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Col cappello da poeta – Paolo Rodriguez

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(Midgard Editrice)

La poesia è una delle forme espressive più complesse; infatti, non di rado, al termine della lettura di alcuni versi possiamo dire che ci sono piaciuti, ma se ci chiediamo il perché il più delle volte rimaniamo dubbiosi .
Che si fa allora? Si ritorna a leggere, a esaminare ogni parola, a congiungere le idee che ne scaturiscono fino a quando diamo una risposta alla nostra domanda.
Ecco perché non è facile leggere una poesia, comprenderne lo spirito, tranne in rari casi, dove la capacità dell’autore di trasmettere i suoi sentimenti, il suo messaggio consente di acquisire con immediatezza ciò che voleva dirci.
Col cappello da poeta, una riuscita silloge di Paolo Rodriguez, rientra fra quelle opere, poche in verità, in cui l’appagamento della lettura si accompagna alla pressoché immediata comprensione del testo.
A onor del vero non tutte le poesie di questa raccolta presentano una simile caratteristica, ma in una buona parte – si potrebbe anche definire ricorrendo a termini giuridici una maggioranza qualificata – rispondono pienamente alle aspettative già introdotte con la prima lirica “Regali natalizi”.
Paolo Rodriguez osserva le sfaccettature della vita di ogni giorno, gli aspetti comuni della società non con lo spirito di un novello Savonarola, ma con una giusta dose di ironia che finisce con il togliere ogni pesantezza ai testi, lasciando inalterate quelle caratteristiche di critica bonaria, ma non banale, che rendono gradevole la lettura, senza per questo far venir meno il messaggio, nobile di intenti, che è sottinteso.
Quindi un ottimo volume per una lettura non particolarmente impegnativa che possiamo portare con noi a letto prima di dormire, ma anche su un’assolata spiaggia.

L’autore

Paolo Rodriguez è nato nel 1943 a Rimini, dove anche risiede.
Dopo esperienze giovanili con la poesia l’entrata nel mondo del lavoro l’ha costretto ad accantonare questa passione, prontamente ripresa nell’anno 2000 con la collocazione a riposo.
Nel 2005 ha vinto il “Città di Perugia”, oltre a risultare finalista in altri concorsi riservati alla poesia.

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