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Corrosion

8 min read

gioco per 1-4 persone

Autore: Stefan Bauer

Editore originale: Deep Print Games (www.deep-print-games.com)

Editore italiano: uplay.it (www.uplay.it)

Sulla scatola di questo gioco campeggiano ingranaggi di varie dimensioni, tubature e manopole, e in trasparenza un operaio/a nell’atto di eseguire una saldatura: il tema è chiaramente quello industriale, e il titolo rimarca l’aspetto che, durante la partita, apparirà ricorrente: la corrosione. L’autore, Stefan Bauer, è al suo primo (e per ora unico) titolo, l’ambientazione è quella industriale, ma non un’industria 4.0 fatta di ambienti asettici e controllo remoto, ma quella del vapore (abbiamo un boiler in cui l’acqua viene fatta bollire) che causa ruggine e corrosione negli ingranaggi e macchinari economici pensati per essere sfruttati e sostituiti rapidamente (mentre quelli più costosi e cromati resisteranno fino al momento del calcolo del punteggio a fine partita), le meccaniche (termine appropriato) del gioco sono quelle di un gestionale che ruota intorno alla gestione di una mano di carte (ingegneri) e della costruzione di un “motore di punti” che però, a differenza degli altri titoli di questo tipo, non potrà venire considerato stabile ma da sostituire continuamente con qualcosa (sperabilmente) di più efficiente. Ma vediamo nel dettaglio come questo concetto è stato realizzato…

La scatola è di dimensioni standard (quadrata, come quella de “I Coloni di Catan”) e contiene:

– diverse plance (una comune e due per ogni giocatore),

– varie tessere di cartoncino,

– segnalini di legno (per il vapore),

– un mazzetto di carte,

– un blocco segnapunti,

– il regolamento.

I materiali sono di buon livello, con tessere ben illustrate e di cartoncino spesso (e gli ingranaggi sono ancora più spessi, di cartoncino argentato che rende bene l’idea della cromatura), le carte sono poche (per gli ingegneri) e dato che verranno manipolate spesso conviene imbustarle. Oltre ai simboli alcune tessere e carte hanno delle scritte; quindi, se non avete dimestichezza con l’inglese (o altre lingue) conviene giocare la versione in italiano.

Per preparare una partita vanno innanzitutto sistemati tutti i componenti accanto alla plancia comune, impilandoli a seconda della tipologia: dall’alto in basso vanno piazzati i macchinari cromati avanzati, quelli cromati standard, il mazzetto di carte degli ingegneri qualificati, i macchinari a uso singolo e i torni. Da queste cinque pile vanno pescate tre tessere o carte e sistemate in tre colonne. A seconda del numero di giocatori si crea una riserva con le tessere punteggio speciali (di colore chiaro) e se ne mette una sulle due macchine cromate nella colonna più a sinistra. Si pesca un certo numero di tessere premio (quelle con la busta) standard, a seconda del numero dei giocatori, si dispongono sul tavolo, a fianco si mettono quelle corrispondenti avanzate e su ognuna di queste ultime si mette una tessera orologio. Ogni giocatore riceve due plance (fabbrica e giocatore) da mettere davanti a sé, e un mazzetto di sei ingegneri base (ogni mazzetto è differente, ed è identificato da una lettera), poi riceve tre segnalini punteggio e un ingranaggio cromato da mettere nella propria riserva, tre segnalini vapore (da mettere nello spazio boiler della plancia giocatore, due nella zona fredda e uno nella zona calda). Nella plancia fabbrica la ruota va girata con la “X” in basso, e si mettono un ingranaggio piccolo e uno medio nel quadrante indicato dal “3” della ruota. Infine, si determina casualmente il primo giocatore (dandogli la tessera a forma di chiave inglese) e si può iniziare.

Nel proprio turno ogni giocatore deve eseguire quattro fasi: manutenzione, azione, di nuovo manutenzione e fine turno, dopodiché il turno passa al giocatore successivo (la chiave inglese passa di mano per indicare il giocatore attivo).

In ognuna delle due fasi Manutenzione il giocatore può eseguire qualunque azione secondaria, dopodiché scarta tutto ciò che si trova nel quadrante “X”, ovvero torni e macchinari a uso singolo, mentre riprende in mano gli ingegneri. Le azioni secondarie consistono nel completare macchinari cromati e a uso singolo scartando tutti i componenti indicati (ingranaggi, vapore, punti e ingegneri) e girando la tessera, inoltre può consumare vapore per scartare un componente più a destra sulla plancia comune (rimpiazzando il suo spazio con una pescata) oppure per far muovere in senso antiorario un macchinario o un ingegnere nella propria fabbrica (attivando un tornio oppure un macchinario a uso singolo completato, ma quest’ultimo solo se arriva nel quadrante “X”).

Nella fase azione il giocatore può eseguire una tra due possibili azioni:

– giocare un ingegnere dalla propria mano, eseguendone l’azione indicata, che può essere una tra: assumere un nuovo ingegnere prendendolo dalla plancia comune e mettendolo nella propria mano (quelli di livello quattro hanno un costo aggiuntivo), costruire un tornio o un macchinario a uso singolo (prendendoli dalla plancia comune e piazzandoli nel quadrante “3”), costruire un macchinario cromato (prendendolo dalla plancia comune e piazzandolo nella plancia giocatore, nello spazio corrispondente alla sua sagoma), scaldare due segnalini vapore (spostandoli dalla parte inferiore a quella superiore del boiler) oppure costruire un ingranaggio piccolo o medio (piazzandolo nel quadrante “3”). Dopo che il giocatore attivo ha eseguito questa azione, gli altri giocatori in senso orario possono decidere di copiarla, giocando un ingegnere dello stesso colore ma di livello superiore, eseguendo l’azione indicata sulla carta. In tutti i casi la carta ingegnere giocata va piazzata nel quadrante che riporta il numero corrispondente al suo livello (quelli di quarto livello vanno sulla “X”, ma girati, in modo da indicare che la ruota dovrà eseguire un giro completo prima di poterlo riavere in mano).

