KULT Underground

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Vinhos

9 min read
gioco per 2-4 persone
Autore: Vital Lacerda
Editore: Red Glove (www.redglove.it)
 
Come potete intuire dal titolo, il vino èil tema utilizzato per questo gioco da tavolo, presentato alla Fiera di Essendi quest’anno (e non era il solo, dato che anche altri titoli come “GrandCru” e “Toscana” trattavano quest’argomento); e dato chel’autore, Vital Lacerda, è portoghese, portoghesi sono i vini che in questo giocovengono prodotti, valutati ed esportati; non bevuti, ma a questo possonoprovvedere i giocatori (naturalmente sempre con moderazione).
La scatola è di formato grande (tipo Colonidi Catan) e contiene:
– una plancia, suddivisa in varie sezioni(e con il classico segnapunti sul bordo),
– quattro plance, una per ogni giocatore,
– quattro set di segnalini di legno (unoper ogni giocatore), con dischi, barili e un segnapunti,
– un segnalino di legno per il turno,
– segnalini di legno per gli enologi,
– cubetti di legno (servono per indicare lanotorietà di un vino),
– tessere per i vigneti, le cascine, lecantine, gli esperti,
– segnalini per i vini (bianco da un lato,rosso dall’altro),
– segnalini per il denaro (in tre tagli, lavaluta è il “Bagos”),
– tessere fiera (in quattro colori, uno perogni giocatore),
– quattro segnalini per le caratteristichedei vini (sapore, profumo, aspetto e gradazione),
– il regolamento e un foglio per registrarei migliori punteggi.
I materiali sono molto buoni, e splendidamenteillustrati da Mariano Iannelli (già autore della grafica di “ReefEncounter” e “Vasco da Gama”); a parte il regolamento non cisono componenti in lingua (solo un paio di scritte sulla plancia, ininfluentiper il gioco).
La partita si articola in sei turni (ogniturno è un anno di attività di un’azienda vinicola), in ognuno dei quali ognigiocatore compie due azioni, seguite da una fase di produzione e invecchiamentodel vino.
Ogni giocatore ha una plancia, suddivisa inquattro aziende, ognuna delle quali può contenere tre fra vigneti e cascine(non più di due ognuna); in più all’interno di una singola azienda non cipossono essere vigneti di tipo differente (ci sono otto tipi di vigneto dapoter acquistare, ognuno dei quali suddiviso in due tipologie, bianco e rosso).Alla fine dell’anno (alla vendemmia) ogni azienda produrrà un vino, ovvero ilgiocatore prenderà un segnalino vino del valore corrispondente alla somma divari fattori (vigneti, cascine, enologi, meteo e bonus vari) e lo sistemerànell’azienda. Ogni azienda può conservare due vini, quattro se viene acquistatauna cantina (questa aumenta anche il valore del vino). Il vino già presenteviene spostato verso destra di una posizione (se è già nella seconda casella, onella quarta nel caso della cantina, è invecchiato troppo e va scartato).
Prima di iniziare ogni giocatore puòacquistare un vigneto a scelta (e ottenerne i vantaggi relativi), in piùguadagna anche un vino del valore base (solitamente 2). Questo serve periniziare la partita con un minimo di “dotazione iniziale”, oltre aisoldi.
Ad ogni turno, a seconda dell’ordine digioco, ogni giocatore effettua un’azione spostando il proprio segnalino nellacasella corrispondente di una griglia 3 per 3. C’è da pagare un costo se lacasella è già occupata da un avversario o dal segnalino del turno (in questagriglia c’è anche l’ordine dei turni). In pratica non è un vero e propriomeccanismo di “scelta del ruolo” (come in Puerto Rico) perchéun’azione può essere compiuta da più di un giocatore, ma se lo si fa c’è unapenalità da pagare.
Le azioni che un giocatore può sceglieresono le seguenti:
– acquistare uno o più vigneti: per ognunosi paga il prezzo indicato e si piazza il vigneto nella propria plancia,rispettando le limitazioni viste in precedenza. Questa azione fa guadagnarealla regione un cubetto “notorietà”,
– acquistare una o due cascine: per ognunasi paga un prezzo fisso e la si piazza nella propria plancia. Questa azione faguadagnare alla regione un cubetto “notorietà” e fa aumentare ilvalore del vino che verrà prodotto in quella azienda.
– assumere uno o due enologi: per ognuno sipaga un prezzo fisso e lo si piazza in una propria cascina libera. Questa azionefa aumentare il valore del vino che verrà prodotto in quella azienda, ma ognianno si dovrà pagare uno “stipendio” agli enologi assunti.
– acquistare una cantina: si paga un prezzofisso e la si piazza nella propria plancia. Questa azione fa guadagnare allaregione un cubetto “notorietà”, fa aumentare il valore del vinoconservato lì e permette di conservarlo per quattro anni invece che due.
Premessa: tutte le volte che vieneutilizzato un vino, oltre al suo valore si può aggiungere uno o due cubettinotorietà se sono presenti nella regione di provenienza, per aumentarne ilvalore.
– vendere il vino: sulla plancia c’è unaserie di caselle “vendita” che riportano dei numeri (divise trabianche e rosse), per vendere il vino si scarta uno sei propri segnalini e sipiazza una botte del proprio colore su una casella libera di valore uguale oinferiore al valore del vino venduto, e si guadagna denaro in misuracorrispondente (ma non in contanti, va segnato sul proprio “contobancario”. C’è da notare che se non ci sono caselle libere non è possibilevendere, e questo è uno dei “pochi” metodi che permettono diguadagnare denaro.
