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KULT Party – Atto Secondo

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KULT Party – Atto Secondo

Più di un centinaio di persone, tra collaboratori fissi o occasionali ed amici, hanno preso parte, poco prima della fine di ottobre, alla seconda festa di compleanno di KULT Underground. E questa volta è stata realmente una “festa”, non solo una cena tra attoniti pionieri dell’editoria elettronica. In un ampio locale, adibito a questo scopo, hanno trovato posto, oltre ai tavoli per il buffet, numerose
“attrattive”: due computer, su cui, per la maggior parte del tempo, hanno “girato” gli ultimi numeri della rivista, un televisore con in onda un sapiente mix di materiale giapponese esclusivamente in originale, quadri e sculture di alcuni esponenti di MultiMediaArte.
La musica, mixata dal nostra Thomas Serafini, ha fatto da piacevole accompagnamento ad una serata tutta dedicata all’idea stessa di stare insieme e di conoscersi. Erano infatti presenti, e inconsapevolmente a disposizione per complimenti o critiche, la maggior parte dei “VIP” di
KULT: sentite assenze sono state quasi esclusivamente Monica Orsini,
Francesco Venturi ed IGNATZ (per quanto riguarda SUSSURRI) sommati a
Carlo Borsari e Giorgio Malferrari.
All’interno della serata ci sono poi stati alcuni momenti particolari: dopo un saluto iniziale e un po’ di musica sono avvenute infatti tre esibizioni pubbliche di MultiMediaArte, presentati dal critico d’arte canadese Kit Sutherland, che si sono proposti con poesie, suoni e immagini, tutto rigorosamente dal vivo e senza microfono.
Durante il party altre “attrazioni” hanno riscosso differente consenso: mentre membri dello STIC, di cui alcuni in costume, davano informazioni sulle loro iniziative, la campionessa italiana Alessandra
Rieghel si è offerta di confrontarsi con chiunque lo desiderasse, e un cartomante d’eccezione ha proposto senza compenso i suoi servigi agli interessati.
Verso le undici e mezza, infine, quello che per noi è stato il momento clou: l’assegnazione (palesemente inattesa) di due premi per meriti ottenuti durante la collaborazione con la nostra rivista.
Il primo di questi è andato ad un artista che, almeno sulle nostre pagine, non ha bisogno di nessun altra presentazione: Raffaele
Gambigliani Zoccoli. Premio per l’assiduo e qualitativamente ottimo contributo alla produzione di questi due anni di uscite mensili.
Il secondo premio (fra l’altro, secondo solo temporalmente, non come valore simbolico) è stato assegnato ad una collaboratrice di più recente contatto, ma che ugualmente molto ha fatto per KULT
Underground, sia come diffusione, sia come contributo in termini di articoli e altro: Gabriela Guidetti, rappresentante modenese dello
STIC.
Altro ancora ci sarebbe da dire sulla serata, ricca di spunti singolari e di un numero realmente alto di nomi di KULTIANA memoria… ma forse è meglio che il resto ve lo facciate raccontare da chi c’era… oppure che leggiate il contrariato articolo di MJL (in
BRAINSTORM).

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Parlando d’altro, le novità che già avrete notato questo mese sono un preludio ad un cambiamento che continuerà (probabilmente in maniera meno evidente) nei prossimi numeri. Restyling dentro e fuori, che, insieme ad una interfaccia ancora più attraente, rende manifesta la nostra volontà di continuare a crescere, nell’attesa, che ormai non dovrebbe essere molto lunga, di un engine per Windows, da accompagnare a quello DOS.
Oltre a modifiche interne, che non si dovrebbero notare se non in negativo (è possibile che qualche bug sia sfuggito al nostro lavoro di beta testing, e che questo numero vi faccia un po’ di scherzi), importantissimo sottolineare la presenza, da questo numero in avanti, del KULTBASIC, linguaggio SCRIPT, che darà la possibilità di ottenere cose veramente singolari con gli ipertesti, e che potrà essere usato, in molti casi, al posto dei KAO.
Ma spieghiamoci meglio.
Come potrete leggere nella sezione COMPUTER, relativamente al
KULTBASIC e a KTEXT v 1.4, da adesso in avanti, chiunque lo desideri ha la possibilità di creare testi con salti condizionati, cioè testi in grado di operare salti in base ad scelte precedentemente fatte dal lettore; in più, ma per questo i lettori dovranno attendere ancora un po’ per un ambiente di sviluppo adeguato, sarà possibile fare programmi che verranno eseguiti al caricamento del vostro articolo.
Non riuscite a vedere sbocchi o utilità di tutto ciò?
Ripeto: leggetevi KULTBASIC, e provate i due esempi contenuti all’interno dell’articolo. E, cosa che ripeto sempre, pensateci.

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Ultima due cose, prima di lasciarvi alla lettura di questo primo numero del nostro terzo anno di attività: ricordate gli appuntamenti con i nostri due concorsi letterari (La rete del giovane Holden, e
SUSSURRI), e non perdetevi l’apertura, il mese prossimo della nuova rubrica SCOPRIAMO. I “nostri esperti” sono già al lavoro con le prime domande pervenute, e vi daranno un assaggio della loro volontà di dialogo al più presto.

Buona lettura!

Marco Giorgini

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