Introduzionedell’autore
Edizioni Einaudi
Narrativa romanzo
Pagg. 322
ISBN 9788806202880
Prezzo € 20,00
Ilnovecento italiano in 322 pagine
Quello che può sembrare impossibile a voltesi avvera ed è così che Sebastiano Vassalli ci offre con Le due chieseun grande e prezioso affresco del XX secolo in Italia. Giunti alla fine dellibro c’è lo stupore di avere letto la storia del nostro paese in un romanzoscritto con uno stile innovativo, ma di notevole e rara efficacia.
Gli anni, i fatti, le rivoluzioni, leguerre sono viste in un microcosmo costituito da un piccolo paese alpino, Roccadi Sasso, nome inventato come quello della montagna che lo sovrasta, il MacignoBianco, ma, conoscendo Vassalli è certo che corrispondono a entità reali,almeno nelle loro linee generali. E del resto le descrizioni paesaggistichesono così puntuali e sicure nel tratto che non possono che essere il frutto diuna visione diretta da parte dell’autore. E’ assai più probabile, invece, che ipersonaggi risultino di pura fantasia, fatta eccezione per il maestro Prandini,insegnante elementare, socialista, dapprima contro la guerra, poi ad essafavorevole, tanto che vi parteciperà coprendosi di gloria, e infine fascistadella prima ora, onorevole, sgherro della repubblica di Salò, condannato poi amorte e fucilato.
In questo protagonista si ravvisano infattialcuni tratti familiari, propri di Benito Mussolini, anche se la somiglianza èpur generica, ma non tanto da non indurre al sospetto (al riguardo bastipensare che l’amante giovanissima si chiama Clara…).
Quello di Rocca di Sasso è agli inizi delsecolo un mondo fermo, in cui i giorni, scanditi dal ritmo delle stagioni, sonosenza sussulti, con una comunità coesa dallo spirito religioso espresso nonsolo con l’assiduità alle funzioni, ma anche con l’edificazione di templi, chenella zona sono un centinaio. Sopravvivono nel ricordo degli avi, nellesuperstizioni che portano a individuare il paradiso oltre la cima del grandeMacigno Bianco e l’inferno sotto i suoi ghiacci eterni. Nascite, matrimoni,morti si susseguono con una monotona regolarità, in una vita dura, di fatichequotidiane per contrastare la miseria. E’ vero che ci sono in giro teste caldeche aspirano a una rivincita del proletariato, ma i più sembranodisinteressati, oppure rassegnati, nonostante che sia stato un maestro dimusica della valle a comporre L’Internazionale.
Sarà la prima guerra mondiale a scardinareper prima le porte di quest’eremo, con i coscritti che, per supplicare lasalvezza della vita, costruiranno una chiesetta.
Ne torneranno pochi e non tutti integri, maquesti reduci decideranno di innalzare un altro tempio, come ringraziamento peraverla scampata. Lo spirito però è diverso, perché la guerra ha cambiatoprofondamente uomini nel complesso semplici, abituati a un evolversi secondoantichi stilemi e messi improvvisamente di fronte alle barbarie di un conflittoe alla paura di soccombervi.
Prandini, pluridecorato, non crede più alladittatura del proletariato, ma solo al proprio tornaconto personale, che loporterà ad abbracciare il fascismo. In netto contrasto è invece Ansimino, uomodi cuore che ha nelle mani l’intelligenza, fedele a se stesso, coerente prima edopo.
Saranno loro a due a lasciare una traccia,così come nei secoli precedenti lo erano stati L’Eretico e il Beato <<due contrari, in cui si riassumono e si annullano tutti i possibili contrari diquesto mondo>, come la luce e il buio, il bene e il male.
Terminata la seconda guerra mondiale, a cuiin verità Vassalli ha dedicato poche pagine, nel trionfo del tecnicismo pianopiano scompare Rocca di Sasso, non come paese, ma nella sua atmosfera, con itempli sempre meno gremiti di fedeli, spesso vuoti di parroci, con le duechiese, quella dei coscritti e quella dei reduci, abbattute per far posto a unparcheggio, con la vecchia officina di Ansimino adibita a Centro culturaleislamico
Resta solo il Macigno Bianco, eternospirito della natura, non toccato dalla furia degli eventi; alla illusione diuna dittatura del proletariato si è sostituita la speranza più equa e quindiirrealizzabile di un domani in cui l’Internazionale sarà il genere umano.
Scritto con grande abilità, venato da unaprovvidenziale e feconda ironia Le due chiese è un romanzo imperdibile,la conferma dell’elevato valore di Sebastiano Vassalli, di cui ho avuto giàmodo di apprezzare lo splendido La chimera.
Sebastiano Vassalli è nato a Genova evive in provincia di Novara. Presso Einaudi, dopo le prime prove sperimentali,ha pubblicato La notte della cometa, Sangue e suolo, L’alcovaelettrica, L’oro del mondo, La chimera, Marco e Mattio,Il Cigno, 3012, Cuore di pietra, Un infinito numero, Archeologiadel presente, Dux, Stella avvelenata, Amore lontano, Lamorte di Marx e altri racconti, L’Italiano, Dio il Diavolo e la Mosca nel grande caldo dei prossimi mille anni e Le due chiese.