– esportare il vino: sulla plancia c’è unaserie di caselle “esportazione” che riportano dei numeri, peresportare il vino si scarta uno sei propri segnalini e si piazza una botte delproprio colore su una casella libera di valore uguale o inferiore al valore delvino esportato, guadagnando immediatamente il numero di punti vittoria indicatodallo scudetto rosso. Lo scudetto bianco invece indica il numero di puntivittoria che si acquisirà alla fine della partita (se si ha la maggioranzadelle caselle di ogni colonna, in caso di parità si divide il guadagno).
– banca: con questa azione si gestisce lapropria situazione bancaria. Ogni giocatore ha un indicatore sul proprio contoe un altro sugli investimenti, il primo può essere modificato con questa azioneper prelevare denaro (e riceverlo in contanti) o versarne (alla fine dellapartita si potranno avere più punti vittoria); mentre gli investimenti danno unguadagno (o una perdita) alla fine di ogni anno. Chi rimane a zero sul proprioconto perde due punti vittoria. Notare che i guadagni dalle vendite (e glistipendi degli enologi) influenzano il proprio conto, non la cassa.
– esperti: con questa azione si guadagnanodue esperti, ognuno dei quali ha due effetti, il primo è un potere speciale(tra i sei possibili) che dà vari vantaggi, il secondo è una specializzazione(tra le quattro possibili) che può essere utilizzata durante le fiere dei vini.
Facciamo una pausa: questa è normalmente laquantità di regole che si deve memorizzare per un tipico gioco gestionale; conVinhos invece siamo arrivati a metà delle regole (ovvero, è un gestionale, madi quelli “robusti”).
– presentare un vino: durante la partitaavvengono tre fiere del vino e ad ognuna i giocatori devono presentare uno deipropri vini, lo si può fare nel momento della fiera oppure come turno normale(in più si guadagna la possibilità di modificare il proprio ordine nel turno).In pratica si sceglie uno dei propri vini, a seconda del suo valore si prendeun segnalino fiera e lo si piazza in una delle sei caselle (deve essere libera)che associa due aspetti del vino (tra i quattro possibili) guadagnando subitotanti punti fiera quanto è il livello raggiunto in questo momento daquell’aspetto.
Durante la fiera si potranno giocare tantiesperti (da zero a quattro) a seconda del valore del vino giocato, dellatipologia scelta in precedenza e guadagnando nuovamente tanti punti fieraquant’è il livello raggiunto dall’aspetto in questione. In base al totale dipunti fiera ottenuti si guadagna un certo numero di punti vittoria (che aumentada una fiera all’altra). Tutti gli esperti giocati in questo modo vannoscartati. I punti fiera e i livello dei quattro aspetti.
Non è finita qui: nel gioco sono presentitre manager (commercianti vinicoli), ognuno dei quali, a seconda della tesserameteo pescata ogni anni ha certe richieste (colore del vino, valore e regionedi provenienza). Se il vino presentato risponde a questi prerequisiti, ilgiocatore può piazzare una o due botti nelle caselle corrispondenti.Successivamente, utilizzando un vino qualsiasi, potrà spostare una di questebotti in una casella tra quelle associate allo specifico manager ottenendo unvantaggio speciale (tra questi sono presenti anche caselle che permettono diottenere alla fine della partita punti vittoria in base a certi criteri).
Bene, siamo arrivati alla fine: sonorimaste fuori alcune regolette, come i poteri speciali dei manager, degliesperti e dei vigneti, ma abbiamo visto il nucleo di regole su cui si strutturail gioco. Come potete vedere di carne al fuoco ce n’è tanta: può sembrare unregolamento complesso, ma basta una partita per capire come, anche se vi sonomolti elementi, hanno tutti una logica che permette di assimilarli in brevetempo. Ma questo gioco di pregi ne ha molti: differenti strategie per lavittoria (molte passano dalle fiere, ma non sono da sottovalutare leesportazioni e la gestione del denaro), la quantità di possibili azioni (con lanecessità di valutare quale siano le migliori), la scarsa influenza dellafortuna: il meteo, i vigneti e gli esperti sono casuali, ma oltre che generarealeatorietà, contribuiscono alla varietà delle partite. L’impatto maggiore èdato comunque dal meteo, ma dato che viene estratto all’inizio del turno,possiamo utilizzare le due azioni dell’anno per variare la strategia prima diapplicarne gli effetti.
E non è da sottovalutare l’ambientazione,molto ben integrata con il regolamento; ed è una bella variazione dalla logica”raccogli risorse -> costruisci edifici -> segna i puntivittoria” della maggior parte dei giochi gestionali. E in questa otticasono ben accette le informazioni sui vari vigneti che troviamo nell’ultimapagina del regolamento, che ci fanno capire come l’autore si sia realmenteispirato ai vini portoghesi per questo gioco.
Vinhos è quindi un gioco pensato peresperti (i quali ne apprezzeranno maggiormente le caratteristiche), magestibile anche dagli occasionali (non alle prime armi però, meglio con qualchepartita di “Puerto Rico” alle spalle); tenete presente che però non èun gioco breve, le prime partite in quattro sfioreranno le tre ore e anche conl’esperienza non potranno scendere sotto le due: ma è un tempo che trascorreràin fretta mentre si cerca di far quadrare tutti questi elementi e spremere queimille Bagos che sembrano non saltare mai fuori; e come dice l’autore, rimaneresenza denaro è una situazione molto penalizzante (detto così sembra che stiamo parlandodella vita reale), anche se è possibile in qualsiasi momento disinvestire (sese ne anno le possibilità) per recuperare un po’ di liquido (anche questopurtroppo applicabile anche nella realtà).
 
