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Intervista con Francesco Di Fiore

9 min read
Un’originale iniziativa musicale sul web:fino al 31 dicembre ogni settimana il compositore siciliano condivide in reteun nuovo brano per pianoforte. Sabato 18 giugno la miniatura n. 25: ‘Skyline’
Miniature2011: il diario musicale di Francesco Di Fiore


FrancescoDi Fiore
  è lieto dipresentare:

MINIATURE2011

…un diario musicale in 53 composizioni…


  
Un diariomusicale lungo un anno. Un brano alla settimana53composizioni dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2011,caricate ogni sabato sul sito dell’autore. È il nuovo progettodel compositore e musicista siciliano Francesco Di Fiore, daltitolo Miniature 2011. Un’operazione ambiziosa checoniuga “artigianato” minuzioso granderespiro compositivo; un lavoro originale che supera la limitatezza delsupporto discografico usando internet per offrire, con cadenzasettimanale, un brano per pianoforte solo o a quattro mani.
Ogni sabatoFrancesco condivide gratuitamente sul suo sito un nuovo pezzoper pianoforte, rendendo disponibili in pdf anche gli spartitiMiniature2011 nasce con l’intento di unire diverse sensibilità,con un invito a tutti gli artisti a partecipare con i propricontributi. Un’opera così stimolante ha immediatamente attivato il compositoreolandese Douwe Eisenga, il quale crea di volta in volta la versioneaudio virtuale delle miniature, e l’artista italiano GiorgioGristina, che su ogni miniatura crea un disegno o “trascrizionefigurata”
Per dare a Miniature2011 la massima visibilità, Di Fiore ha investito sulla rete:ogni sabato quattro pagine web (il sito ufficiale, Facebook,Twitter e MySpace) avranno l’upload di una nuova miniatura. Alla fine delprogetto la durata totale dovrebbe toccare i 180 minuti, ad oggi sicontano 3279 download delle miniature. Naturale sboccoconclusivo dell’operazione sarà la possibilità di creare un circuito diconcerti con diversi pianisti per eseguire l’integrale dellecomposizioni ma anche la pubblicazione di un album. 
Sabato 18 giugno toccaalla miniatura n. 25, dal titolo Skyline, lasettima scritta per pianoforte a quattro mani. Secondo le parole diDi Fiore, “Skyline ha una struttura bipartita dovele due sezioni pur apparentemente molto diverse si basano sul medesimopiano armonico. Di fondamentale importanza è la linea melodica dientrambe le parti che come una matita segna lo skyline chemuta come se fosse visto dal finestrino di un treno in movimento.La prima parte potrebbe essere assimilata a un paesaggio naturale mentrela seconda parte è lo skyline di una moderna città“.
 
 
Bio
FrancescoDi Fiore, nato a Palermo, studia con Harald Ossberger, Bruno Canino, PeterToperczer ed Eliodoro Sollima. Grazie a una Borsa di Studio del Governo dellaRepubblica Ceca si trasferisce a Praga dal 1993 al 1995 dove studia pressoL’Accademia Nazionale Di Musica.
Nel1986 intraprende la carriera concertistica ed effettua centinaia di concertisia in Italia che in Austria, Francia, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania,Gran Bretagna, Stati Uniti, all’inizio eseguendo anche il repertorio classico eultimamente esclusivamente le proprie composizioni e quelle di altri autoricontemporanei. È autore di musica contemporanea di areapostmoderna-postminimalista, anche se la sua musica è fortemente contaminatadai generi più disparati. Ha scritto numerose composizioni strumentali ma una parteconsiderevole della sua produzione consiste in musiche di scena per il teatro.Ha collaborato con musicisti quali Giovanni Sollima, Sang-Fi Kim, DamianoBinetti, Neil Campbell. Per il teatro ha collaborato, tra gli altri, con laCompagnia del Tratto, Luigi Bernardi, Maurizio Spicuzza, Rosamaria Spena,Controscena.
Nel1992 è stato premiato come vincitore assoluto al concorso pianistico”Borgo Cortello” a Udine e nel 1993 è stato vincitore del “XVInternationales Kammermusik Festival Austria Waldviertel” di Horn(Austria). Le sue musiche sono spesso eseguite in Italia ed anche all’estero,più recentemente in Germania, Stati Uniti, Croazia, Finlandia, Spagna, GranBretagna.
 
 
Intervista
 
Davide
Hoascoltato le tue composizioni, molto belle. Com’è nata questa idea di unacomposizione alla settimana per un anno lungo tutto il 2011?
 
Francesco
Tiringrazio. L’idea del progetto nasce da una mia esigenza di tentare un’impresanuova, sicuramente non facile, almeno per me. Allostesso tempo volevo condividere i miei progressi, da qui dunque l’idea dipubblicare il work in progress sui social network.
 
