(premiato come migliore collaboratore di SUSSURRI)
Non c’è nulla di misterioso, forse solo il fatto che prima di Kult solo pochi amici avevano letto le mie poesie.
Ecco quindi una breve nota biografica:
Mi chiamo Roberto Boni ho 38 anni e vivo a Reggio Emilia. Dopo studi universitari un pò disordinati e comunque incompiuti da più di dieci anni lavoro come programmatore/sistemista per applicazioni gestionali.
2) Come è nata la tua passione per la poesia? E la scelta del tuo pseudonimo, molto suggestivo?
Come tutti ho iniziato da adolescente poi, quando in genere si passa a cose ritenute più serie, ho continuato lo stesso anche se con lunghi periodi di pausa. Lo pseudonimo ovviamente viene da "L’idiota" di Dostoevskij e mi sembra un
personaggio molto moderno nella sua inattualità, attraverso la sua inadeguatezza costringe il mondo a smascherarsi, a rompere gli inganni della vita sociale.
3) Le tue liriche, brevi e intense, sembrano nate da "folgorazioni momentanee", da momenti irripetibili della tua vita: puoi raccontare come scaturiscono dalla tua mente, come le costruisci? C’è qualcuno a cui ti ispiri, un poeta che avresti voluto conoscere?
L’idea in effetti è proprio questa, un gesto quotidiano, banale, che di solito passa inosservato nel momento in cui viene fissato produce un lampo, uno squarcio attraverso il quale vediamo qualcosa che sta dietro. Un piccolo corto-circuito che ci proietta altrove, ognuno di noi poi è libero di scegliere il percorso.
Quindi a volte parto da un’emozione, un sentimento, reale o immaginario non ha importanza, poi piano piano cerco di tradurlo in parole cercando di usare il più possibile un linguaggio ordinario, "non poetico". Oppure posso partire anche da una frase che mi colpisce, la scrivo e poi può rimanere inutilizzata per molto tempo, poi diverse frasi vengono combinate insieme, riscritte smontate e rimontate finchè trovo un risultato soddisfacente.
Per quello che riguarda la seconda parte della domanda in realtà credo che più che ispirarmi non faccio altro che rielaborare qualcosa che mi è rimasto nella memoria, mi pare che la prima poesia pubblicata su Kult spieghi già tutto, non sono un’artista. Infine per fare qualche nome di veri Poeti posso dire Attilio Bertolucci, Alda Merini,
Valentino Zeichen.
4) Come sei venuto a conoscenza di Kult? E cosa ne pensi della rivista?
Sono venuto a conoscenza attraverso Internet non mi ricordo in quale modo, probabilmente facendo qualche ricerca. Di Kult mi piace il fatto che non sia specializzata in un settore ma cerchi di coprire diversi argomenti, mi pare anche un modo intelligente di usare la rete se non vogliamo che tutto si riduca a un enorme supermarket.
5) Conosci l’altra nostra iniziativa editoriale, gli "e-paperback", i libri in formato elettronico? Cosa ne pensi?
Mi pare anche questa una iniziativa interessante, sarebbe veramente bello se fosse possibile dare a tutti la possibilità di inserire i propri testi in modo autonomo (non so quali problemi tecnici ci possano essere) e poi magari creare un sito per raccoglierli tutti, sempre per rimanere nel miglior spirito di utilizzo di Internet.
6) Ti ha fatto piacere essere stato scelto come migliore autore? Ti aspettavi questo riconoscimento?
E’ stata sicuramente una piacevole sorpresa e sarà anche di stimolo per continuare questa collaborazione e magari fare anche qualcosa di meglio.
Intervista a Myskin
1) Tu sei una figura misteriosa per i lettori di Kult: fino a poco tempo fa conoscevamo solo il tuo pseudonimo e nient’altro. Puoi dirci qualcosa di più sul tuo conto?
Lorenza Ceriati