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Intervista con Simone Fornasari

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Copertina Fornasari
 
 
Simone Fornasari,cantautore emiliano residente a Piacenza, nasce il 19 luglio 1982 a Fiorenzuola D’Arda. La sua passione per la musica si manifesta fin da bambino quando rimanevaincantato davanti al mangianastri ascoltando le cassette dei cantanti che isuoi genitori amavano. All’età di 11 anni, costretto in casa con la rosolia, sifa regalare una chitarra usata in vendita su un giornalino di annunci: daallora nasce un amore platonico per questo strumento che gli permetterà diiniziare a riportare le sue emozioni in musica. Nel 1997 nascono i “nonpervenuto”: Simone ed altri 4 ragazzi, uniti dalla stessa passione, fondanoquesto gruppo. La band però non dura a lungo in quanto le idee e gli interessidifferenti mettono la parola fine a questa esperienza. Nonostante ciò, Simonecontinua a suonare come solista esibendosi nei locali della zona con la suainseparabile chitarra iniziando a proporre i suoi brani al pubblico. In tutto questotempo non abbandona il suo grande sogno di riuscire a produrre un disco tuttosuo e, finalmente, all’età di 25 anni, dopo diversi sacrifici, riesce a portarea termine questo progetto. Nell’aprile del 2008 esce il suo primo ep daltitolo: e comunque la vita è tutta un’altra cosa, frutto di un lavoro “a dueteste” con l’amico Massimo Carlotti. Il cd viene presentato l’11 luglio allafesta della birra di Pontenure (PC), festival che ha ospitato Max Pezzali eAfterhours, ottenendo fin da subito un riscontro positivo da parte del pubblicotanto che in pochi mesi verranno distribuite quasi 1000 copie.
 
Frutto di unacollaborazione nata nel 2009 con l’etichetta BadChili Records di MarcoGandolfi. II giovane cantautore piacentino presenta il suo nuovo album “momentaneamentein equlibrio”: 10 brani inediti concepiti sotto la direzione artisticadell’arrangiatore Giancarlo Boselli. Un disco del tutto introspettivo sia neitesti che raccontano le emozioni, la fragilità e le sensazioni dell’artista sianel sound ricco di armonie retrò che esaltano un ideale di estetica sonoraappartenente al passato, ma vivacizzato da una purezza di suoni assolutamentemoderni.
 
Formazione
SIMONE FORNASARI (voci echitarra acustica)
MATTEO MAZZA (batteria)
MAURO CAPELLI (basso)
MARCO FOLLINI (tastiere)
GIAMPAOLO MELIS (chitarra)
 
Simone Fornasari
 
Intervista
 
Davide
CiaoSimone. Anzitutto complimenti per il buon lavoro; com’è andata la presentazionedel cd tenutasi il 14 maggio scorso?
 
Simone
Ciao,grazie mille! La presentazione del disco non poteva andare meglio di così: nonimmaginavo di vedere così tanta gente e non immaginavo di ricevere così tantiriscontri positivi… sono contentissimo!
 
Davide
Aquale scuola cantautorale italiana ti senti affine? La definizione è piuttostovaga, se riferita alla città di nascita o di adozione; intendo invece per lecaratteristiche musicali e poetiche.
 
Simone
Inutilenascondere il mio amore per la coppia Battisti/Mogol ma devo ammettere che nonsono gli unici: De Gregori e Jannacci mi fanno altrettanto impazzire il primoperché il suo modo di scrivere è poesia il secondo perché riesce asdrammatizzare molti aspetti negativi con un’ironia artistica sopraffina.
 
Davide
Spostiamocifuori Italia: la parola cantautore esiste infatti solo in Italia (e in Spagna)ed è un po’ limitante per questioni storiche. Verso quali songwriters ti sentidebitore?
 
Simone
Daquando ho inziato ad ascoltare i Radiohead (torniamo indietro di una decina dianni) il mio modo di recepire la musica è cambiato: mi hanno comunicato emozioniincredibili e viscerali.
Credoche abbiano influenzato tantissimo il mio percorso con la loro genialità.
 
Davide
Potrestidire come si sta nello spazio che precede il salto verso una sempre maggiorenotorietà e il successo? A cosa ti riferivi quando hai scelto il titolo di”momentaneamente in equilibrio”?
 
Simone
Citengo sempre a sottolineare che faccio musica per una mia necessità personale.Detto questo sarei un bugiardo se non ammettessi di esser felicissimonell’ottenere sempre un maggior numero di feedback positivi da parte dellagente.
 “momentaneamentein equilibrio” spiega chi è Simone Fornasari al 100%: senza alcuna inibizione.
Oggivivo una spanna sopra le nuvole e domani (magari anche fra 2 minuti) precipitoin un burrone! Facendo la media dei miei stati d’animo raggiungoquell’equilibrio del tutto momentaneo che canto in questa canzone
 
Davide
Torniamoindietro al tuo e.p. d’esordio nel 2008. La vita è tutta un’altra cosa.Dall’arte, dal canto e dalla musica o da cosa?
 
