Pagg:191 Euro 14
Sellerio Editore
Chi era nella vita privata Elsa Morante, ilpiù importante scrittore, detestava essere definita al femminile scrittrice,narratrice, poetessa , del Novecento Italiano? A questa, ma anche ad altredomande cerca di dare una risposta questo libro curato da Goffredo Fofi e daAdriano Sofri. Si tratta di una serie di testimonianze raccolte a caldo subitodopo la morte della scrittrice, il 25 novembre 1985 e raccolte , adesso, inquesto libro. Fofi scrive l’introduzione al libro sostenendo che letestimonianze raccolte rappresentano una festa per Elsa, da qui il titolo delvolume. Testimonianze di persone comuni, intellettuali, giornalisti, poeti,persone che amarono la scrittrice, bellissima la testimonianza di NataliaGinzburg, nonostante il suo carattere non facile e per niente incline acompromessi. Ne emerge la figura di una donna forte, “maschile”, desiderosa diessere amata, ( era ed è l’unico obiettivo della mia vita confida a Sofri chela frequenta giornalmente in clinica). Un intellettuale tout-court, amantedella poesia greca, dei classici che si mise contro il potere dell’intelligenzadi sinistra dando vita , nel 1974 al famoso libro “La Storia” dove critica il potere fascista,m ma lasciava intendere che a questo tipo di poterene poteva subentrare un altro, di sinistra e, non a caso, il libro è dedicatoagli analfabeti e , sostiene sempre Fofi, è giusto che gli “analfabeti “di oggiriscoprino la Morante, la cui figura, assieme ad altri grandi come Saba,Moravia, Pasolini e Pratolini, tanto per citare alcuni nomi) rischia di caderenell’oblio. Una persona che non credeva nei partiti politica, né nelleideologie ,ma sosteneva che l’anarchia è il motore di tutto il mondo e la solagiustificazione reale della Storia), amante dei gatti, incapace di avererapporti duraturi, scontrosa, permalosa, amante dei bambini per i qualiorganizzava feste con i propri soldi e ai quali dedico’ il famoso libro “Ilmondo salvato dai ragazzini”, . della scrittura e dei suoi libri. Menzogna esortilegio , L’isola di Arturo, La Storia, Aracoeli, l’ultimo libro dato allestampe, erano i suoi libri non perché scritti dalla stessa, ma libri che amavaprofondamente. Il libro ricostruisce, in maniera accurata, l’esperienza del suicidio, le fasi piu’ dolenti dell’esistenza della scrittrice, specie nel diario diSofri,:la malattia, l’operazione, la perdita irreversibile dell’uso dellegambe, la confusione mentale che la tormentava, i ricordi e i segreticonfessati a Sofri ” gli uomini sono donne le donne sono uomini”,l’insofferenza iniziale per le terapie, e, poi, successivamente, l’accettazionepassiva della stessa. Amava poca gente, la Morante e fra questi bisogna ricordare, oltre l’ex marito Moravia, per il quale era in apprensione quando partivaper l’Africa, Sofri, la sua compagna Rendi, Carlo Cecchi, lo spazzinonapoletano che l’ha seguita per tutta la vita. Gente , tranne poche eccezioni,fuori dall’ambiente letterario, persone comuni con le quali si identificaperché si sentiva una di loro. Un libro, questa Festa per Elsa, che merita diesse letto per comprendere il carattere e la poetica di uno scrittore che hascritto la Storia , ma che è stata consacrata dalla stessa .