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Intervista con Giulialuz

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Romana, da sempre appassionata di musica, inizia a cantare frequentando il coro del liceo. La musica polifonica sarà una grande passione che l’accompagnerà durante tutto il percorso musicale, cantando sì in diversi cori, ma anche organizzando eventi corali di rilievo nazionale ed internazionale. La sua formazione come solista inizia nel 2008 con lo studio delle tecniche del canto con il mezzosoprano Susan Long e successivamente frequentando la Scuola di Teatro e Musical diretta da Giampiero Ingrassia presso la Fonderia delle Arti di Roma. Si forma anche attraverso diversi stage e corsi, tra cui “Musical Theatre Masterclass Weekend” dell’American Musical Theatre Academy of London, “L’attore nella voce” con Lena Biolcati e Silvia Di Stefano, “Cori da musical” con il M° Giovanni Mirabile, “Pop a cappella” con il gruppo vocale “Blue Penguin”, improvvisazione gospel e soul” con il M° Andrea D’Alpaos.

Dopo gli studi, Giulia Luz inizia ad affacciarsi sulla scena artistica romana proponendo i propri pezzi presso diversi teatri off  (Teatro Lo Spazio, Teatro dell’Orologio, Teatro Manhattan) e, contemporaneamente, ricoprendo ruoli secondari in pièce teatrali e musical nei teatri più grandi della capitale, tra cui sono annoverati il Teatro Ghione, il Teatro Ambra, l’Auditorium della Conciliazione e il Teatro Brancaccino. Successivamente, parallelamente all’organizzazione di eventi, inizia ad esibirsi in duo acustico chitarra e voce nei locali di Roma con un repertorio di cover italiane. Dal 2015 al 2020 è stata la voce anonima in diversi progetti musicali italiani.

Dopo tutte queste esperienze decennali e a seguito dell’incontro con Music Force, decide di iniziare un percorso di scrittura di brani inediti che le permetterà di pubblicare il suo primo album da solista nella primavera del 2021.

Esce il 2 aprile 2021 “Cambio canale”.

Tracklist:

Oggi mi chiamo Giulia / Cambio canale / Flirt / Sembra assurdo / Sale addosso / Sempre unico / Due cose / Ballata del mare

Intervista

Davide

Ciao Giulia. Da quanto hai scritto nei ringraziamenti sul booklet, questo tuo esordio arriva dopo un periodo in cui sembrava sopita la tua passione per la musica e il canto? Perché dunque si era sopita e come si è riaccesa?

Giulia

Sai Davide, crescendo ho dovuto fare delle scelte. Sebbene la musica sia stata un’immancabile passione per tanto tempo, in un periodo della mia vita, verso i 23-24 anni, è stato molto più importante trovare un’indipendenza – anche economica – e l’ho trovata facendo una delle cose che altrettanto mi appassiona: la comunicazione e l’organizzazione di video ed eventi. Ma il primo amore non si scorda mai… ed è tornato proprio in un momento di difficoltà. Avevo infatti scoperto da poco di avere una malattia degenerativa agli occhi, per cui mi sono dovuta allontanare momentaneamente dal mio lavoro (che prevede diverse ore davanti agli schermi dei computer). In quel momento, a darmi conforto, è stato proprio il ritorno alla musica. Contemporaneamente il mio amico Aleco aveva pubblicato il suo primo disco. Mi era piaciuto così tanto che gli ho chiesto di fare un lavoro analogo con me. Da lì è nato tutto! 

Davide

Autori con te di queste otto canzoni, oltre a te, sono Aleco e Andy Micarelli. Come sono nate queste canzoni dunque a sei mani?

Giulia

Colgo l’occasione per ringraziarli entrambi: Aleco sia come autore che come produttore, bravo, generoso, spumeggiante e incoraggiante. Andy sia come autore di alcune delle canzoni che come arrangiatore dell’intero cd, poliedrico, gentile e sensibile. Ecco, penso che la mia solarità, la mia risata ma anche la mia insicurezza siano state complementari alle loro risorse. Solo unendole tutte, insieme ai punti di debolezza – per crescere sempre – siamo potuti arrivare a un risultato del genere. Certo, se dovessi pensare praticamente a come sono nati i primi brani ti direi una parola sola: “arrosticini” … pensando alla bellissima cena dopo le prime registrazioni. Ma questa è un’altra storia. 

Davide

Dai credits non si evince chi ha suonato le musiche di “Cambio canale”, a parte gli arrangiamenti di Andy Micarelli. Ha suonato dunque tutto lui?