Esempio di inizio partita (con tregiocatori).
A deve scegliere un vigneto iniziale e optaper il Douro, prende il vigneto (rosso), paga 5000 Bagos (gliene rimangono6000), piazza il cubetto notorietà e il suo disco in quella regione e prendedue pedine Porto, dato che decide di non usarle subito prende un vino rosso divalore due e lo piazza nel magazzino.
B sceglie il Setúbal, prende il vigneto(rosso), paga 5000 Bagos (gliene rimangono 6000), piazza il cubetto notorietà eil suo disco in quella regione, prende un vino rosso di valore due e lo piazzanel magazzino; infine sceglie due esperti (uno per l’aroma, con il bonus di2000 Bagos e l’altro per la gradazione, con il bonus dello sconto di 1000 Bagosper l’acquisto dei vigneti).
C sceglie il Lisboa, prende il vigneto(bianco), paga 5000 Bagos (gliene rimangono 7000), piazza il cubetto notorietàe il suo disco in quella regione, prende un vino rosso di valore tre e lopiazza nel magazzino; infine prende un casolare e lo piazza nell’azienda.
Nella prima fase del primo turno/anno igiocatori scelgono queste azioni:
A vuole prepararsi per sfruttare al megliole sue pedine Porto, quindi sceglie l’acquisto di una cantina: paga 2000 Bagos(gliene rimangono 4000) e piazza la cantina nella sua azienda, poi piazza nelDouro un cubo notorietà.
B vuole comprare subito altri vigneti,quindi usa entrambi i bonus dei suoi esperti (il primo gli dà 2000 Bagos,arrivando a 8000), con il bonus di 1000 Bagos dato dal secondo esperto, compraun altro Setubal (sempre rosso, pagandolo 4000) e un Algarve (bianco, pagandolo3000), dovendo pagare 1000 Bagos per l’azione (la casella è occupata dalsegnalino del turno) spende tutti i soldi. Piazza un cubo notorietà nellaregione del Setubal, mentre nell’Algarve mette un altro cubo e il suo disco.
C vuole comprare altri casolari, quindisceglie l’azione relativa e ne compra due, il primo lo piazza nell’azienda chene contiene già uno (riempiendo il terzo e ultimo spazio) e posiziona un cubonotorietà nella regione del Lisboa; il secondo casolare lo mette in una aziendavuota, mettendoci sopra il cubo notorietà (lo piazzerà nella regione del primovigneto che comprerà). Spende in tutto 6000 Bagos, rimanendo con 1000.
La partita continuerà con il giocatore Ache dovrà scegliere la sua azione per la seconda fase del primo anno.

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