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Imperium – Robert Harris

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Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

Narrativa

Pagg. 347

ISBN 9788804671800

Prezzo Euro 12,50

Il potere

Robert Harris ha scritto una biografia romanzata di Marco Tullio Cicerone in ben tre volumi, di cui il primo è Imperium (gli altri sono Conspirata e Dictator), avendo l’accortezza di farla apparire come il memoriale del suo segretario Tirone, sopravvissuto alla purga di Antonio non figurando nella lista dei proscritti, e deceduto a quanto pare in età molto avanzata, intorno ai cento anni; dapprima schiavo e poi liberto, ricordato anche per aver inventato la stenografia, Tirone racconta in prima persona contribuendo a una parvenza di verità, anche perché si basa su quanto ci è dato di conoscere dalle fonti, e inizia non tanto dalla nascita di Cicerone, ma del sorgere della sua vocazione per l’ars oratoria, di cui diventò senz’altro il migliore. La prima parte di Imperium (all’incirca 170 pagine) è dedicata alla famosa causa contro il governatore della Sicilia Gaio Licinio Verre che tiranneggiò l’isola nel triennio 73-71 a C., arricchendosi cospicuamente con i reati di corruzione, concussione e abuso di autorità. Nel libro è possibile apprezzare l’intuito giuridico e politico di Cicerone che, sovvertendo ogni pronostico e nonostante tutte le difficoltà e gli strumenti non solo legali che gli vennero opposti, colse una vittoria piena, costringendo l’imputato alla fuga e all’esilio. Grazie al successo contro il difensore di Verre, l’abile Quinto Ortensio Ortalo, all’epoca considerato il miglior legale esistente nell’impero romano, divenne lui il nuovo principe del Foro. Stranamente la realtà fatta di intrighi e di corruzione, di continua lotta per accrescere il potere e per difenderlo ha più di una rassomiglianza con il mondo attuale, segno che nei secoli vi è ben poca traccia dell’evoluzione umana. Nella seconda parte si parla del crescente successo politico di Cicerone che, fra Crasso e Pompeo, decise infine di parteggiare per quest’ultimo, trovando la soluzione legale affinché si potesse realizzare il proposito di accentrare nelle sue mani e nella sua unica persona il comando di tutte le operazioni per debellare i pirati che avevano attaccato il porto di Ostia, distruggendo diverse navi all’ancora della flotta militare. La presenza di questi banditi del mare era indubbiamente tale da creare pericoli, ma questi furono ingigantiti dal desiderio di Pompeo di diventare l’uomo dai pieni poteri. Dato che in politica vige il do ut des la carriera politica di Cicerone continuò, da edile a pretore, per quanto in quest’ultima veste, a causa del metodo di estrazione a sorte degli incarichi, venne chiamato a presiedere giudizi per il reato di concussione, la sezione tribunalizia meno prestigiosa.

Come romanzo storico è di piacevole lettura, grazie a un ritmo moderato pur in in presenza di eventi di inevitabile tensione; piuttosto devo dire dire che, data la lunghezza del periodo di riferimento (dal 78 al 63 a. C.) e la notevole varietà degli eventi, a volte si presenta un’alternanza di scrittura narrativa con un’altra che potremmo definire di sunto storico, ma si tratta di difetti di modesta entità perché l’autore riesce a dare a una visione ordinata del periodo di decadenza della repubblica e che sfocerà poi più avanti nella fine della stessa.

Imperium merita sicuramente di essere letto.

Robert Harris (Nottingham, 7 marzo 1957), laureato alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei più noti commentatori dell'”Observer” e del “Sunday Times”.

È diventato famoso in tutto il mondo nel 1992 con Fatherland, il cui successo lo ha inserito a pieno titolo nel ristretto gruppo di autori che hanno ridefinito e ampliato i confini del thriller. Successo confermato da Enigma (1996), Archangel (1998), Pompei (2003), Imperium (2006), Il ghostwriter (2007), da cui è stato tratto un film diretto da Roman Polanski, Conspirata (2010), L’indice della paura (2011), L’ufficiale e la spia (2014), Conclave (2016), Monaco (2018), Il sonno del mattino (2019). Prima di dedicarsi interamente alla narrativa ha scritto numerosi saggi, fra cui una celebre inchiesta sui falsi diari del Führer, I diari di Hitler (2002). Tutte le sue opere sono edite in Italia da Mondadori.

 

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