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Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti – AA.VV.

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Venti racconti per la decima antologia della collana Mondi Incantati, legata a doppio filo al prestigioso Trofeo RiLL. Un’antologia come sempre variegata e affascinante in cui stili diversi e tematiche che spaziano liberamente per il fantastico riescono a diventare un’entità specifica e speciale, che sa regalare al lettore un viaggio molto interessante nella fantasia. Non una raccolta di racconti “e basta”, ma un’opera che ha una struttura e degli schemi e che, anche per questo, si distingue nel panorama, comunque notevole, del genere.

Al di là delle introduzioni e delle varie note, in questo volume abbiamo infatti quattro aree ben distinte: la prima, legata al XVIII Trofeo RiLL, è quella che propone i quattro racconti vincitori di questa competizione, seguita da un ampio spazio offerto a testi dei giurati, per proseguire poi con i racconti selezionati dalla SFIDA (concorso che impone ai partecipanti vicoli piuttosto singolari, legati a specifici termini) fino alla conclusione che vede pubblicati i finalisti di un terzo confronto letterario, intitolato Un racconto in Mostra.

Pur essendo tutti i testi proposti di buon livello, chiaramente alcune cose sono migliori di altre e forse il tocco di alcuni autori più blasonati sa distinguersi per qualità e tecnica dal resto. Ma spesso gli autori con meno esperienza sopperiscono con una certa “anarchia” che, pur nelle dissonanze, traccia contorni intriganti e richiami tutt’alto che sgradevoli. Il carnevale dell’Uomo Cervo (di Luigi Musolino), racconto vincitore del RiLL che ha avuto anche l’onore di fornire il nome all’antologia, ha una bella struttura e fonde tematiche proprie di un certo tipo d’horror ad una precisa leggenda italiana. La ragazza che non sapeva contare (di Paola Urbani ed Emanuele Viola) è l’unico racconto di fantascienza tra i vincitori e propone una distopia piuttosto improbabile che sa però miscelare tematiche sociali a narrazione. La recluta muta (di Antonella Mecenero) ci porta ai margini di una guerra sanguinaria e oscura, affrontando un sentimento (l’amore) che si intreccia con la diversità e la vita. Unda, infine, di Matteo Doglio, è una storia di sangue e vendetta, un fantasy che ha come protagonista una fata e la paura e l’odio dell’uomo verso ciò che non capisce.

Molto bella e ricca la parte dei giurati, nella quale levo volentieri il cappello per Kaarg di Mongai (ma in realtà tutto, o quasi, è da applauso), più complessa (anche se di rilievo) la seconda metà del volume, quella cioè dedicata alla Sfida e al Racconto in mostra. Come poi capita quasi sempre i vincoli “strani” che la Sfida impone trasforma questa sezione in uno spazio da maestri, in cui al lettore rimane il gusto unico della lettura, filtrato però dal riconoscere gli elementi che forzano le scelte narrative e che lasciano un gusto da nouvelle cuisine, dopo quelli più popolari ma ricchi delle parti precedenti. Un racconto in mostra – altra competizione con vincolo, organizzata in occasione del ventennale – si stacca un po’ dalla Sfida, tanto che l’aggiunta del limite sul numero di caratteri pare piuttosto aggiungere qualcosa, anziché toglierlo.

Complessivamente anche quest’anno  l’antologia di Mondi Incantati si rivela convincente e solida. Senza sbavature, ricca di una bella selezione di storie curate ben scritte, legata ad un percorso culturale di genere invidiabile, e impreziosita da una marea di nomi vecchi e nuovi che hanno saputo e sapranno ritagliarsi ampi spazi nel fantastico del nostro paese. Un mix tra una antologia e una rivista a tema, per questo aspetto, che la rende quasi imperdibile per gli appassionati e altamente consigliata per chi in realtà sta solo cercando una buona lettura, e non disdegna che davanti agli occhi gli si propongano sogni anziché realtà.

Un pensiero, per chiudere, anche all’ottima Valeria De Caterini – anche questa volta autrice della copertina – a cui vanno i miei (ormai scontati) complimenti per il tratto e la capacità espressiva.

 

Di seguito, per completezza, riporto l’elenco di quanto presente.

 

(I racconti premiati del XVIII Trofeo RiLL)

Il carnevale dell'Uomo Cervo, di Luigi Musolino (vincitore)

La ragazza che non sapeva contare, di Paola Urbani ed Emanuele Viola (secondo classificato)

La recluta muta, di Antonella Mecenero (terzo classificato)

Unda, di Matteo Doglio (quarto classificato)

(i racconti di membri della Giuria Nazionale del Trofeo RiLL)

Kaarg, il Guerriero, di Massimo Mongai

La ballata del fante mai tornato, di Donato Altomare

La vecchia torre, di Andrea Angiolino

Necessarie puntualizzazioni sulla figura di Arthur Evans quale ispiratore e precursore del Paracarrismo, di Sergio Valzania

Un carnevale rosso sangue, di Gordiano Lupi

Sorella oscura, di Mariangela Cerrino

La pazzia dell’Inquisitore Alfonso Uscariz, di Massimo Pietroselli

Il Maestro di Salon, di Franco Cuomo

(i racconti vincitori di SFIDA 2012)

Nostos, di Angela Di Bartolo

Ulisse e la tartaruga, di Antonella Mecenero

Anni luce, di Luigina Sgarro

Il ritorno di Ulisse, di Luigina Sgarro

Trasformazione, di Maria Francesca Zini

(i racconti finalisti di Un Racconto in Mostra)

L'Unica Chiave Che Apre, di Enrico Di Addario

L'Ultima Cosa Che Apparve, di Cristina Donati

Lorica Universalis Contra Calamitosam Apocalypsem, di Francesca Garello

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