Davide
Numerosibrani superano la durata dei tre minuti, dei quattro, anche cinque. Se nonquindi la durata, cosa le definisce delle miniature? 
 
Francesco
L’ideaall’inizio era quella di scrivere composizioni da uno fino a tre minuti.Lavorando su un WIP capita di affinare, perfezionare, ricalibrare. Del restoogni pezzo è indipendente, ha una storia a sé ed è isolato dal progetto puressendone parte. Rimane dunque una miniatura rispetto al blocco intero.
 
Davide
Essendo unprogramma settimanale per tutto il 2011, una sorta di diario in musica, capitache eventi di vario genere, non solo personali, influenzino la composizione:cose come notizie dal mondo, fatti, eventi particolari…? Se sì, ci fai qualcheesempio? 
 
Francesco
Nellamaggior parte dei casi si tratta di emozioni che non hanno necessariamentemotivo di essere dichiarate. Altre volte possono essere eventi banali, come peresempio il profumo di una giornata di pioggia. Parlando di fatti più universaliposso citare Haiku, un abbraccio al popolo giapponese che ha sofferto uno deimomenti più tragici della propria storia, oppure Discovery 3/09, un omaggioall’ultima missione dello Space Shuttle Discovery. 
 
Davide
Chi sono icompositori e i pianisti o le composizioni per pianoforte che hannomaggiormente ispirato il tuo stile sia compositivo, sia pianistico?
 
Francesco
È unadomanda complicatissima. Sono così tanti che non ha senso elencare tutti icompositori a partire da Bach. Un nome però devo farlo, quello del mio maestro,Eliodoro Sollima. Devo molto a lui, il mio universo musicale sarebbe diverso senon lo avessi incontrato, malgrado la mia musica non sia minimamenteparagonabile all’arte immensa del Maestro Sollima.
 
Davide
Negliultimi anni ho letto che ti sei dedicato soprattutto alle tue composizioni e aquelle di altri autori contemporanei. A che punto è, secondo te, il Novecentoche ha esplorato il pianoforte fino a destrutturarlo (a volte anche aviolentarlo, specialmente in America, vista la più o meno conscia o inconscia”sacralità” verso questo strumento in Europa): dal Klavierstücke di Webernalla Sequenza IV di Berio, Constellation-Miroir di Boulez o i quarti ditono di Haba e molto altro fino a Cage e al piano preparato, o allo stringpiano e ai clusters di Henry Cowell eccetera passando anche da cose come”L’Egitto prima delle sabbie” di Battiato (così ricordiamo anche uno dei tuoigrandi maestri, Bruno Canino). Che tipo di sperimentazione insomma sista ancora facendo sul pianoforte oggi o non più? Chi sono, per te, i piùgrandi compositori contemporanei di musica per pianoforte?
 
Francesco
Credo cheil concetto di composizione pianistica sia mutato. A differenza deicompositori del secolo scorso, i contemporanei considerano il pianoforte unostrumento nel senso stretto del termine, un mezzo, un veicolo,  non ladestinazione finale. Io per esempio ho scelto di scrivere 53 composizioni perpianoforte poiché questo è il mio strumento, quello che conosco meglio, macercando di pensare al pianoforte il meno possibile. Sarei felice se qualcunoeseguisse le miniature anche con altri strumenti. Credo che la fase disperimentazione faccia parte della storia passata adesso. Non conoscocontemporanei che facciano sperimentazione sul pianoforte in modo convincente.La sperimentazione è attiva ma su altri livelli, piùuniversali musicalmente. Cito quattro contemporanei che hanno scrittocomposizioni pianistiche a mio avviso estremamente interessanti: il russoVladimir Martynov, la tedesca Eva-Maria Houben, l’olandese Douwe Eisenga,l’inglese Graham Fitkin.
 
Davide
Qual è iltuo approccio formale o informale alla composizione? Prima di sederti al pianohai delle idee su tecniche compositive sistematiche che vorresti esplorare eusare o lasci semplicemente che tutto succeda al tuo estro e alla tuasensibilità nel momento in cui suoni e componi? 
 
Francesco
È sempretutto relativo, il mio approccio con la composizione non ha mai guadagnatoregolarità. Mi capita di avere idee lontano dal pianoforte, altre volte sonogli stessi tasti sotto le dita a suggerirmi. Mi capita spesso anche di scriveresenza toccare un tasto.
 
Davide
Musikelia(2007), Folka Lab vol. 1 (2008) e Visioni (2008)… Ci parli di questi tuoi tredischi?
 
