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La Ragazza Perduta – Salvatore Mannuzzu

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Pagg.131 Euro 14,00 Einaudi Editore
 
Pubblicato nel 1992, il racconto si chiamava “Dedica”efaceva parte della raccolta “la Figlia perduta”,  lo scrittore lo ripropone,oggi,  riscritto, con  il titolo “La cattiva ragazza”.  Un libro che GenoPampaloni defini’, al suo apparire, ” uno dei racconti piu’ intensi ememorabili del Nocevento”.  Si tratta di un racconto che un giudice scrive comeregalo di compleanno per la moglie e per il loro anniversario di matrimonio , difatto,  finito.  Un magistrato che , inviato in un’isola,è chiaro ilriferimento alla Sardegna, terra di Mannuzzu e alla sua professione dimagistrato, che  conduce un’ esistenza” grigia e grama”.  Tornano, nelracconto,  serate  di freddo e di neve, quando il  giovane magistratoall’inizio della sua carriera arriva dal continente su un’isola. Dentro unaprecaria camera d’affitto, gli tocca lavorare e soffrire la solitudine. Ma unasera la telefonata di una sconosciuta irrompe nella sua tranquilla,  fin troppo,esistenza umana.  Sembra un errore, uno scherzo, e invece è l’inizio di unarelazione. Chi lo chiama è Zezi, una diciassettenne  (“una squawbambina”), persino bella e a suo modo infelice. Dice che necessita dicompagnia, che è sola, che è un po’ buttana e continua a telefonargli , fino aproporgli d andare a lavorare nello studio del padre, un magistrato mortosuicida. Sfacciata, puerile, ironica, narcisista, un pò folle, ama definirsiuna ragazza perduta. Parla sola al telefono, è cresciuta con le tate, nelracconto un ruolo importante riveste Toia,  che ha cresciuto la ragazza. Prestoil magistrato non riesce a fare a meno di quelle telefonate e si innamora di Zezi,imbattendosi in una realtà a lui sconosciuta, l’opposto del suo modo di essere,di vivere e, forse per questo,  si sente attratto dalla ragazza. Ma cosa cercaZezi? Perché vanta amori di ogni genere , perché dice di avere abortito aLondra? La ragazza ha un passato non idilliaco. Morto il padre, la madre si érisposata ed è andata a vivere in California, dietro la sua apparentespensieratezza nasconde un’esistenza tormentata. Deve cercare di recuperarequello che non ha avuto  nell’adolescenza, necessita di protezione, di affetto,di tanto amore.  E’ una donna sola e quando fanno l’amore il giudice scopre cheè vergine. Il finale è sorprendente. Mannuzzu ci regala una bellissima figuradi donna, una storia d’amore tormentata, i rapporti non  idilliaci fra marito emoglie, cercando di esplorare l’animo umano. Si avvale di una scrittura densadi stupore, dolore, sbigottimento, anche se è la malinconia del passato chepermea questo romanzo molto poetico.  

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