Simone
Ingenerale, intendevo dire che oggi sai chi sei e chi sei stato ma non puoisapere chi sarai. Dico questo in base a quelle che sono state le mie esperienzevissute; ci sono stati momenti durissimi dove non credevo nemmeno di riuscirmiad alzare dal letto la mattina da quanto era il dolore che avevo dentro, comeci sono stati momenti incredibilmente stupendi da farmi volare una spanna daterra! Queste situazioni non me le sono andate a cercare (soprattutto quellenegative) e appunto per questo che sono arrivato a intitolare il mio primo epcosì.
Analizzandoil concetto si nota una correlazione con il nuovo album: infatti ho sempreparagonato il mio cammino musicale ad un lungo viaggio: oggi sono arrivato allaseconda tappa.
 
Davide
Presentacii musicisti e tutti coloro che ti hanno aiutato a realizzare questo disco.Componi da solo quel che poi altri dovranno condividere in un lavoro chesoddisfi un po’ tutti. Non è facile… Come ti poni o comporti, cosa richiedi,cosa sei disposto a cedere, come va e com’è andata insomma da questo punto divista?
 
Simone
In27 anni ho iniziato tante cose che non ho mai portato a termine; con la musicainvece non è mai stato così: come appunto ti dicevo è sempre stata in primisuna necessità.
Eogni volta che faccio un repeat di quello che ho vissuto mi rendo conto diquanta fortuna ho avuto nell’avere incontrato sempre persone stupende che hannoinvestito il loro lavoro in questo progetto perché ci credevano davvero!! …èpurtroppo facile essere preda di gente che ti vuole spennare senza alcunritegno promettendoti quello che non potrebbero mai darti.
Ionon ho mai ricevuto promesse di successo ma ho ricevuto la fiducia e la stimanecessarie per fare la cosa che amo di più al mondo!
Neapprofitto per ringraziare il mio amico fraterno nonché grande artista MassimoCarlotti il quale mi ha accompagnato da sempre in questo viaggio. Come noncitare Marco Gandolfi che mi ha dato la possibilità di poter lavorare con lasua etichetta e con il quale ho potuto condividere questo progetto per me importantissimo.
GiancarloBoselli, direttore artistico di questo disco: un professionista incredibile conun cuore gigante. Da lui ho imparato tantissimo e spero di poter impararealtrettanto!
Epoi la mia band e i musicisti che mi hanno accompagnato in questo lungoviaggio… ed infine, ma non per ordine di importanza, tutte le persone che misono state vicine regalandomi una forza non quantificabile!
 
Davide
Holetto che hai cercato in questo disco un suono più internazionale. Sovente misono imbattuto in questa definizione di sound internazionale, ma non l’ho maicompresa o collocata molto bene. Cosa significa esattamente per te un soundinternazionale?
 
Simone
Initalia fare pop-rock è spesso etichettarsi in un sound piuttosto riconoscibilee a volte prevedibile (almeno fino a poco tempo fa molti dischi risultavanoesser così).
Inquesto album abbiamo cercato di distaccarci da questo “pacchetto” cercando dielaborare i brani in primis, seguendo i nostri gusti e secondariamente cercandola via più interessante andando ad escludere quella più banale e scontata!
Abbiamocercato di abbandonare la strada elettronica cercando di riprodurre lo stessosuono passando sotto una strumentazione analogica cercando di ottenere un soundaccattivante che puntasse al meglio del passato ma vivacizzato da una purezzadi suoni del tutto contemporanea.
 
Davide
LucaCarboni ha detto che un album che parte da un’ispirazione abbastanza intima ein certi momenti anche abbastanza privata, è in realtà sempre figlio anche delrapporto con il sociale o con l’esterno, è  una reazione. Da cosa sei statoispirato nella stesura dei testi del tuo disco? Che rapporto c’è nella tuascrittura tra introspezione e quel processo denominato in inglese extrospection,consistente nell’osservazione di ciò che è esterno al proprio sé?
 
Simone
Ognitesto che scrivo arriva direttamente dalla parte più profonda di me: emozioni esensazioni che mi toccano in prima persona e che cerco di tramutare in musica.
Èaltrettanto vero che le sfaccettature e i punti di vista di ogni personavariano anche in relazione alla vita sociale del soggetto in questione: edanche per il sottoscritto vale la stessa cosa!
 
Davide
Musica:tu ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e a udire con il cuore (KahlilGibran). Cosa ti ha insegnato la musica?
 
Simone
Miha insegnato che si può soffrire senza finire mai di ricordare… ma allo stessotempo mi ha insegnato a ricominciare più forte di prima!
 
Davide
Prossimamente?
 
Simone
L’intenzioneè quella di continuare con i live cercando di presentare il mio album a piùgente possibile.
Mentalmenteinvece sono già al lavoro per il mio terzo disco… D’altronde,  come ti dicevo,sto facendo un lungo viaggio e in ogni viaggio che si rispetti le tappe nonpossono esser troppo lunghe…
 
Davide
Graziee… à suivre.

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