Francesco
Musikelia èuna compilation. Si tratta di un’iniziativa prodotta dalla Regione Sicilia cheraccoglieva in un CD la proposta musicale considerata più interessante inSicilia al momento. La finalità era quella di diffondere il CD al Womex2007. Anche Folka Lab Vol. I è una compilation. Si tratta di una raccolta dibrani tratti da altrettanti Live effettuati durante il 2008 in occasione di unastagione di concerti, un progetto di Francesco Calabria e Mario Crispi. Ilcriterio che collegava i concerti, tutti dai generi più disparati con artistiprovenienti da esperienze molto diverse, era l’ampio spazio destinatoall’improvvisazione. Il mio progetto, HGW Project, era dedicato all’opera delgrande scrittore britannico di fantascienza H.G. Wells e prevedeva un ampioorganico di artisti con strumenti etnici, elettronici e tradizionali. Visioni èinvece la versione discografica del mio primo progetto per pianoforte edelettronica. Si tratta del viaggio ideale dell’uomo in otto brani chesimbolicamente descrivono l’evoluzione dell’umanità fino all’autodistruzione.Nelle esecuzioni in concerto, il progetto video originale di Valeria Di Matteofa da elemento centrale. Nel CD è presente una bonus track per cui è possibilevedere uno solo dei video, il quinto brano, dedicato alla genialità di Leonardoda Vinci (odranoeL). 
 
Davide
Haicomposto anche musica da camera, per pianoforte e orchestra (Vacuum Concerto) eancora musiche di scena, per il cinema… Inoltre hai trascritto anche moltamusica di autori  come Bach, Cole Porter, Micheal Nyman… Ci sono incisionianche di queste tue opere? Come si presenta l’industria discografica oggi perchi fa musica classica? 
 
Francesco
Nonesistono ancora incisioni commercializzate di questi lavori. L’industriadiscografica al momento credo si trovi in una fase di transizione. Il digitaleha completamente messo in discussione il prodotto fisico e per questo tutte leetichette si sono trovate a doversi adeguare, commercializzando anche laversione elettronica. Non c’è dubbio che il CD autentico o il vinile, cheadesso sta rivivendo una seconda opportunità, siano oggetti fondamentali pergli amatori ma è pur vero che il mercato elettronico fa sì che la diffusioneavvenga nel modo più capillare e semplice in assoluto. È grazie ad iTunes cheanch’io ho conosciuto ed amato musica che altrimenti non avrei mai sospettatoesistesse. Credo che il compromesso della doppia distribuzione, virtuale ereale sia la giusta politica. Il virtuale permette anche alle più piccoleetichette indipendenti di essere presenti sul mercato in modo universale.Purtroppo i costi di realizzazione, distribuzione e commercializzazione deidischi sono alti e le piccole realtà sono costrette a fare delle sceltedifficili. 
 
Davide
Quando ilprogramma delle 53 composizioni sarà terminato hai dunque in programma undisco? Non sarà una scelta facile…  
 
Francesco
Mipiacerebbe, non lo nego. Ma adesso è troppo presto per pensarci. Quello cheinvece desidero realizzare assolutamente è un ciclo di concerti itinerante, conil contributo di diversi pianisti. Al momento ho scritto circa 100 minuti dimusica, posso prevedere che alla fine saranno più di tre ore.
 
Davide
Miniature2011 nascecon l’intento di unire diverse sensibilità, con un invito a tutti gliartisti a partecipare con i propri contributi. In che modo?
 
Francesco
Fin dalprimo gennaio ho desiderato uno scambio fitto e continuo con coloro i qualiavrebbero seguito il progetto. Il primo contributo più significativo è arrivatoa distanza di un mese dall’inizio. È quello del grande compositore olandeseDouwe Eisenga, che ho il privilegio di conoscere, il quale si è offerto dicreare settimanalmente la versione audio, che seppur virtuale fa sì che il miolavoro sia subito pronto per essere ascoltato. Un grandissimo progresso poichéil progetto a questo punto non è solo destinato ai pianisti ma anche ad altrimusicisti, amatori e curiosi. Successivamente si è associato un altroincredibile artista, Giorgio Gristina, che settimanalmente regala un disegno,una trascrizione figurata come la chiama lui. Altri contributi sarannosempre benvenuti, audio, video, foto, letteratura, qualunque forma di espressioneartistica voglia avvicinarsi alle miniature.
 
Davide
Ora tupensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88,su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, edentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. (A.Baricco, La leggenda del pianista sull’oceano). Qual è per te la più bellastoria con un pianoforte e un pianista (o una pianista) in un libro, nelcinema, in un quadro o altro?
 
Francesco
Hoapprezzato molto “Il Pianista” di Roman Polanski, mentre inletteratura vorrei citare “Una musica costante” di Vikram Seth.
 
Davide
Stailavorando ad altri progetti?
 
Francesco
Stoiniziando a lavorare alla colonna sonora di un film, “Ore diciotto inPunto”, opera prima di Giuseppe Gigliorosso, pluripremiato regista dicorto e mediometraggi. Per il resto aspetto il 2012 per lanciarmi, dopo leminiature, in un altro mastodontico, spero interessante, progetto. 
 
Davide
Grazie e… àsuivre.
 
Francesco
Merci bien!

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