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Intervista con Terzacorsia

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La band abruzzese nasce nel 2006 e nel corso del tempo intensifica l’attività live. Con i loro tour toccano anche Slovenia e Svizzera. Nel 2010 pubblicano l’album “20 12”, il primo prodotto da Music Force (con la collaborazione di Anna Di Blasio). Il singolo trainante del CD “In un momento” è riuscito a entrare nell’airplay di circa 150 emittenti a livello sia nazionale che internazionale. Nel 2015 i Terzacorsia sono coautori della dance opera “Dorian” in collaborazione col noto coreografo Americo Di Francesco. I brani di “Dorian” sono tutti scritti e interpretati dai Terzacorsia e inseriti nell’omonimo CD prodotto da Music Force.
Nell’estate del 2015 va in ristampa l’album “20 12” in versione deluxe con l’aggiunta di due brani inediti.
Il 4 febbraio 2016 esce, sempre per Music Force e Blue Promotion, distribuito da Discover, il nuovo EP “Sogno o Realtà”. Gli album e i brani dei Terzacorsia sono anche in vendita nei maggiori store digitali tra cui iTunes, Napster, Apple, Emusic, Amazon, Nokia.
 
Gianluca Vox Di Febo – Voce e piano
Giuseppe “Jos” Cantoli – Chitarre
Chitarra Nicola Di Noia – Basso
Alessio Palizzi – Batteria
 
 
 
Intervista
 
Davide
Come nasce il gruppo e come ne direste in sintesi i trascorsi dieci anni dalla fondazione?
 
Terzacorsia
Il gruppo nasce con l’idea di portare qualcosa di nuovo nell’ambito musicale italiano, in un periodo nel quale le novità tendono ad essere scarse, completamente inghiottite dai Talent.
 
Davide
Avete scelto di dare il nome alla band come la corsia autostradale che dovrebbe essere lasciata più libera per i sorpassi? Come bisogna intenderlo?
 
Terzacorsia
Semplicemente come il nome che abbiamo scelto ispirandoci al Pub dove ci conoscemmo tanti anni fa. Terzacorsia Pub di Penne (PE) .
 
Davide
Cosa rappresenta il wooden dummy della copertina?
 
Terzacorsia
Rappresenta lo stereotipo di un uomo che fra i suoi mille pensieri reali che ha in testa, cerca il suo sogno. Il Sogno, l’unico elemento per cui vale ancora la pena vivere.
 
Davide
Quest’anno avete optato per un extended play o cd singolo di quattro brani, un formato più promozionale o per collezionisti in caso di inediti o versioni alternative. Perché dunque questa scelta?
 
Terzacorsia
Dopo Dorian (secondo lavoro per il quale abbiamo collaborato con la New Step Danza di Pescara), composto da 15 brani inediti che hanno musicato la Dance Opera in questione, sentivamo l’esigenza di entrare in stretto contatto con il nostro pubblico. E abbiamo pensato che l’unico modo per essere più intimi, era quello di esprimerci con poche parole, pochi brani, ma con messaggi chiari e diretti, una sorta di confessione delle nostre paure e delle nostre debolezze.
 
Davide
Qual è la musica che principalmente ascoltate, che ha più influenzato il vostro modo di suonare e le vostre idee musicali?
 
Terzacorsia
Sono tutti quegli artisti a cui, tra l’altro abbiamo anche dedicato tributi. Quindi andiamo dai Pink Floyd a Lucio Battisti, passando attraverso i Radiohead e l’indimenticato David Bowie.
 
Davide
Abbado diceva che l’Italia è il posto peggiore per fare musica lirica (e parlava di musica lirica, quella per cui siamo più famosi, accolti e coccolati nel mondo). Io rilancerei dicendo che l’Italia è diventato il posto peggiore per fare musica in generale o, meglio, per fare i musicisti. Cosa ne pensate?
 
Terzacorsia
L’Italia è un paese che potrebbe reggere la propria economia solo attraverso il Turismo, perché siamo un paese pieno di arte ovunque. Ma come spesso accade ultimamente, l’arte, che è la nostra principale risorsa da sempre, passa in secondo piano, perché viviamo col complesso di emulare gli altri paesi, come se ne avessimo bisogno. Quindi siamo lì a trascurare le risorse e a preoccuparci dell’economia, che ormai è al collasso totale. La musica è un’arte. Come tutte le forme di arte, oggi è allo sbando nel nostro paese. Il giorno che ci si renderà conto del potenziale che abbiamo, cambierà il nostro modo di vivere, sicuramente in meglio. E l’arte tornerà a splendere come un tempo. Questo riguarderà anche la musica.
 
Davide
La musica può essere suddivisa in comunitaria (in un senso antropologico più “tribale”, quindi più “empatica” e con le sue disparate funzioni sociali e relativi significati) e in non comunitaria (in un senso invece filosofico, di musica cioè che interroga se stessa). Quali significati date alla musica e alla vostra in particolare da uno e dell’altro punto di vista?
 
Terzacorsia
Non lanciamo mai messaggi di tipo sociale, tendiamo a tenerci dentro le nostre idee, anche perché sono molto diverse fra noi. Tendiamo più ad interrogarci sulla vita, sull’infinito e sul destino dell’uomo futuro, con una sorta di ottimismo che non ci abbandona mai, ma che difficilmente si percepisce.
 
Davide
Lucio Battisti, tra i più grandi, influenti e innovativi cantanti italiani di sempre. L’EP è chiuso da una cover di Amarsi un po’. «Un artista non può camminare dietro il suo pubblico, un artista deve camminare davanti» disse in una intervista. Cos’è per voi il pubblico?
 
Terzacorsia
Il pubblico è l’elemento più importante del nostro mestiere. Va protetto e va ascoltato. In fin dei conti il pubblico è lo specchio dell’artista. Ogni artista ha il pubblico che più lo rappresenta. Sono simili a noi artisti, in fragilità, paure e bisogno di amore.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Terzacorsia
Stiamo lavorando a nuovi brani ed il risultato finora è sorprendente. Ogni lavoro che parte è inevitabilmente meglio del precedente. Noi in questo non facciamo eccezione ed è stupendo vedere che abbiamo ancora tanto da dire. Nel frattempo abbiamo anche un tour estivo 2016 pienissimo.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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