– girare la ruota, questo fa attivare tutti torni, le macchine a uso singolo completate che si trovano nel quadrante “X”, i macchinari cromati completati e i prototipi (ovvero gli spazi ancora vuoti nella plancia giocatore): tutti questi componenti forniscono le risorse e le abilità speciali indicate sulla tessera o sulla plancia.

Alla fine del turno si attivano le abilità speciali di fine turno (eventualmente eseguendo una ulteriore manutenzione), dopodiché il turno passa al giocatore successivo in senso orario. Si prosegue in questo modo fino a quando non si verifica una delle condizioni di fine partita:

– rimangono tre o meno segnalini punteggio speciale,

– rimangono tre o meno premi.

A questo punti si giocano tre round speciali, nei quali ogni giocatore può scegliere tra eseguire un turno normale (che costerà rispettivamente uno, due o tre punti vittoria) oppure concludere (dopo aver giocatore tre turni, quindi aver speso sei punti vittoria, si è obbligati a concludere); quando tutti hanno concluso si può calcolare il punteggio, sommando ai punti vittoria presenti nella propria riserva:

– un punto per ogni due ingranaggi cromati,

– la somma dei punti per i macchinari cromati completati,

– i punti attribuiti dalle condizioni speciali dei premi.

Chi ottiene il totale maggiore vince la partita, in caso di pareggio si guarda chi ha il maggior numero di segnalini punteggio speciale, e in caso di ulteriore parità si condivide la vittoria.

Come ho anticipato, questo gioco si basa sulla costruzione di un motore che permetta di ottenere risorse, costruire macchinari, e ottenere punti vittoria, ma la maggior parte delle risorse, le macchine a uso singole e i torni non sono duraturi ma andranno scartati, mentre anche i macchinari cromati (che comunque daranno punti a fine partita) potranno (e dovranno, se si vuole aumentare il proprio punteggio) essere rimpiazzati da altri; tutta la partita si articola quindi nella ricerca della combinazione più efficiente e sinergica di macchinari, cercando il bilanciamento tra velocità di rotazione della ruota e consumo (più spesso si fa girare la ruota più spesso si avrà la produzione di risorse, ma si accelererà anche la loro corrosione). L’interazione tra giocatori è contenuta, dato che ci si potrà mettere i bastoni tra le ruote soltanto acquisendo prima degli altri macchinari e ingegneri (quindi potenzialmente ostacolando le altrui combinazioni redditizie), oltre a poter copiare le azioni (spendendo ingegneri di alto livello, ma svolgendo più azioni nello stesso numero di turni).

Le regole per il solitario sono abbastanza simili: si prepara una partita per due giocatori, ma solo il giocatore umano preparerà i propri componenti (ricevendo il mazzetto “D”), mentre per l’avversario si mischieranno le carte ingegnere degli altri tre mazzetti, scoprendone subito una. Poi vengono preparati tre premi standard, tre avanzati, e tre a faccia in giù (A, B e C), infine si mettono nella riserva tutti i segnalini punteggio speciale.

Il turno del giocatore si svolgerà come da regole standard, mentre l’avversario giocherà semplicemente in questo modo:

– si pescano due carte dal suo mazzetto degli ingegneri e si esegue l’azione indicata sulla carta, ovvero scartando un ingegnere, un tornio, un macchinario a uso singolo o cromato (l’unica differenza è che, se l’azione del macchinario è quella di prendere un premio, se imposta un timer di cinque turni, al termine del quale viene scartato uno dei premi). Tutte le scelte vengono fatte in base al dorso della carta ingegnere (che riporterà la colonna A, B o C che contiene il componente da scartare). La partita termina quando l’avversario ha rimischiato il suo mazzetto quattro volte, a questo punto il giocatore calcola il proprio punteggio secondo le regole standard e lo confronta con una tabellina e determina il proprio livello di vittoria (o di sconfitta).

Il pregio di questa modalità in solitario è la similitudine con il gioco standard, per cui l’esperienza è molto simile, mentre lo svantaggio è che non c’è un obiettivo particolare, ma soltanto il tentare di superare un punteggio (di base cinquanta, la soglia minima di vittoria, e successivamente il proprio punteggio massimo).

Notare che è possibile scaricare dal sito dell’editore una mini-espansione (dal nome “Starting machines”), ovvero quattro tessere (da stampare) che vengono aggiunte alla plancia del giocatore e forniscono un effetto speciale (quattro differenti) che diversificano la fase di attivazione dei prototipi. Un modo semplice (ed economico) per diversificare le partite.

Quindi abbiamo un gioco di peso medio (sia nella complessità che nella durata di una partita, che non supera mai le due ore, che funziona bene con qualsiasi numero di giocatori (soddisfacente anche in solitario), dal costo contenuto (e facile da trovare a prezzi bassi), dai buoni materiali e che vi farà passare quel paio di ore alla ricerca delle combinazioni più efficienti delle risorse e dei macchinari (attuali e futuri) a vostra disposizione. Tra parentesi, l’autore è un matematico, quindi aspettiamo con curiosità la sua prossima realizzazione; i matematici non hanno mai deluso dal punto di vista di solidità dei meccanismi dei loro giochi (Reiner Knizia docet).

 

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