Giulia

Come dicevo prima, Andy, da persona poliedrica, è polistrumentista. Le musiche dei brani le ha suonate tutte lui perché possiede la conoscenza approfondita di diversi strumenti. Sembra assurdo – come d’altronde il titolo di una canzone del disco – ma sono stati curati esclusivamente da una sola persona. Non è la prima volta che mi affido a un polistrumentista: nei lavori musicali e teatrali che ho composto ho sempre prediletto le persone con diverse competenze, perché le trovo più affini al mio modo di pensare.

Davide

Quali sono stati i tuoi modelli nel canto e nella musica, le voci che ti hanno appassionata al canto più di altre?

Giulia

Come dico sempre, i miei modelli nella musica sono davvero vari. Per vari non intendo come quantità, ma come tipologia di generi. Posso spaziare dalla musica Classica alla musica Pop, dal Reggaeton al Rock. Se una canzone mi arriva non c’è genere che tenga. Dal punto di vista vocale invece ho ben preciso il modello a cui mi sono ispirata: per tanti anni ho studiato musical, e quando sono andata le prime volte a Londra a vedere i grandi spettacoli teatrali sono rimasta affascinata dalla perfetta tecnica degli interpreti. Per trasmettere un’emozione, come quella che emerge da una storia come Les Miserables o The Phantom of the Opera, è necessario avere una tecnica impeccabile. Da lì, insieme alla mia insegnante di canto, abbiamo fatto un lavoro sulla modulazione della voce attraverso tutti i muscoli della testa e del corpo, e ogni giorno continuo a ispirarmi ai più grandi interpreti internazionali di musical.

Davide

Bjork ha detto che cantare è come una festa di ossigeno. Cos’è invece per te?

Giulia

Mi trovo d’accordo, magari solo in altri termini: per me è semplicemente libertà.

Davide

Il disco è chiuso dalla “Ballata del mare” in cui canti alcune criticità di questo nostro tempo in cui la musica è divenuta un fenomeno di consumo istantaneo e limitato. C’è stata negli ultimi anni una caduta veloce della vendita dei dischi e i consumatori scelgono soprattutto di ascoltare e scaricare la musica gratuitamente. Una crisi motivata da un cambiamento radicale di abitudini a causa delle tecnologie digitali, uno spostamento di modelli di consumo al quale l’industria discografica non è riuscita ancora a dare una risposta. E nell’ultimo anno anche i live, sappiamo, hanno subito (e continuano a subire) un duro colpo, anch’essi ripiegandosi a volte nel live streaming. Come vivi questo momento dalla parte di chi la musica la fa e stenta a farne una professione (per altro sempre meno riconosciuta in quanto tale)?

Giulia

Sebbene riconosca, come tu dici, alcune criticità di questo nostro tempo, penso che si debba trovare un accordo vincente con la tecnologia. Il recente momento che abbiamo vissuto ci ha imposto di vedere le cose in una maniera differente. Io sono la prima ad utilizzare Spotify, e quando dico prima intendo che l’ho scaricato nel 2010, ma sin dall’inizio ho pagato la quota di abbonamento mensile. Ecco, penso che sia questo il problema: la musica è un lavoro, un servizio, e come tale deve avere un costo, che sia online o che sia offline. Per quanto riguarda la parte dei live, sono convinta che nessun servizio streaming potrà mai eguagliare l’emozione di un concerto vissuto in presenza. Detto questo, non possiamo stare fermi a guardare: il 2 maggio prossimo, a Miami, gli Gente de Zona, noto gruppo di musica latino-americana (che io adoro!), faranno un concerto drive in dove le persone compreranno un normale biglietto e vivranno il concerto direttamente dalle macchine in un grande piazzale. Perché non possiamo farlo anche noi? 

Davide

La vita è una grande avventura verso la luce, scrisse il poeta Paul Claudel. Perché hai scelto di abbreviare il tuo cognome, Lusetti, in Luz, che in spagnolo significa appunto “luce”? 

Giulia

È per un lato del carattere che mi contraddistingue: la solarità. Mi piace ridere, e mi piaceva l’idea che la mia musica emanasse luce. 

Davide

Cosa seguirà?

Giulia

Progetti ce ne sono, ma per ora – anche per scaramanzia – non anticipiamo ancora nulla!

Nel frattempo il mio disco “Cambio canale” si trova ovunque, sia fisicamente che digitalmente e per seguirmi, i contatti sono i seguenti: 

FB: Giulialuzmusic

IG: Giu.lialuz

Sito di Music Force: http://www.musicforce.it/catalogo-produzioni/2428-giulialuz-cambio-canale

Davide

Grazie e à suivre…

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