Fiorino d’oro alla XXII Edizione del Premio Firenze.
Vincitore del Premio Città di Vienna.
Questa raccolta di poesie di Mara Faggioli, frutto di una poliedricità di aspetti, potrebbe essere riassunta, dopo lettura, in due semplici parole: soave semplicità.
La sintesi mi sembra quanto mai corretta nel caso specifico, ma quali sono gli elementi che hanno portato a identificare un lavoro di elevato impegno intellettuale con una terminologia così breve?
Lungi dal sentirmi influenzato dal saggio introduttivo di Vittorio Vettori, per quanto ben scritto, ma poco esplicativo dell’opera dell’autrice, ho proceduto soffermandomi su quei versi che più di altri hanno acceso in me sensazioni, a volte contrastanti, ma sempre pacate.
E così è possibile notare come l’autrice ripercorra sentimenti e ricordi come un sogno che riaffiora dalle brume del passato a rammentare, nella frenesia dell’oggi, la serenità di momenti vissuti molto tempo indietro, ma la cui percezione sensoria è rimasta inalterata, se pur latente, e che all’improvviso rivive in pochi semplici versi.
Antica terra
Antica terra
dove il passo leggero
ha lasciato segni profondi
se con gli occhi
ti abbraccio
ancor posso udire
il tuo lieve respiro.
Oppure:
Nessuno
potrà rubarmi
i sogni:
seduti sulle nuvole
se ne stanno
in attesa
di slanciarsi
in volo.
O anche:
Come in autunno,
gli alberi
esausti e stanchi
lascian cadere le foglie
e quasi con sollievo
le regalano al vento,
così, forse,
anche l’uomo,
dalla sua vita
si separa
senza rimpianto
né dolore.
Sono emozioni, sentimenti che traboccano e mediati dal sogno si stemperano, con una leggiadria che è propria della soavità.
Per quanto, poi, le poesie siano caratterizzate spesso da una molteplicità di interpretazioni, queste hanno invece una linearità, una semplicità che, pur non precludendo ad ognuno una lettura con considerazioni non unanimi, presentano però una indiscutibile traslazione in versi dell’intima natura dell’autrice, un vero e proprio specchio dell’anima in cui è piacevole soffermarsi con lo sguardo.
Mara Faggioli, poetessa, scrittrice, scultrice
Nata a Firenze il 3 giugno 1950, risiede da oltre venti anni a Scandicci (FI).
Divide il suo tempo e la sua sensibilità artistica fra scultura e letteratura. Le sue opere riescono a coinvolgere con incisività e nello stesso tempo con delicatezza e soavità di espressione, toccando spesso temi che fanno riferimento ai valori multiculturali, alla solidarietà ed alla fratellanza fra i popoli per affermare che l’arte deve saper parlare al cuore della gente.
Nel 2001 ha pubblicato “Dedicato a Lorenzo”- Ed. Helicon e nel 2004 la raccolta poetica “Piuma Leggera”- Ed. Masso delle Fate, con saggio introduttivo di Vittorio Vettori, vincitrice del prestigioso
1° premio “Fiorino d’Oro” al Premio Firenze-Europa e del Premio “Città di Vienna”. (1^ ristampa 2005).
Parte dei proventi della vendita del libro sono devoluti ai Padri Missionari Comboniani per l’Ospedale St.Mary’s Maternity di Khartoum in Sudan che si occupa di assistenza alle madri ed ai bambini.
Fa parte della giuria del Premio Letterario di Poesia “E. Mazzinghi”
Ha curato la prefazione alla commedia in vernacolo “Amleto i’ vinaio” di M. Recchia.
Collabora con la rivista d’Arte “Pegaso”.
Ha partecipato al progetto di “Educazione alla lettura ed alla poesia” con gli studenti della scuola media.
Il Comitato del Premio Titano della Repubblica di S. Marino con il patrocinio dell’Interreligious and International Federation for Word Peace le ha conferito il titolo di “Promotore di una cultura di pace”.
E’ impegnata in attività no-profit in ambito culturale e sociale.
E’ stata inserita dalla Commissione Nazionale dell’UNESCO nel sito web della “Babele Poetica” in occasione della giornata mondiale della poesia 2003 e 2004.
Sue poesie sono state tradotte in rumeno, greco, russo, polacco, inglese, francese e pubblicate in Romania nella rivista d’arte Lamura.
Targhe alla carriera conferite dall’Accademia Culturale Le Tre Castella della Repubblica di S.Marino e dal Circolo Culturale e Poetico “Mario Luzi” di Boccheggiano (GR).
Ha fatto parte della Delegazione del Centro d’Arte Modigliani partecipando all’VIII Mostra d’Arte contemporanea italo-franco-russa a Pantin (Parigi) sia come scultrice che come poetessa nell’ambito della manifestazione letteraria.
E’ Membro permanente dell’Accademia Culturale Le Tre Castella della Repubblica di San Marino.
E’ inserita nel “Dizionario degli Autori Italiani del Secondo Novecento”, “Letteratura Italiana – Poesia e narrativa dal Secondo Novecento ad oggi”; “Donne in Arte”; “Atlante Letterario Italiano”; “Arte e Pensiero “; “Canzoniere d’amore”; “Le donne: la storia, le storie” realizzato da Auser Coop; “Poesia e Musica”; “Poeti e Poesie della Toscana”; “Scrivere” ed in varie antologie e riviste letterarie e d’arte.
Si è classificata al 1° posto a numerosi concorsi letterari nazionali e internazionali ed è stata premiata presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles per il “Grand Prix de Poésie”.
Ha ricevuto la “Colomba d’argento” ad Assisi per il Concorso “In volo per la pace”.
Come scultrice ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia ed all’estero.
Di particolare rilievo internazionale la Mostra itinerante del Comitato Promotore della Pietra Lavorata del Comune di Castel S.Niccolò “Omaggio a Francesco” allestita nella Cripta della Basilica di S.Croce a Firenze, nella Chiesa delle Stimmate a Roma, nella Basilica Superiore di S.Francesco ad Assisi, nella Basilica di S.Francesco ad Arezzo, al Santuario della Verna, al Palazzo Chigi di S.Quirico d’Orcia, alla Basilica di S. Francesco a Pisa, alla Chiesa di S.Andrea a Montevarchi.
Una sua opera di scultura è stata scelta per la copertina del libro di poesie “Adiacenze e lontananze” di Ninny Di Stefano Busà, Presidente per la Lombardia dell’Unione Italiana Scrittori.
Sue sculture si trovano in collezioni private in Italia, Germania e Canada ed in permanenza presso i Comuni di Firenze, Montelupo F.no, Castel S.Niccolò e Greve in Chianti.