Prefazione di Enrico Porqueddu
In copertina “Abbraccio” di Antonio Lino Pinna
Disegni di Antonio Lino Pinna
Introduzione dell’autore
Postfazione di Federica Cubeddu
Magnum Edizioni
Poesia raccolta
Pagg. 201
Prezzo: € 12,00
Il poeta osserva il mondo che lo circonda, riflette, interpola le sensazioni con i suoi sentimenti, con la parte più intima di se stesso e poi, sommessamente, trascrive in versi il frutto dell’elaborazione del suo processo di confronto fra realtà esteriore ed essenza del proprio Io.
Gavino Puggioni non si sottrae a questo procedimento del tutto naturale e anzi propone una visione catartica di ciò che è e di quello che dovrebbe essere.
Nel silenzio dei rumori è un’opera composta da tante minisillogi che affrontano, verificano, espandono e accentuano temi diversi.
Certo in un animo semplice come il suo, dove il semplice non è un aspetto riduttivo, ma invece è la naturale essenza dello spirito dell’uomo autenticamente sapiens e ancor più solidale, non potevano sfuggire le nefandezze di un mondo in cui la prepotenza di pochi è dolore dei tanti, in cui ogni nascita è segnata da destini innaturalmente precostituiti da violenze e da sofferenze.
Tuttavia, la sua non è una visione pessimistica assoluta, priva di ogni speranza, perché è proprio in quelle nascite che si può scorgere il seme di un essere diverso, di un Abele anziché di un Caino, di un futuro uomo che potrebbe capovolgere le sorti di un’umanità da sempre meno simile a quel Dio che l’ha creata.
Non è un caso quindi se questo silenzio, nel frastuono dei rumori inutili, delle grida, delle urla di dolore impone al lettore una generale riflessione sul perché dell’esistenza, sui suoi problemi, sui suoi controsensi, un richiamo insomma a una vita di valori più concreti e meno effimeri, in cui la spiritualità riprenda il sopravvento su un materialismo diffuso che permea gli uomini e che nei casi migliori genera indifferenza.
Così, se accorata può sembrare Iraq e dintorni (Sono lacrime di pietra / nera grigia rossa / quelle che ogni giorno / scorrono e non vediamo./…), più pregnante e anche maggiormente accusatoria è Indifferenza (…/ Indifferenza / è l’ignoranza che ci sovrasta, / questa nuova civiltà del benessere, / è questo falso apparire ad ogni costo, / sempre, dovunque./…).
Non si pensi, però, che Puggioni abbia uniformato tutte le poesie presenti nella raccolta a questo tema principale, perché in effetti è tutto un susseguirsi del suo modo di vedere e di intendere la vita.
Del resto il titolo stesso dell’opera prende spunto da due pezzi, di cui uno in prosa che, intitolato Il senso della vita, nel confermare quanto ho più sopra precisato, è altamente esplicativo di questo modo semplice (ma la semplicità è una virtù) di intendere l’esistenza.
C’è spazio anche per una poesia naturalistica, non incline a virtuosismi, ma con descrizioni filtrate e tradotte in termini tenui dell’ambiente in cui vive l’autore, come in Il pescatore (…/ Spera nel domani / al rientro./ Per una vita grama / spesa per l’oggi.), oppure come in Riverberi (…../ Il vento di maestrale / crea inutili sibili e pare / che le foglie dei pioppi / lo accompagnino / in una melodia / di suoni leggeri /…).
Del tutto poi particolari sono i non infrequenti inserti in prosa, delle vere e proprie riflessioni chiarificatrici del modo di vedere dell’autore, quasi timoroso dell’eventuale incomprensibilità dei suoi versi, quando invece nulla di ermetico vi è in una poesia che avvince e coinvolge il lettore.
Nel silenzio dei rumori è un’opera quindi che mi sento di consigliare vivamente.
Da ultimo una piccola informazione, importante però e che denota lo spirito di questo autore: il ricavato delle vendite di questa raccolta sarà devoluto all’UNICEF.
Gavino Puggioni
Alcune sue poesie sono state pubblicate già in alcune antologie del 1958-59 dirette da Ernesto De Leo, poeta e animatore della Editrice Musicale Letteraria “Il Sole D’oro” di Genova. Altre poesie, negli stessi anni, pubblicate da riviste e giornali di cultura poetica de” L’Approdo del Sud” di Napoli. E in quel periodo giovanile, dai 17 ai 21 anni, scrive 96 poesie dedicate al suo essere, alla sua terra, a chi vi lavora , nel bene e nel male.
Scrive anche undici racconti “tristi” e nostalgici e tutto questo rimane custodito per otto lustri, prima su quaderni scolastici e poi da questi trasferiti su fogli di A4, aiutato dalla sua vecchia lettera ventidue.
Dopo una lunga parentesi di lavoro, nel 2001, riprende a scrivere con lena e amore per il tempo passato pur vivendo il presente e guardando al futuro.
Nel 2003 pubblica FINAGLIOSU raccolta delle prime prove di scrittura, arricchita da due nuovi racconti dedicati, uno, alla memoria e l’altro alla storia.
Nel 2004, sempre per i tipi della Magnum Edizioni, dà alle stampe L’ARCOBALENO IN GIARDINO, poesia e piccola prosa che rivelano l’animo del poeta, tra ricordi, realtà e speranze di una vita vissuta ed intensa.
Nel 2007, sempre per lo stesso Editore, pubblica NEL SILENZIO DEI RUMORI, biografia dei battiti del suo cuore, della sua anima, dell’uomo che ama, che esalta e difende l’amore per tutti, in particolare per i bambini, per i bambini del mondo, ai quali dedica delicatissime poesie.
Ha partecipato ad alcuni concorsi letterari nazionali ed internazionali di Poesia ottenendo lusinghieri risultati.
Nel 2005 una “segnalazione di merito” alla 17° Edizione Nazionale del PREMIO LETTERARIO ARBORENSE con pubblicazione della silloge.
Nel 2007 2° classificato al PREMIO NAZIONALE DI POESIA CIFA.ONG- Torino (aiutare i bambini ci fa bene) con pubblicazione della poesia “Aspettando” nell’Antologia del Premio.
Nel 2007 segnalazione al PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA NOSSIDE di Reggio Calabria.
Nel 2008 ancora una segnalazione al PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA NOSSIDE di Reggio Calabria.
Ancora nel 2008 è risultato tra i dieci finalisti al Premio Nazionale di Poesia VALLE DELL’ANIENE, in collaborazione con l’Editrice Pagine di Roma.
Nel 2009 è presente nell’AGENDA DEL POETA 2009 edita da Pagine di Roma dedicata ad Amelia Rosselli.