Intervista a Roberto Fabbri (Ancestry)
Roberto è il creatore di Ancestry, un gioco di ruolo fantasy che si sta creando la sua schiera di appassionati in tutta Italia.
Roberto parlaci un attimo di te…
Ho molti interessi e tante passioni. Ovviamente il gioco di ruolo, poi la pallavolo, sono allenatore da diversi anni, scrivo racconti brevi, mi piace la buona cucina ed adoro cucinare, sono appassionato di internet e guarda caso come lavoro faccio l’analista e programmatore in ambiente web. Mi ritengo una persona creativa e ho sempre l’esigenza di esprimermi, di creare e di imparare.
Ed ora parlaci un attimo della storia di Ancestry : quando è nato, quando avete deciso di fare la seconda edizione…
La nascita di Ancestry risale a diversi anni fa, la prima edizione è uscita nel 2001 dopo anni di preparazione e di testing. Doveva essere un prodotto del tutto amatoriale, non mi aspettavo molto, invece ha avuto più successo del previsto. Pur essendo un prodotto senza troppe aspettative commerciali è stato a volte considerato alla stregua di celebri produzioni, con i confronti sono arrivate critiche, ma anche e soprattutto apprezzamenti. Già due anni dopo è nata l’idea di una seconda edizione, più professionale e più accattivante graficamente, ma anche una edizione rivista e corretta, più giocabile… ma ci voleva un appoggio, un distributore. Purtroppo nessuno era disposto ad investire su un’autoproduzione italiana. Ormai avevo rinunciato. Poi per caso ho conosciuto Stefano Maccaferri di m40italia, un uomo davvero in gamba, ci siamo contagiati a vicenda con l’entusiasmo dell’altro. E così ecco la seconda edizione, Ancestry – mille e non più mille, ufficialmente presentata alla Modcon 2005.
Qual’e’ il tuo background da giocatore di ruolo? E come sei arrivato all’idea di Ancestry?
Da sempre sono affascinato dal fantasy e dall’occulto. Ero agli inizi del liceo quando un mio amico mi parlò per la prima volta di giochi di ruolo, ne rimasi colpito… ho cominciato come Master, non a caso colui che ha la possibilità di creare le avventure oltre che dirigerle e narrarle. Beh.poi ho fatto anche il giocatore. Quando gioco io mi calò completamente in un mondo parallelo, la soddisfazione è trascinante… ma le regole a volte risultano troppo restrittive o poco realistiche. e rovinano l’atmosfera. Ogni giocatore di ruolo si imbatte prima o dopo in questo disagio: il primo passo è provare giochi differenti, il secondo passo è crearsi regole su misura… il terzo passo è inventarsi un gdr come lo si è sempre sognato.
Cos’e’ Ancestry?
E’ appunto il gioco di ruolo che ho sempre sognato. In realtà con l’esperienza, l’aiuto del mio storico gruppo di giocatori, i consigli di chi lo ha provato nella prima edizione e di chi si è anche solo confrontato con me sull’argomento sono stati gli elementi che hanno portato a questa seconda edizione molto piacevole, un gioco di ruolo completo ed esaustivo che in questa nuova versione propone davvero regole elastiche e non troppo complesse.
Spiegaci per favore in breve il regolamento
Ancestry ha un nucleo di regole basato su semplici linee guida, il sistema di azione si appoggia a due concetti che garantiscono elasticità di gioco e un ampio margine interpretativo: la difficoltà variabile dell’azione e il risultato qualitativo del suo svolgimento. Il Master esaminando la situazione specifica definisce la difficoltà di azione, la riuscita è data dalla somma del risultato di 1d20 e di una caratteristica opportuna del personaggio, lo scarto positivo o negativo indica la qualità di riuscita o di fallimento. Le basi sono queste, ma Ancestry è molto altro. I personaggi sono altamente caratterizzabili: a fianco delle caratteristiche primarie vengono introdotti il profilo caratteriale, il mestiere e le abilità. Ogni personaggio può poi andare alla ricerca della propria discendenza e scoprire cosa il fato ha allestito per lui, la parentela, ad esempio con un vampiro, un potente mago piuttosto che un eroe guerriero, delinea alcuni attributi speciali. Le regole di combattimento sono proposte in due modalità, una semplice e una avanzata. Per chi non ama perdere tempo nei combattimenti si propone la modalità semplice, che è comunque piuttosto completa, basata sui concetti di attacco, di difesa, di protezione (tramite le armature) e di ferita. Per chi ama i combattimenti più tattici e realistici c’è la modalità avanzata che arricchisce e completa i concetti della modalità semplice introducendo colpi mirati, ferite realistiche, armature dettagliate e svariate azioni di combattimento. Anche il sistema di magia è molto completo ed estremamente flessibile, è proposto suddiviso in sentieri, liste e quindi incantesimi. Lo svolgimento degli esercizi di magia segue le regole base abbinate ad una riserva (in punti) di energia interiore. Il bestiario è dettagliato, è incentrato soprattutto su demoni e morti viventi, poi con alcuni incantesimi di stregoneria si possono creare nuovi mostri e nuovi morti viventi. Con questa nuova edizione di Ancestry ho voluto dimostrare come si possa abbinare la semplicità alla completezza in un manuale unico.
Qual’e’ l’ambientazione di Ancestry? Che peculiarità e caratteristiche ha?
