KULT Underground

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Intervista con Cumino

8 min read
Luca Vicenzi e Hellzapop (Davide Cappelletti)
Cumino.jpg
 
Tomorrow in the battle think of me
 
Un viaggio romantico sul tema della distanza,
dieci volte un soldato lontano
dieci volte il pensiero di cio' che lascia a casa noncurante della propria
incertezza
dieci volte una battaglia quotidiana, e la sensibilità di ogni giorno
dieci volte il tempo che scorre
dieci volte l'inspiegabile forza emotiva che si sprigiona se premuta dagli
eventi
dieci volte amare e soffrire le distanze
dieci volte cambiare.
 
released 17 March 2012
Luca Vicenzi: guitars
Hellzapop: electronics
Riccardo Canta: sax
 
electronic electroacoustic experimental guitar instrumental
Milano,  Italy
 
Tracklist:
 
1. Take me where I don’t know the way
2. Tropics
3. Tomorrow in the battle think of me
4. When we talk about ourselves
5. And this is the past year
6. Pushing
7. The fires are far from here
8. The voice due to you
9. Maps for the morning after
10. Only this remains
 
 
Cumino – Bio
Cumino nasce come esperimento sonoro nel 2010, dall'incontro tra due amici e musicisti provenienti da diversi ambienti musicali: Luca Vicenzi e Hellzapop.
Luca Vicenzi è chitarrista ed esploratore musicale, fondatore dei progetti Zita Ensemble e Orchestra Panica. Hellzapop è musicista e producer di musica elettronica. Cumino è un viaggio in diversi paesaggi sonori fatti di silenzi, melodie di chitarra e suoni elettronici. Ogni elemento che compone le canzoni è dosato in modo gentile per tradurre nel migliore dei modi le sensazioni che hanno ispirato la loro nascita. Il risultato è una zuppa calda e speziata da mangiare in una fredda notte d'inverno.
 
Album in free download
 
 
 
 
Intervista
 
Davide
Musica strumentale ambientale o c’è un’altra definizione che preferite dare alla vostra musica?
 
Luca
Aggiungerei un certo sperimentalismo, i nostri percorsi personali si sono giunti su un certo gusto per l'elettronica, su modi di vivere il suono e di sperimentarlo, fatta eccezione per un brano (and this is the past year) che credo sia la cosa più ambient in questo disco, ci trovo cose differenti, da Jon Hopkins, ad Apparat a certe cose della musica idm (Byetone, Robert Lippok) fino a suoni che ricordano il suono Bristol nel periodo d'oro.
 
Davide
Com’è nato questo lavoro?
 
Luca
Avevo registrato una serie di provini come quattro tracce, sovraincidendo chitarre e cercando di rendere in bianco e nero alcune idee e suoni che volevo raggiungere, c'era la necessità da parte di mia di trovare finalmente le note giuste e il suono giusto per il mio stato d'animo. La disciplinata lezione che mi impartivo era semplice, come Miles Davis, meno note ma più significative, più spazio tra gli strumenti e cadenze non necessariamente canoniche ma struttura piena dei brani.
La mia passione per molta elettronica e l'amicizia con Davide mi ha portato inizialmente a chiedere che producesse lui il lavoro che in seguito e diventato un progetto condiviso pienamente, un territorio comune di sperimentazione e musica. Fino ad arrivare ad oggi a disco finito e pubblicato, dove con grande gioia da parte mia si sta modellando sempre di più un progetto aperto, che parla di molte cose, che ne ha in cantiere altrettante e che parla di giardini tropicali, vino bianco e domande irrisolte.
 
Davide
Perché chiamarvi “Cumino”: è nel senso della spezia?
 
Hellzapop
Quando ci siamo trovati a dover dare un nome a questo progetto, volevamo un nome che ci suggestionasse in qualche modo. Cumino è una parola esotica legata ad una spezia usata molto nella cucina indiana. È qualcosa di lontano dalla nostra cultura ma allo stesso tempo è una parola che suona molto familiare.
 
Luca
Inoltre entrambi abbiamo viaggiato per quell'enorme e stupendo paese, a volte ne ricordiamo gli odori, le sensazioni. Qualcuno ci ha scritto in rete chiedendo se fosse una metafora sessuale per via del fatto che nei primi post la dicitura era segnata come CUM/IN/O, ma questa è una altra storia.
 
Davide
In copertina, dietro le due pecette, si cela forse il viso di un giovane Mao Tse Tung? O di chi altro e perché?
 
Luca
No, è Pal Doo Ik un ex-calciatore nord coreano che nel '66 a Londra segnò la rete che mandò a casa l'Italia. Non c'è livore politico e nessuna velleità di carattere critico o sociale, è semplicemente la storia di un uomo e mi aveva incuriosito. Sono le storie spesso a incuriosirmi,con tutto il loro carico emotivo e con le loro vie spesso irrisolte o con finali caricaturali, come in questo caso.
 
