mouse e tastiera hanno letteralmente distrutto la mia abilità manuale con il gamepad… Ho realizzato tre incidenti mortali in un gioco di sci nautico e la mia depressione è stata coronata da un suo: "Avevo fatto meglio io L". Il mio povero orgoglio maschile calpestato! Buhhhh L

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