La prima edizione non aveva una ambientazione, aveva una bozza di scenario puramente fantasy. in realtà nel mio gruppo di gioco adottavamo una ambientazione fantasy interessante, ma proporla nel gioco sarebbe stato uno sbaglio, non era consistente quanto le regole. Molti però hanno lamentato la mancanza di una ambientazione.giusto! Quindi era necessaria nella seconda edizione. Sarebbe stato pericoloso creare una nuova ambientazione e proporla senza garantire basi solide e allo stesso tempo volevamo prendere le distanze da fantasy già visto. Comprare i diritti di un libro o un fumetto sarebbe costato troppo, abbiamo seguito l’esempio di cugini famosi come Ars magica e Vampiri, ovvero sfruttare una realtà storica in simbiosi con la mitologia. Ancestry – mille non più mille è un gioco di ruolo dark fantasy storico, rievoca un’oscura Europa medioevale della seconda metà del X secolo sconvolta dalla superstizione e dalla paura. La stregoneria è un movimento organizzato e occulto che si prepara all’imminente apertura dei cancelli infernali, la Chiesa in risposta promuove l’ordine dei Chierici, ordine riservato e non del tutto ufficiale rivolto a impedire l’avvento del male celando però la verità al mondo.
Perchè un fantasy?
Come ti dicevo io sono da sempre appassionato di fantasy, le idee per ambientazioni anche più innovative o moderne c’erano, ma non potevo rinunciare alla mia passione. Magari in futuro. per un altro gioco. le idee ci sono.
Che importanza ha avuto nella realizzazione di Ancestry il feedback degli appassionati?
Tantissimo. Intanto il vedere che il gioco piaceva ha dato la spinta necessaria. Ma sono state utilissime le critiche per individuare le pecche alle regole, per semplificare il sistema di gioco e renderlo più moderno e adatto alle esigenze di giocatori differenti.
Ancestry è autoprodotto? E come stanno andando le vendite e la distribuzione?
Questa edizione è un prodotto professionale, ma comunque realizzato con sudore e sangue: hanno partecipato volontariamente disegnatori professionisti e un esperto di grafica e impaginazione, al regolamento mi sono dedicato personalmente e quasi interamente, con me hanno collaborato amici contribuendo con le loro conoscenze in ambiti differenti. storia, psicologia, logica. il distributore non è un gigante, ma ha contatti in tutta Italia, contatti che stanno crescendo velocemente. Siamo partiti un po’ a rilento, ma contiamo di distribuire 800 copie in 3 anni. un traguardo ambizioso, ma raggiungibile.
Per chi vuole saperne di piu del tuo lavoro esiste un sito di riferimento?
Il sito ufficiale del gioco è www.ancestry.it. Ha avuto successo già con la prima edizione, ora è stato completamente rinnovato per la seconda edizione del gioco. Sul sito è possibile mettersi in contatto direttamente con me ed inoltre c’è un’area dedicata a materiale scaricabile gratuitamente, col tempo si amplierà sempre di più proponendo avventure, mostri, png e tanto altro. Il sito è quindi dedicato ai giocatori, i negozi interessati ad Ancestry e non ancora raggiunti dal distributore possono invece far riferimento a Stefano Maccaferri dal sito www.m40italia.com
Lasciamo da parte un attimo il tuo bel prodotto e parliamo del gdr in generale… cosa pensi della situazione del gioco di ruolo in Italia?
Il mercato si è ampliato molto da quando andavo al liceo, ma si è anche frazionato su tantissime varianti, si pensi alle più moderne proposte per PC o consolle, piuttosto che gioco di ruolo dal vivo o giochi da tavolo o di carte che richiamano il buon vecchio gdr classico. che comunque resiste! Non è possibile far guerra a giganti come D&D, Vampiri o il Signore degli anelli, certo è possibile proporre alternative. Ci sono buoni prodotti, anche amatoriali, che ci provano, non è facile però distinguersi e trovare sufficiente visibilità.
Quali giochi ti hanno divertito maggiormente e quali ti sono piaciuti meno? Perchè?
Sono fermamente convinto che per divertirsi prima delle regole occorra un buon Master e validi amici con cui condividere le avventure. Sono un amante del fantasy e dell’occulto. è facile indovinare i giochi a cui mi sono appassionato in passato.ma più per le ambientazioni che per le regole. Ho provato molti gdr. ma preferisco Ancestry.scusami, ma non ce la faccio a lasciarlo da parte! [sorrido]
D20 : il grande male o il grande amico?
E’ un sistema di gioco semplice, ma troppo rigido. E’ un amico fino a che non nascono esigenze di gioco più mature… certo che se lo si abbina ad una ambientazione interessante le regole passano in secondo piano… ma fino a un certo punto. Insomma… non lo trovo soddisfacente, specie quando le alternative ci sono. Sarei di parte a consigliarne una in particolare! [sorrido ancora]
Grazie per il tempo che ci hai concesso e per la chiaccherata… se hai qualcosa da aggiungere è questo il momento.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato nel realizzare questo progetto e che ancora si impegnano per portarlo avanti. Ma vorrei ringraziare soprattutto coloro che si sono appassionati al mio gdr. è la soddisfazione più grande.
Grazie ancora Roberto e a presto!!!
Simone Bonetti