Davide
Domani nella battaglia pensa a me è un libro di Marías Javier. C’entra qualcosa col vostro lavoro? O il titolo si rifà al quinto atto del Riccardo III di Shakespeare, "Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa. Che io pesi domani sopra la tua anima, che io sia piombo dentro al tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia. Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori"?
 
Luca
C'entra con entrambi, in realtà stavo pensando al “concetto emotivo” che stava dietro ai pezzi scritti, rileggendone anche i titoli scelti e pensando a cosa significassero per me, e il libro di Marias che stavo finendo proprio in quei giorni era stupendamente calzante nel suo rimando di citazioni Shakesperiane, e cosi era davvero forte e delicato poter far continuare a vivere questa frase, che poi prende sfumature diverse da Shakespeare a Marias, al nostro disco, che significava cosi tanto anche per me.
 
Davide
Perché avete scelto il free download per questo lavoro?
 
Hellzapop
Io mi chiederei piuttosto perchè no. Il free download ci è sembrato l'unico modo per non snaturare lo spirito del progetto che è nato in totale libertà e privo di qualsiasi velleità commerciale. Ciò che ci ha guidato è la pura passione per la musica e la comunicazione attraverso il suono. Fare pagare per tutto questo avrebbe rappresentato un ostacolo al messaggio.
Il free download è come il sesso libero negli anni 60. Finalmente ci si libera del peso di dover dare a tutto un prezzo. L'amore per la musica diventa amore per chi ascolta.
 
Davide
Qual è lo stato d’animo che più vorreste catturare nell’ascoltatore e perché? Oppure siete più in linea con quanto disse Eno, che la musica Ambient deve essere capace di andare incontro a numerosi livelli di attenzione nell'ascolto senza esaltarne uno in particolare; deve essere tanto ignorabile quanto è interessante?
 
Hellzapop
Credo che ogni traccia dell'album evochi emozioni e stati d'animo diversi, anche se tutto il lavoro è permeato da uno stato di gentilezza e passione.
 
 
Luca
Esatto, io credo che il tema cardine sia l'amore e la distanza. Perchè in fondo ogni rapporto, che sia tra un musicista e un ascoltatore, tra due amanti, tra amici o segreti confidenti, comprenda il concetto di distanza, a volte è come la coda a fisarmonica estiva di esodi e controesodi, a volte è qualcosa di voluto, a volte sono le nostre passioni a dirigere l'orchestra.
 
Davide
Shakespeare scrisse che “il vaso vuoto è quello che rende il suono più ampio”. Cosa significa per voi e nella vostra vita il “suono”?
 
Luca
È un concetto che diventa spesso subito materia, intendo in maniera psico-fisica, sulla frase che citi credo di poterlo capire, prima parlavamo di “meno note, più spazio tra gli strumenti, più spazio tra le armonie”, in fondo molti dei dischi che mi piacciono sono cosi.
 
Hellzapop
Dipende dallo stato psicofisico e dall'ambiente. A volte è un trigger per pensieri e sensazioni nuove. A volte è fastidio. A volte è musica.
 
Davide
Qual è il disco che avete ascoltato di più nella vita e qual è quello che da più tempo ancora non ti sei stancato di riascoltare?
 
Luca /Hellzapop
Vincent Gallo – When. Sesso libero, free download, amore e gentilezza.
 
Davide
Porterete questo progetto dal vivo? Cosa farà seguito?
 
Hellzapop
Si abbiamo già suonato dal vivo un paio di volte e direi che ci è piaciuto molto.
Adesso stiamo preparando un ep che conterrà un singolo, due tracce inedite e forse dei remix. Poi ripartiremo con l'attività live.
 
Davide
Di te Luca hanno scritto: Un vulcano di idee. Una vena compositiva continuamente in agitazione. Un appassionato di musica a 360°. Un musicista alla continua ricerca di cose nuove, di sperimentazione, di arte. È Luca Vicenzi, mente principale degli Zita Ensemble, una delle più belle e originali realtà italiane degli ultimi anni. E ha molte cose da raccontarci… Cosa stai ricercando attraverso la musica e a quali altri progetti stai lavorando?
 
Luca
Per ora mi sto concentrando su Cumino, e lavoreremo a breve anche sulle musiche per un documentario di carattere scientifico e naturalistico scritto e diretto da amici.
Io amo ciò che faccio, e amo le persone con cui le faccio, la musica è nella testa, ma è anche molto negli abbracci, nel pubblico, nell' ascoltatore e ovviamente nei musicisti con cui parli, condividi e suoni. Non certo strane introspezioni o castelli immaginari, non cerco altri mondi, sperimento e a volte racconto sfumature, tutto qui.
 
Davide
Domanda scherzosa, ma non del tutto… (anch’essa in fondo può essere rivelatrice di qualcosa). Si è soliti chiedere quale artista abbia più influenzato. Io ti chiedo quale non ti ha mai e poi mai influenzato…
 
Luca
Giulio Andreotti.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 

 

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